Osea

Libro di ...

Libro della Bibbia, primo dei profeti minori.

Il profeta Osea esercitò il suo ministero nel Regno del Nord nella seconda metà dell'VIII sec. a.C., in un tempo che vedeva la potenza assira esercitare una crescente influenza sul paese; il regno, indebolito da tensioni e conflitti interni, cadde definitivamente sotto il giogo assiro nel 722 a.C.

In un clima di progressivo disfacimento dell'identità nazionale di Israele la voce di Osea si leva a denunciare la grave corruzione morale e religiosa in cui versa il popolo, causa prima della decadenza politica e sociale.

Il libro di Osea, risultato di rielaborazioni successive, si presenta diviso in tre parti:

la narrazione delle vicende matrimoniali del profeta ( Os 1-3 );

oracoli di giudizio contro il popolo e contro la classe dominante ( Os 4-11 );

riflessioni sull'ingratitudine di Israele e invito a sperare nel Signore ( Os 12-14 ).

Alle sezioni di carattere autobiografico probabilmente redatte da Osca stesso, furono in seguito unite le profezie raccolte e ordinate dai discepoli di lui; dopo la caduta di Samaria, capitale del Regno del Nord ( 722 a.C. ), l'opera fu portata a Gerusalemme e qui rielaborata in una forma adeguata alla situazione del Regno di Giuda.

La teologia di Osea

La profezia di Osea narra l'amore fedele di JHWH che non si arrende dinanzi all'infedeltà del popolo, ma continua ad amare e ad attendere una risposta d'amore.

La dolorosa vicenda matrimoniale di Osea assurge a parabola dell'amore di JHWH, lo sposo, per Israele, la sposa infedele.

Osea, tradito e abbandonato dalla sposa che amava e che gli aveva dato tre figli, riceve da Dio l'ordine di riaccoglierla, di perdonare e di ricominciare una storia di amore, narrando così nella sua stessa vita l'amore di JHWH che perdona il popolo di Israele, che l'ha tradito per volgersi alle divinità pagane e alla prostituzione sacra prevista dai riti cananei della fecondità.

Dio dichiara di voler attirare la sua sposa nel deserto per parlare al suo cuore ( Os 2,16 ); nel deserto, là dove Israele è diventato popolo di Dio, dove ha ascoltato la sua voce, può essere rinnovata la sua storia di amore.

Di un'altra immagine si serve Osea per descrivere la tenerezza di Dio nei confronti del suo popolo, quella del padre, che, colmo di affetto, si piega sul suo figlioletto, lo solleva fino alla guancia, lo nutre, gli insegna a camminare ( Os 11,1-6 ).

Le radici della decadenza sociale e spirituale del popolo vanno ricercate nella mancanza di "conoscenza del Signore» ( Os 4,1.6 ), conoscenza del suo amore che si traduce nell'amore per il prossimo, nell'attuazione della giustizia, nella sincerità ( Os 6,6; Os 10,12; Os 12,7 ).

Il tema di Israele quale sposa di JHWH costantemente tentata dall'infedeltà sarà ripreso dalla tradizione profetica successiva, soprattutto da Geremia ed Ezechiele.

Nel Nuovo Testamento Gesù realizza con il suo amore per i peccatori le parole di Osea: "Misericordia voglio, non sacrificio" ( Os 6,6 ).

La tradizione patristica vedrà profetizzato nell'amore di Osea per una donna prostituta, l'amore di Cristo fedele fino alla fine all'umanità infedele.