Secolarizzazione

IndiceS

Da "secolo" ( v. ) è venuto "secolarizzazione", che partì col designare l'attacco ai beni della Chiesa, per poi passare alla lotta contro la sua influenza culturale e contro il suo apporto alla civiltà.

L'emancipazione dalla religione condusse però agli orrori del comunismo e poi del nazismo: si cercò allora di attutire l'urto tra fede e terrestrità con la distinzione tra secolarizzazione e secolarismo, che procederebbero paralleli a "laicità" e "laicismo" con le loro medesime diversità: la secolarizzazione - a parere dei suoi sostenitori - si realizzerebbe in uno "stare con gli altri e per gli altri", soluzione che libererebbe il cristianesimo dall'elemento "mitologico" ( termine caricaturale per indicare il "soprannaturale" ).

Si distoglieva l'attenzione dall'altro mondo per concentrarla su questo, che è materia; si sopprimeva la trascendenza per assolutizzare l'immanenza: la realtà sarebbe solo il terrestre.

Si arrivò così alla "teologia della morte di Dio", cioè alla sua esclusione dalla civiltà occidentale, ostracismo visto come strumento necessario per conoscere il mondo e l'uomo.

Ma si rilevò che questa estradizione non era un gran che riuscita: si trattava di una schiuma vistosamente frizzante in superficie, che non scendeva ad intaccare gli strati profondi.

Molta teologia della secolarizzazione si limitò ai suoi "giochi verbali", cavalcando le mode e l'impulsività emotiva del momento: dinanzi ai successi impressionanti della "tecnica" era tentante proclamare che la "scienza" avrebbe estromesso la "fede", rendendola inutile.

Quest'ottimismo ingenuo sul futuro della sorte umana ha però stentato a cestire: ha preso invece a dominare, diffuso dovunque, un senso di precarietà, di incertezza sui destini propri e del mondo che sfocia in angoscia.

Il nervosismo che inquieta la società attuale segna inequivocabilmente il fallimento di un sistema filosofìco-teologico: siamo, con ogni probabilità, alle soglie di un progressivo, seppur travagliato, cambiamento di rotta.

È quel movimento di idee che tende ad affermare la giusta autonomia delle realtà terrene, all'interno del loro campo di studio e del loro metodo, rispetto al mondo strettamente religioso.

La tendenza esagerata ad estraniare totalmente le realtà terrene dalla fede religiosa è detta invece « secolarismo ».

Termine che indica il processo di distacco dalla religione, di dissoluzione dei diversi elementi che costituiscono un modo di vivere ispirato dalla religione, con restituzione dei vari ambiti della vita alla secolarità ( dal latino saeculum: vita profana ).

Originariamente il termine ebbe una connotazione politico - giuridica: fu usato per esprimere l'espropriazione dei beni materiali della Chiesa da parte del potere politico-secolare.

Successivamente il termine acquisì una valenza filosofico - culturale, come emancipazione dell'università e, in generale, del pensiero dalla tutela dell'autorità religiosa e dai riferimenti religiosi.

Negli anni '30 divenne una categoria sociologica che intendeva esprimere i processi di "disincanto del mondo" ( M. Weber ), di emancipazione da modelli religiosi di pensiero e di condotta con un marcato orientamento verso l'autonomia immanente ai vari campi di realtà, considerata esclusivamente nella prospettiva della razionalità tecnico - scientifica.

Quindi immanenza e profanità caratterizzano il processo di secolarizzazione, con perdita di centralità dei riferimenti religiosi all'interno della società.

Recentemente il rinnovato interesse per le problematiche religiose, l'emergere di valori detti "postmaterialistici", la tendenziale perdita di fiducia nel potere della scienza, hanno messo in questione l'idea della società moderna come società secolarizzata, favorendo un'interpretazione meno rigida e meno lineare dei processi di secolarizzazione.

Magistero

La secolarizzazione è ammessa da molti, come un procedimento del pensiero, il quale trova in se stesso e nella conoscenza delle cose una autonomia, che lo dispensa dal riferirsi ad un Principio superiore e trascendente, chiamato Dio.

Catechesi Paolo VI
13-11-1968

Si chiama secolarizzazione oggi quella tendenza del pensiero che rivendica ai valori puramente terrestri ed umani la loro realtà e la loro legittima e doverosa coltura.

Catechesi Paolo VI
17-7-1974

Rinnovamento Catechesi

I problemi umani debbono essere di continuo coinvolti nell'esposizione del messaggio cristiano 77
La catechesi su Dio e la situazione del mondo di oggi 85
Gli adulti nella fede 124
La catechesi, nel contesto sociologico del nostro paese 128