Regole di buona creanza e di cortesia cristiana

Il modo di parlare e di pronunziare le parole

85 Poiché per parlare si usano la bocca, le labbra, i denti e la lingua, sembra questo il posto più opportuno per trattarne.

Per parlare in modo chiaro e per farsi capire dagli altri, bisogna aprire interamente la bocca e fare attenzione a non essere precipitosi nel discorrere e non proferire nemmeno una sola parola in modo sventato e superficiale, perché questo ostacola la buona pronunzia, soprattutto di quelli dotati di un temperamento dinamico.

86 Quando si parla bisogna usare un tono di voce dolce e pacato, abbastanza alto da essere udito da coloro a cui ci si rivolge, dal momento che si parla per farsi sentire.

Gridate ed assumere un tono di voce così forte, come se si parlasse a sordi, è contro la buona educazione.

Un'attenzione che dobbiamo avere per chiunque al quale ci rivolgiamo nel parlare è quella di non usare mai toni rozzi, o pungenti o altezzosi; bisogna sempre usare un tono gentile e benevolo.

87 È ridicolo parlare con voce nasale.

Anche, se ciò fosse causato da indisposizione, bisogna fare in modo che il naso non sia mai otturato, ma sempre libero e pulito.

Coloro che hanno difficoltà di pronunzia e vogliono correggersene, debbono imparare a potenziare la voce, accentuando con insistenza le lettere o le sillabe che non sono in grado di ben pronunziare; ciò ne renderà più facile l'emissione.

88 E importante applicarsi a correggere questi difetti nell'infanzia, perché in seguito è quasi impossibile lasciare l'abitudine contratta nel parlare in un determinato modo.

Quando gli anni avanzano, anche se ci si rende conto che il proprio modo di parlare è scorretto e sgradevole, si troverà impossibile correggersene e cambiarlo.

89 È sconveniente parlare da solo; è una cosa che ordinariamente non si deve fare, perché propria di un uomo stolto e svanito, oppure di chi rimugina qualcosa fra sé ed escogita piani per i suoi affari e i mezzi per attuarli.

90 La cosa più importante nel parlare è di ben scandire tutte le lettere e le sillabe e di pronunziare distintamente tutte le parole, una dopo l'altra.

Non bisogna dimenticare poi di pronunziare la consonante finale di una parola, quando questa è seguita da un'altra che inizia per vocale.

Al contrario, non si deve pronunziare la consonante finale quando la prima lettera della parola che segue è anch'essa consonante.

91 Ci sono due difetti che bisogna evitare nella pronunzia: uno riguarda la pronunzia stessa e l'altro il modo di pronunziare.

92 Per quanto riguarda la pronunzia nella conversazione ordinaria, bisogna che sia piana ed uniforme, senza cambiare tono ogni momento, come farebbe un predicatore.

Bisogna inoltre che il tono di voce abbia uniformità, senza abbassarsi al termine della parola.

Anzi bisogna impegnarsi a pronunziare con più forza la parte terminale delle parole e dei periodi, per essere sempre ben intesi.

È necessario inoltre che la parola sia pronunziata per intero, senza lasciare una sola lettera o sillaba non pronunziata bene.

La pronunzia deve essere così precisa da non confondere mai una lettera con un'altra.

93 Vi sono modi di pronunziare che sono da biasimare: alcuni pronunziano in modo molle, lento e languido.

Quelli che pronunziano così risultano molto sgradevoli, perché sembra che parlando, stiano sempre lamentandosi.

Tale modo di pronunziare indica indolenza e fiacchezza nel modo di agire.

Questo difetto è più comune e più tollerabile nelle donne che negli uomini, ma tutti debbono sforzarsi di correggersene.

94 Vi sono altri che hanno una pronunzia sgraziata e grossolana, propria dei contadini.

Costoro possono correggersi addolcendo il tono di voce e non accentuando con troppa forza le parole e le sillabe.

Ve ne sono alcuni la cui pronunzia è dura e brusca.

Anche questo modo di parlare è molto sgradevole.

Per correggersi bisogna che costoro parlino sempre con dolcezza, con attenzione a se stessi e mostrando benevolenza agli altri.

95 Ve ne sono altri invece che hanno una pronunzia stridula e affrettata.

Il mezzo che hanno costoro per correggersi è quello di assumere un tono di voce uniforme ed aver cura di pronunciare distintamente e con attenzione tutte le sillabe.

La pronunzia francese deve essere allo stesso tempo decisa, dolce e piacevole.

Per imparare a pronunziare bene, bisogna cominciare col parlare poco, dicendo le parole, l'una dopo l'altra con calma, scandendo bene tutte le sillabe e tutte le parole.

Bisogna soprattutto cercare di conversare ordinariamente solo con persone che parlino correttamente e che abbiano una buona pronunzia.

Indice