Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 97

Sant'Antonio abate ( 251-355 )
17 gennaio

1 Una volta sant'Antonio, entrando in chiesa, udì leggere queste parole del Vangelo: se vuoi essere perfetto, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri ( Mt 19,21 ).

Uscito, mise subito in atto ciò che aveva udito, come se fosse stato rivolto proprio a lui, persuaso che questa era la volontà di Dio.

Ammiriamo la fedeltà di questo Santo ai primi movimenti della grazia, e la sua prontezza nel seguire l'ispirazione che Dio gli aveva mandato.

Siamo altrettanto fedeli, come sant'Antonio, alle ispirazioni divine ed eseguiamo, con la sua prontezza, ciò che la grazia ci chiede?

Anche noi abbiamo fatto professione di rinunciare a tutto, quando abbiamo lasciato il mondo; ma abbiamo davvero abbandonato tutto?

Siamo ancora attaccati a qualcosa?

Possiamo facilmente constatarlo: siamo felici di essere poveri e disposti a rinunziare alle nostre comodità?

Accettiamo di non possedere nulla?

2 Sant'Antonio, dopo essersi spogliato di tutti i beni a favore dei poveri, si ritirò nel deserto e lì lavorò con le sue mani per guadagnare di che vivere e soccorrere i poveri, senza però mai smettere di pregare ( 2 Ts 3,10; Mt 6,6; 1 Ts 5,17 ).

Per darvi completamente a Dio, non basta aver abbandonato ciò che possedevate e tute le altre cose esteriori, bisogna anche lavorare al vostro perfezionamento interiore e rinunziare alle passioni e alle inclinazioni ( Gal 5,24 ).

Potrete riuscirvi solo conducendo una vita ritirata, perché è impossibile vincersi senza conoscersi ed è difficilissimo conoscersi stando in mezzo al mondo.

Approfittiamo sempre del vantaggio che abbiamo di vivere ritirati e cerchiamo di studiarci e di non seguire assolutamente i richiami della natura?

3 Sant'Antonio, dopo aver condotto nel deserto una vita di perfezione ed essersi riempito dello spirito di Dio, lo abbandona per un po' di tempo a causa della persecuzione, perché voleva incoraggiare i martiri e confermare nella fede i cristiani.

La sua santità l'aveva trattenuto nella solitudine, lo zelo per la salvezza dei suoi fratelli, lo fece decidere a lasciarla.

Ma, non fidandosi di se stesso, appena finì la persecuzione, fece ritorno nel suo deserto dove visse con più fervore di prima.

Anche voi dovete comportarvi così: dovete amare la vita ritirata che vi dà modo di attendere con maggiore efficacia al vostro perfezionamento; dovete però essere disposti a lasciarla quando Dio vi domanda di lavorare per salvare le anime che vi ha affidato.

Quando poi vi accorgete che Dio non vi chiama più e che la vostra funzione è finita, imitate sant'Antonio e tornate nella solitudine.

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