La città di Dio

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Libro IX

Sommario

1. Il punto a cui è giunta la trattazione già svolta e gli argomenti che rimangono per la ricerca che segue.

2. Se fra i demoni, ai quali gli dèi sono superiori, vi sia una parte di buoni col cui aiuto l'anima umana possa giungere alla vera felicità.

3. Le caratteristiche dei demoni secondo Apuleio, con la precisazione che non nega loro il pensiero ma non assegna alcuna virtù.

4. La dottrina dei peripatetici e stoici sulle passioni dello spirito.

5. I sentimenti che influiscono sulla coscienza cristiana non trascinano al vizio ma allenano alla virtù.

6. Per dichiarazione di Apuleio i demoni sono agitati da passioni; eppure afferma che gli uomini sono aiutati dal loro intervento.

7. I platonici affermano che gli dèi sono insultati dalle favole dei poeti nel contrasto di opposti interessi giacché quei ruoli sono propri dei demoni e non degli dèi.

8. La teoria del platonico Apuleio sugli dèi celesti, i demoni aeriformi e gli uomini terreni.

9. L'amicizia degli dèi del cielo non può essere assicurata all'uomo per l'intercessione dei demoni.

10. Secondo l'opinione di Plotino sono meno infelici gli uomini in un corpo corruttibile che i demoni in uno incorruttibile.

11. Fondandosi sulla loro dottrina i platonici ritengono che le anime degli uomini dopo la vita terrena diventano demoni.

12. Le tre coppie di contrari con cui secondo i platonici si distingue la natura dei demoni da quella degli uomini.

13. Non esiste una misura per cui i demoni, se non sono felici con gli dèi né infelici con gli uomini, stiano di mezzo tra l'una e l'altra parte senza partecipare dell'una e dell'altra.

14. Se gli uomini, essendo soggetti a morte, possono essere felici della vera felicità.

15. Il Mediatore di Dio e degli uomini, l'uomo Cristo Gesù.

16. Se ragionevolmente i platonici abbiano stabilito che gli dèi celesti non comunichino con gli uomini perché fuggono le contaminazioni terrene e poi i demoni aiuterebbero gli uomini a conseguire l'amicizia con gli dèi.

17. Per conseguire la felicità, che consiste nella partecipazione della vita eterna, l'uomo non ha bisogno di un mediatore qual è il demone ma qual è Cristo soltanto.

18. La falsità dei demoni, nel promettere la via al dio con la propria intercessione, ottiene di allontanare gli uomini dalla via della verità.

19. L'appellativo di demoni non significa niente di buono anche presso i loro adoratori.

20. Il genere di scienza che rende superbi i demoni.

21. Fino a un certo limite il Signore ha voluto farsi riconoscere dai demoni.

22. La differenza fra la scienza dei santi angeli e la scienza dei demoni.

23. L'appellativo di dèi erroneamente si attribuisce agli dèi del paganesimo, sebbene è esteso agli angeli santi e agli uomini dall'autorità della Scrittura.

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