Discorsi sui tempi Liturgici

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Discorso sull'Epifania

Siccome i cieli narrano la gloria di Dio, ( Sal 19,2 ) una stella condusse i magi ad adorare Cristo. ( Mt 2,1-2 )

I magi furono la primizia dei popoli pagani; ed oggi essi vi esortano a fare ciò che fecero loro stessi.

In questo giorno Cristo ricevette dei doni: ( Mt 2,11 ) voi mettete la mano nelle vostre borse e tiratene fuori quel che torna gradito a Cristo, il quale ha voluto rendersi bisognoso nella persona dei suoi poveri.

Per lui infatti, che non può essere contenuto dall'intero universo, non ci fu posto nell'albergo ( Lc 2,7 ) e, come sapete, fu adagiato in una mangiatoia. ( Lc 2,7 )

Lo cercavano per adorarlo, individuato che ne fu il luogo, egli si occultava.

Vennero interrogati i giudei sulla località in cui sarebbe dovuto nascere il Cristo, ( Mt 2,2 ) ed essi risposero: A Betlemme. ( Mt 2,5 )

Mostrano dove bisogna andare ma non ci vanno: come le pietre miliari, che mostrano la via ma sono fisse al suolo.

Appare la stella, che, quasi fosse una lingua venuta dal cielo, guida i magi e mostra loro il luogo ( Mt 2,9 ) [ cercato ].

Essi non Lo guardano sprezzanti nella sua forma infantile, ma, sebbene piccolo, Lo adorano comprendendone la grandezza.

Il Verbo di Dio ricevette i doni.

Essendo ancora bambino, egli taceva, ma era già celebrato nel messaggio degli angeli.

Allora taceva, ma poi si sarebbe riempita di lui la predicazione evangelica.

Infatti anche in seguito i cieli avrebbero narrato la sua gloria: ( Sal 19,2 ) quei cieli che sono gli apostoli, con i fulmini dei loro miracoli e i tuoni dei loro precetti.

Di loro infatti era stato detto: Per tutta la terra si è diffuso il loro rimbombo e sino ai confini della terra le loro parole. ( Sal 19,5 )

Come sarebbero potute celarsi a noi le parole che raggiunsero gli estremi confini della terra?

Esse vennero a noi, ci trovarono e ci cambiarono.

La debolezza di Cristo è la nostra forza, il silenzio di Cristo è la nostra voce, la povertà di Cristo è la nostra ricchezza, come più tardi la morte di Cristo sarebbe stata la nostra vita.

Giaceva nella mangiatoia il pane disceso dal cielo. ( Gv 6,41 )

Voi, giumenti del Signore, se avete fame accostatevi: portatelo nel vostro cuore e sarete suoi giumenti.

Lasciate che egli sieda su di voi, che egli sia vostro nutrimento.

Voi infatti sapete che egli sedette in groppa ad un asino e guidò l'asino a Gerusalemme. ( Mt 21,7 )

Mettetevi sulle spalle il Signore: egli sa dove condurvi.

Camminate tranquilli!

Con un guidatore di tale sorta non andrete fuori strada: egli è la via che conduce alla Gerusalemme celeste.

Avete la fede: camminate in essa perché, portando Cristo, possiate raggiungere la felicità eterna.

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