Filocalia

Introduzione

Filocalia significa " amore della Bellezza"; non della bellezza - calia - intesa esteticamente ma religiosamente, nel significato del risveglio della coscienza nella pienezza dell'Essere.

La " Bellezza" infinita di Dio si rivela al cuore dell'uomo che perviene al culmine dell'esperienza orante, come ardente pienezza dell'Essere; beatitudine armoniosa; amore e pace; annullamento dei limiti della creatura nel mistero divino; vita, gioia, libertà.

"Ch'io sia ammaliato dalla tua Bellezza, ch'io sia attratto vicino a te, che l'incandescenza dell'amore puro, penetrando nella roccia del mio essere, lo trasformi in un puro rubino". ( Y. Rumi ).

Il fuoco centrale che guida i monaci, la cui esperienza è riportata nella Filocalia, è la ricerca del Centro Vivente, del Cuore che, unificando ed esaltando tutte le energie dell'uomo, lo pone al di fuori del disordine e dello smarrimento.

Il Centro vivente, sperimentato dai monaci, nella loro realtà personale e in quella cosmica, è la Parola eterna discesa nella carne e porta un Nome, superiore ad ogni altro nome: Gesù il Signore.

Nella vivente realtà di Gesù Cristo, la creatura umana, pur immersa nelle scomposte forze oscure della carne, ritrova l'ordine e la bellezza armoniosa dell'uomo creato a somiglianza di Dio.

Bellezza armoniosa che, una volta raggiunta, riunisce gli elementi spirituali e carnali dell'uomo in una forma perfetta che è l'epifania della Bellezza divina.

L'uomo nella Bellezza armoniosa diviene incandescente d'amore verso l'intero creato, ama gli uomini, gli uccelli, le bestie, i demoni.

Prega per i rettili con pietà sconfinata.

Pur condannato dieci volte al giorno al rogo, vive nell'amore degli altri, e non dice mai: basta!". ( Isacco di Siria ).

L'uomo non è soltanto terra e fango, ma cielo e luce; non solo carne e pesantezza, ma coscienza segnata dalla vocazione di un'incomparabile ascesa.

"Ospitiamo in noi delle bestie selvagge; ma ogni creatura ragionevole, uomo o donna che sia, possiede la capacità di amare Dio e gli esseri" ( S. Antonio ).

La via che i monaci della Filocalia propongono è quella che parte dall'affermazione del contrasto tra la carne e lo spirito e per mezzo di un'ascesi di rinuncia, termina nella conoscenza sperimentale di Dio in un corpo glorificato.

"Al corpo tieni ben chiusa la porta della tua cella; conserva sigillate le labbra al vano parlare; chiudi il segreto introito del cuore agli spiriti del male.

Purifica la carne da ogni macchia, distacca la mente da ogni legame con le creature e sottometti la tua sensibilità, tieni la tua anima, vincendo ogni limite naturale, sempre davanti a Dio.

Quando sarai del tutto unito all'amore divino, allora esteriormente nella tua carne apparirà, come in uno specchio, l'interiore chiarità della tua anima". ( S. Giovanni Climaco ).

Il cammino d'interiorizzazione seguito dai monaci può apparire alla nostra coscienza moderna, affannata nel compimento di azioni esteriori, inutile o per lo meno rinunciatario di ciò che chiamiamo, con termine solenne, gli impegni storici.

Se, con uno sforzo notevole di mente, cerchiamo di immaginare il giudizio che un monaco potrebbe dire della nostra affannosa ricerca dell'azione, esso potrebbe esser formulato così: agli uomini moderni, religiosi o no, cercano di ricoprire con lo stordimento del fare e del discorrere - discorrere è perseguire un sentiero che porta alla distruzione - il proprio interiore vuoto".

L'inversione delle energie dall'esteriorità verso l'interiorità, conduce ad una rottura del livello ordinario di coscienza.

Le realtà esteriori non appaiono più - come oggetto di opposizioni o di conquista, ma stimolatrici di un rapporto inconsueto d'amore-comunione.

Il pensiero umano ha tre differenti connotazioni: la connotazione angelica che è la scoperta del significato spirituale delle creature; quella umana che è la considerazione oggettiva e spassionata delle creature; infine quella demoniaca che non cerca la conoscenza ma il possesso delle creature". ( Evagrio ).

"L'uomo interiore si sveglia all'opera dello spirito e, di giorno in giorno, avvicina l'anima sua alla perfetta mondezza del cuore.

Quando uno vede tutti gli uomini essere buoni, e nessun uomo gli appare immondo o contaminato; allora è mondo di cuore". ( Isacco di Siria ).

Il mondo cui il santo monaco rinuncia non e la storia travagliata degli uomini, "ma l'insieme degli istinti passionali, la vita che segue i dettami della carne" ( Isacco di Siria ) per raggiungere la perfetta libertà personale.

La storia non cessa di esistere per il monaco, anche se gli appare come un confuso intreccio d'istinti indomiti, diviene anzi il campo ove si svolge l'azione creatrice del suo spirito pacificato.

Attorno alla sua pacificata persona si risveglia la nostalgia dell'assoluto nelle coscienze, che vengono contagiate dalla Verità che in lui è vivente.

Nel 1793 la Filocalia fu pubblicata in paleoslavo a Pietroburgo, la traduzione fu fatta dal grande staretz Paissy Velitchkovski.

Nel 1877 apparve la traduzione in russo, opera di Teofano il Recluso che modificò il testo greco togliendo alcuni scritti ed aggiungedovene altri.

Il successo della Filocalia in Russia fu grande e profondo, così da diventare, nella prima metà del secolo scorso, insieme alla Bibbia e alle vite dei santi di Demetrio di Rostov, l'alimento spirituale dei monaci russi.

Negli anni 1951, 1954, fu pubblicata a Londra una traduzione di una scelta degli scritti della Filocalia "Writings from the Philokalia and Early Fathers from the Philokalia ", ed. Faber e Faber.

Nel 1956 apparve una scelta traduzione tedesca Kleine Philokalie, ed. Benziger.

Di questa la traduzione italiana edita nel 1960 da Edizioni Esperienza, Fossano ( Cuneo ).

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