Vita di Mosé

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Il servo di Dio

Così sappiamo che egli fu ritenuto degno, per le sue azioni, di essere chiamato servo di Dio, titolo di grandissimo onore che dimostra come si sia innalzato al di sopra di tutto ciò che è nel mondo.

Nessuno infatti potrebbe servire Dio, se non si innalza al di sopra di tutto ciò che è nel mondo.

Il termine della sua vita, fissato da Dio, è chiamato dalla Scrittura col nome di morte, ma si trattò di una morte vivente perché a essa non seguì sepoltura, per essa non si innalzò un monumento funebre, essa non assomigliò a quella che fa chiudere gli occhi per sempre e deturpa il volto.

Da ciò dobbiamo apprendere a considerare come unico fine della vita quello di meritare, attraverso le nostre opere, il titolo di servi di Dio.

Quando tu, sgominati tutti i nemici: l'egiziano, l'amalecita, l'idumeo, il madianita, avrai attraversato il mare e sarai stato illuminato dalla nube e addolcito dal legno; quando, bevuta l'acqua sgorgante dalla pietra, avrai gustato il cibo che scende dall'alto e con purità e innocenza ti sarai apprestato a salire il monte e là giunto avrai sentito suonare le trombe del divino mistero e, dopo esserti avvicinato a Dio nella densa caligine della fede, ti saranno stati rivelati i misteri del tabernacolo e la dignità del sacerdozio, quando avrai preparato il tuo cuore come fa il tagliapietre così che Dio vi possa incidere le sue parole, quando avrai distrutto l'idolo d'oro, eliminando dalla tua vita la passione dell'avarizia84 e ti sarai portato tanto in alto che la magia di Balaam non potrà raggiungerti ( sentendo parlare di magia devi intendere i diversi inganni di questa vita per effetto dei quali gli uomini, come ammaliati dal filtro di Circe, perdono i caratteri della loro natura e assumono la figura di animali ); quando avrai provato tutto ciò e in te sarà fiorita la verga del sacerdozio ( quella che non assorbe nessun umore dalla terra onde giungere a fioritura ma produce da sé stessa il frutto di nocciolo, amaro e aspro all'esterno, dolce e buono di dentro ); quando, eliminato tutto ciò che si oppone alla tua dignità, lo seppellirai come fu di Datan o lo distruggerai con il fuoco come avvenne di Kore, allora sarai vicino al termine.

Parlando di termine, io intendo quella realtà in vista della quale uno agisce.

Termine del lavoro dei campi è in tal senso la raccolta dei frutti, termine della costruzione della casa è l'abitarvi, termine del commercio è la ricchezza, termine degli sforzi atletici è la corona.

Parimenti il termine della vita spirituale è giungere a essere chiamati servitori di Dio.

La Scrittura non dice che Mosè fu messo in una tomba e questo indica la rimozione dalla nostra vita di ogni impedimento del male.

La Scrittura accenna anche a un'altra caratteristica propria di chi ha servito Dio, cioè che l'occhio di Mosè non diminuì la propria forza visiva e il suo volto non subì deturpazioni.

Come è possibile infatti che le tenebre avvolgano un occhio sempre immerso nella luce e perciò ignaro di tenebre?

Colui che in tutta la sua vita ha cercato le cose che non periscono, non può subire nessuna deturpazione.

Chi è realmente divenuto simile a Dio e mai si è scordato di lui, non solo porta sopra di sé i tratti della fisionomia di Dio, ma raggiunge una perfetta somiglianza col suo modello, ottenendo che la sua anima resti immune da corruzione, da mutamenti e dal dominio del male.

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84 In precedenza l'idolo d'oro era stato preso come simbolo dell'idolatria.