La nube della non-conoscenza

Capitolo 63

Le facoltà dell'anima in generale

La memoria, in particolare, è la facoltà principale che racchiude in sé tutte le altre

La memoria è una facoltà che, di per sé, propriamente parlando e in certo qual senso, non opera mai.

La ragione e la volontà, invece, sono due facoltà operative, e così pure l'immaginazione e la sensibilità.

Tutte queste quattro facoltà e le loro opere, sono contenute e comprese nella memoria.

E non si può dire in alcun modo che la memoria opera, a meno di considerare come un'azione il fatto che essa contenga e comprenda le altre facoltà.

Alcune facoltà dell'anima le chiamo principali, altre invece secondarie.

E questo non perché l'anima sia divisibile ( il che è impossibile ), ma perché tutte le cose su cui le facoltà operano, si possono benissimo dividere e distinguere in principali, quali le realtà spirituali, e secondarie, quali le realtà materiali.

Le due facoltà principali operative, la ragione e la volontà, operano spiritualmente all'interno di se stesse, su oggetti del tutto immateriali, senza alcun aiuto da parte delle altre due facoltà secondarie.

L'immaginazione e la sensibilità operano fisicamente su oggetti del tutto materiali, sia che siano presenti nel corpo o meno, facendo uso dei sensi.

Ma per mezzo loro, senza l'aiuto della ragione e della volontà, l'anima non arriverebbe mai a conoscere i caratteri e le qualità morali delle creature corporee, né la ragione della loro esistenza e della loro creazione.

Per questo motivo chiamo facoltà principali la ragione e la volontà: perché operano spiritualmente, senza alcuna traccia di materialità.

Chiamo invece secondarie l'immaginazione e la sensibilità, perché operano nel corpo e con gli strumenti del corpo, quali sono i nostri cinque sensi.

Definisco, infine, la memoria come facoltà principale, perché contiene spiritualmente in sé non solo tutte le altre facoltà, ma anche tutte le cose su cui esse operano.

Puoi vederlo tu stesso per esperienza.

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