Fratel Teodoreto ( Prof. Giovanni Garberoglio )

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L'educatore

Il Fratel Teodoreto, negli ultimi vent'anni circa, fu lasciato occuparsi quasi esclusivamente della sua « Unione »; così che i contatti con la scuola e i ragazzi, in questo tempo, furono meno abituali e frequenti.

Essi si riducevano quasi esclusivamente - tranne i brevi periodi di ripresa della direzione nella rinnovata Comunità di Santa Pelagia - a sostituire in qualche sorveglianza, o nella lezione di Catechismo, Fratelli impediti; e, più abitualmente, ad assistere gli alunni durante la confessione nei giorni di ressa maggiore.

"Egli adempiva questo ufficio - scrive il Fratel Luigi - con molta scrupolosità.

Nell'attesa che gli alunni passassero al tribunale di Penitenza, faceva recitare ben scelte preghiere, onde evitare la noia dell'attesa qualche volta lunghetta e le chiacchiere.

Quanto a Lui, presso che tutto il tempo sgranava la corona del Rosario, con somma edificazione dei ragazzi.

Il che non gl'impediva peraltro di essere attentissimo a far scendere in tempo le classi quand'era il loro turno, affinché ai Confessori non mancasse mai la pia clientela".

I contatti ridotti a questi minimi termini, e il fatto che nel Fratel Teodoreto l'aspetto di Fondatore e di esemplare del perfetto religioso fossero diventati preminenti, contribuirono certo a mettere un poco in penombra gli altri aspetti.

E questo spiega perché intorno al Fratel Teodoreto Educatore le note dei miei Confratelli siano notevolmente meno copiose delle altre.

Si vanno pure facendo rari, e in età meno florida, coloro che furono i suoi colleghi di classe, dai quali avremmo potuto aspettarci abbondante documentazione che lo cogliesse al vivo nei suoi procedimenti con i ragazzi nella Scuola di tutti.

Il che non vuol dire che il Nostro fosse poco dotato come Educatore; vuol dire questo solo: che in altri aspetti riuscì più eminente, pur senza essere in questo di scarsa misura.

Non bisogna cadere nell'equivoco di considerare « educatore valoroso » soltanto colui che ha una forte autorità naturale, o che incute quel certo timore valido ad assicurare una solida disciplina esterna, o che brilla per talune qualità comunicative ..

Chi, con doti meno aggressive e appariscenti, riesce però a solcare le anime di profonde impressioni, a ottenere sinceri sforzi di miglioramento, a formare delle coscienze, a incamminare a seria vita cristiana, a suscitare vocazioni scelte, a lasciare di sé ricordo edificante e stimolatore ad opere buone, può ritenersi miglior Educatore di altri che diedero frutti più immediati di ordine, di studio, di riuscita.

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