Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Come si entra nell'unione

Voti

Questo è un punto dei più delicati e importante.

Per il voto di obbedienza i catechisti sono tenuti ad obbedire ai legittimi superiori dell'Unione quando comandano in virtù del Voto.

L'obbedienza è l'immolazione volontaria della libertà, è quindi la virtù più nobile, quella che dà valore a tutto, che tutto riferisce alla gloria di Dio.

Quando all'esecuzione di un'obbedienza ci fossero impedimenti che non dipendono dalla propria volontà si deve dire francamente con tutta semplicità pregando di venire dispensati.

Se la cosa comandata fosse evidentemente contraria alla legge di Dio e della Chiesa o contro il testo delle Costituzioni, verrebbe meno l'autorità e in questo caso non si deve obbedire.

Si dice cosa "evidentemente contraria" perché con lo spirito di contraddizione si potrebbe facilmente sofisticare in ogni caso ad esimersi troppo sovente dall'obbedienza, anche nel caso di un comando evidentemente contrario ma il Superiore non viene privato dei suoi diritti, solo viene meno, in quel caso specifico, l'obbligo di obbedire a quel comando.

Qui si tratta non di una persona, ma dei Superiori chiunque essi siano.

Le Costituzioni non obbligano neanche sotto pena di peccato veniale ma si può peccare mancando alla Regola quando si tratta di cose che si innestano ai progetti di Dio e della Chiesa e alle quali si è tenuto anche senza di essa, oppure quando si tratta di qualcosa che riguarda la materia del Voto.

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