Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

Regole e riflessioni

La legge interiore della carità16

Ciò che S. Ignazio dice della legge interiore della carità merita la nostra attenzione.

Questa legge non è altro che la Carità che sparsa nei nostri cuori dallo Spirito Santo, li lega e li unisce fortemente a Dio.

Dobbiamo temere di rompere questo legame che unisce a Dio a desiderare ardentemente di stringerne sempre più il nodo.

Questo timore e questo desiderio che unisce i cuori dei fratelli tra loro e obbligano i Catechisti a vegliare continuamente su se stessi e a domandare le grazie e i lumi di cui abbiamo bisogno per evitare il peccato;

ci fanno vedere chiaramente le minime colpe; ci aiutano a scoprire subito gl'inganni del nemico, le illusioni dell'amor proprio, il male nascosto sotto l'apparenza di bene, ciò che può offuscare la bellezza delle migliori azioni.

Questo timore e questo desiderio spingono potentemente ad abbracciare ciò che c'è di più perfetto;

uno si sente portato ad andare anche oltre quello che è prescritto dagli uomini, e, per quanti sacrifici si facciano, e per quante siano le ripugnanze da vincere, non si contano e si stimano per un nulla.

"L'amore è più forte della morte"

"Se l'uomo dà tutto quello che ha per il prezzo dell'amore, ciò gli sembrerà più nulla" ( Ct 8,6-7 ).

I Santi avevano dunque ragione di dire che la carità ha ben più forza per farci progredire nella perfezione che non qualsiasi regolamento esteriore.

Questa legge interiore della carità è specialmente necessaria per noi.17

Separati gli uni dagli altri, impegnati in situazioni che ci rendono padroni delle nostre azioni, gli arbitri della nostra condotta, noi non possiamo formare un sol corpo, ricevere il movimento dell'obbedienza, e seguire le regole che ci sono date che in proporzione dell'impero che tale legge interiore di Carità ha su di noi.18

È per questa legge interiore che lo Spirito Santo regna sui cuori e che fa loro provare quanto sono vere quelle parole di Nostro Signore: "Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero".

È per questa legge che noi avremo un solo spirito, una sola volontà, uno stesso desiderio: per essa noi mireremo tutti a uno stesso scopo, proponendoci in tutte le nostre azioni la gloria di Dio, e sforzandoci di procurarla con tutti i mezzi che la nostra congregazione19 intende di impiegare e di abbracciare seguendo il Divin Maestro Gesù.

Noi dobbiamo dunque non cessare mai di domandare allo Spirito Santo che si degni di stampare tale legge nei nostri cuori con la preghiera della Chiesa:20

"Accende lumen sensibus, Infunde amorem cordibus, Infirma nostri corporis, Virtute firmans perpeti".21

Indice

16 Titolo inserito da Fratel Teodoreto.
17 Fratel Teodoreto ha inserito la frase: "Questa legge … per noi".
18 Fratel Teodoreto ha omesso il paragrafo: "Lorsqu'il … de charité".
19 Fratel Teodoreto ha sostituito il termine: "Société du Coeur de Jésus" con il termine: "Congregazione". Compare più volte.
20 Fratel Teodoreto ha omesso il paragrafo: "… d'éclairer … de la nature".
21 Fratel Teodoreto ha omesso il paragrafo: "Nous devons ésperer … desseins".