Summa Teologica - I

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Articolo 6 - Se Dio possa fare migliori le cose che fa

In 1 Sent., d. 44, q. 1, aa. 1, 2, 3

Pare che Dio non possa fare migliori le cose che fa.

Infatti:

1. Tutto ciò che Dio fa, lo fa con somma potenza e sapienza.

Ma una cosa è tanto meglio fatta con quanta maggiore potenza e sapienza viene fatta.

Quindi Dio non può fare una cosa meglio di come la fa.

2. S. Agostino [ Contra Maxim. 2,8 ] così argomenta: « Se Dio avesse potuto e non avesse voluto generare un figlio uguale a sé, sarebbe stato invidioso ».

Ora per la stessa ragione, se Dio poteva fare le cose migliori di come le ha fatte, e non ha voluto farle, si è comportato da invidioso.

Ma l'invidia è del tutto estranea a Dio.

Quindi Dio ha fatto tutto nel migliore dei modi.

Quindi non può fare nulla meglio di come lo fa.

3. Ciò che è buono al massimo grado non può essere reso migliore: poiché nulla è più grande del massimo.

Ora, come dice S. Agostino [ Enchir. 10 ], « le cose che Dio ha fatto, singolarmente considerate, sono buone, ma prese tutte insieme sono molto buone: poiché dal loro insieme risulta l'ammirabile bellezza dell'universo ».

Quindi la bellezza dell'universo non può essere resa migliore da Dio.

4. Cristo, in quanto uomo, è pieno di grazia e di verità, e ha lo Spirito Santo senza misura: quindi non può essere migliore.

Parimenti si dice che la beatitudine creata è il sommo bene: quindi non può essere migliore.

Infine la B. Vergine Maria è stata esaltata su tutti i cori degli angeli: e così non può essere migliore.

Quindi non tutte le cose che Dio fa le può fare migliori.

In contrario:

S. Paolo [ Ef 3,20 ] afferma che « Dio in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare ».

Dimostrazione:

C'è una doppia bontà nelle cose.

Una appartiene alla loro essenza, come essere razionale rientra nell'essenza dell'uomo.

E quanto a questa bontà Dio non può fare una cosa migliore di come essa è, sebbene possa farne un'altra migliore.

Come pure non può fare maggiore il numero quattro, perché se fosse maggiore non sarebbe più il numero quattro, ma un altro numero.

Infatti l'aggiunta di una differenza sostanziale nelle definizioni equivale all'aggiunta di un'unità nei numeri, come osserva Aristotele [ Met. 8,3 ].

L'altra bontà è invece estranea all'essenza delle cose: come per l'uomo è un bene non essenziale essere virtuoso o essere sapiente.

E secondo questa specie di bontà Dio può rendere migliori le cose che ha fatto.

Parlando però assolutamente [ si deve dire che ], di qualsiasi cosa da lui fatta, Dio ne può fare un'altra migliore.

Analisi delle obiezioni:

1. Quando si dice che Dio può fare una cosa meglio di come l'ha fatta, se la parola meglio è presa come nome [ nel senso di qualcosa di meglio ], l'espressione è vera, poiché [ Dio ], data qualsiasi cosa, ne può fare un'altra migliore.

La medesima cosa invece in un certo modo la può fare migliore, e in un certo modo no, come si è spiegato [ nel corpo ].

Se invece il termine meglio è preso come avverbio, e designa il modo di agire dalla parte di chi opera, in tal caso Dio non può fare meglio di come fa: poiché non può agire con maggiore sapienza e bontà.

Se invece designa il modo di essere della cosa fatta, allora Dio può farla meglio: poiché può dare alle cose che ha fatto un miglior modo di essere per quel che riguarda gli elementi accidentali, sebbene non lo possa quanto agli elementi essenziali.

2. È nella natura del figlio di essere uguale al padre, giunto che sia all'età perfetta; non rientra invece nell'essenza di alcuna creatura di essere migliore di come Dio l'ha fatta.

Quindi il confronto non regge.

3. L'universo, supposte le cose che attualmente lo compongono, non può essere migliore, dato l'ordine convenientissimo impresso da Dio alle cose: nel quale ordine consiste il bene dell'universo.

E se una sola di tali cose fosse migliorata, l'ordine sarebbe turbato: come sarebbe alterata la melodia della cetra se una corda fosse tesa più del dovuto.

Dio potrebbe però fare altre cose, o aggiungerne delle altre a quelle già fatte: e in tal modo quello sarebbe un universo migliore.

4. L'umanità di Cristo in quanto unita alla Divinità, la beatitudine creata in quanto godimento di Dio e la Beata Vergine Maria in quanto Madre di Dio hanno una certa dignità infinita, derivante dal bene infinito che è Dio.

E sotto questo aspetto non può essere creato nulla di migliore, come non vi può essere nulla che sia migliore di Dio.

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