Summa Teologica - III

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Articolo 6 - Se il sacerdozio di Cristo sia stato secondo l'ordine di Melchisedech

Infra, q. 61, a. 3, ad 3; In 4 Sent., d. 8, q. 1, a. 2, sol. 3; In Hebr., c. 7, lect. 1

Pare che il sacerdozio di Cristo non sia stato secondo l'ordine di Melchisedech.

Infatti:

1. Cristo è la fonte di ogni sacerdozio, in quanto egli è il sacerdote principale.

Ora, non è ciò che è principale che si regola su ciò che è secondario, ma all'inverso.

Quindi non si deve dire che Cristo è sacerdote secondo l'ordine di Melchisedech.

2. Il sacerdozio dell'antica legge era più vicino al sacerdozio di Cristo di quanto lo fosse il sacerdozio dei tempi anteriori alla legge.

Ma i sacramenti tanto meglio simboleggiavano Cristo quanto più erano vicini a lui, come risulta da quanto detto nella Seconda Parte [ II-II, q. 1, a. 7, s. c.; q. 2, a. 7 ].

Quindi il sacerdozio di Cristo andrebbe denominato secondo il sacerdozio legale piuttosto che secondo il sacerdozio di Melchisedech, che è anteriore alla legge.

3. La Scrittura [ Eb 7,2s ] descrive Melchisedech in termini che convengono soltanto al Figlio di Dio: « Re di pace, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita ».

Quindi non si deve dire che Cristo è sacerdote secondo l'ordine di Melchisedech, come se l'ordine fosse di un altro, ma secondo un ordine riservato a lui solo.

In contrario:

Nei Salmo [ Sal 110,4 ] si legge: « Tu sei sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchisedech ».

Dimostrazione:

Come si è detto precedentemente [ q. 4, ad 3 ], il sacerdozio legale era una figura del sacerdozio di Cristo, non però adeguata, bensì molto lontana dalla realtà: sia perché il sacerdozio legale non rimetteva i peccati, sia perché non era eterno come quello di Cristo.

Ora, questa superiorità del sacerdozio di Cristo sul sacerdozio levitico fu simboleggiata dal sacerdozio di Melchisedech, il quale ebbe le decime addirittura da Abramo [ Gen 14,20 ], e in Abramo le ricevette in qualche modo dallo stesso sacerdozio levitico.

Per cui il sacerdozio di Cristo viene detto « secondo l'ordine di Melchisedech » per sottolineare la superiorità del sacerdozio vero sul sacerdozio figurale dell'antica legge.

Analisi delle obiezioni:

1. Cristo viene detto sacerdote secondo l'ordine di Melchisedech non come se si trattasse di un sacerdozio superiore, ma perché costui prefigurava la superiorità del sacerdozio di Cristo su quello levitico.

2. Nel sacerdozio di Cristo si possono considerare due cose: l'immolazione di Cristo e la partecipazione ad essa.

Ora, quanto all'immolazione il sacerdozio di Cristo era prefigurato meglio dal sacerdozio legale cruento che da quello incruento di Melchisedech.

Quanto però alla partecipazione a questo sacrificio e ai suoi effetti, che è il punto in cui il sacerdozio di Cristo eccelle maggiormente su quello legale, esso era meglio prefigurato dal sacerdozio di Melchisedech, che offrì pane e vino [ Gen 14,18 ], simboli, come dice S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 26 ], dell'unità della Chiesa, che deriva dalla partecipazione al sacrificio di Cristo.

Per cui anche nella nuova legge il vero sacrificio di Cristo si comunica ai fedeli sotto le specie del pane e del vino.

3. Melchisedech viene detto « senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni e senza fine » non perché ne fosse privo, ma perché la Scrittura non riferisce questi particolari.

E anche per questo, come osserva l'Apostolo nello stesso testo, « è fatto simile al Figlio di Dio », che in terra è senza padre, in cielo senza madre e senza genealogia, secondo le parole di Isaia [ Is 53,8 ]: « Chi può dire la sua generazione? », e per la sua divinità non ha né principio né fine di giorni.

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