Supplemento alla III parte

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Articolo 7 - Se questo sacramento abbia una forma

Pare che questo sacramento non abbia una forma.

Infatti:

1. Poiché i sacramenti attingono la loro efficacia dall'istituzione e dalla forma, è necessario che chi li ha istituiti dia loro anche la forma.

Ma né da Cristo né dagli Apostoli ci è stata tramandata la forma dell'estrema unzione.

Quindi essa non esiste.

2. Ciò che nel sacramento è essenziale viene osservato da tutti.

Ma in un sacramento che ha la forma non c'è nulla di più essenziale di questa.

Non essendovi quindi una forma comune di questo sacramento, in quanto si usano diversi formulari, sembra che esso non abbia forma alcuna.

3. La forma nel battesimo è richiesta soltanto per la consacrazione della materia, che è « l'acqua santificata con la parola di vita per cancellare i peccati » [ Ugo di S. Vitt., De sacram. 2,6,2 ].

Ma l'estrema unzione ha una materia consacrata in precedenza.

Quindi non ha bisogno di alcuna forma.

In contrario:

1. Il Maestro delle Sentenze [ 4,1,5 ] afferma che ogni sacramento della nuova legge consiste in cose e in parole.

Ma le parole sono la forma del sacramento.

È dunque chiaro che l'estrema unzione, essendo un sacramento della nuova legge, deve avere una forma.

2. A questo scopo esiste il rito della Chiesa universale, secondo il quale vengono pronunciate delle parole nel conferire l'estrema unzione.

Dimostrazione:

Alcuni sostennero che questo sacramento non ha bisogno di alcuna forma.

- Ma ciò deroga all'effetto dell'estrema unzione, poiché ogni sacramento produce ciò che significa.

Ora la significazione della materia, potendo applicarsi a molte cose, si concreta in un determinato effetto soltanto per mezzo delle parole della forma.

Quindi in tutti i sacramenti della nuova legge, i quali « producono ciò che significano » [ III, q. 62, a. 1, ad 1 ], bisogna che si trovino delle realtà e delle parole.

Inoltre sembra che S. Giacomo [ Gc 5,15 ], come diremo in seguito [ aa. 8,9 ], ponga tutta la forza del sacramento nell'« orazione », che costituisce la forma.

Perciò la predetta opinione è presuntuosa ed erronea.

Dobbiamo quindi affermare, secondo l'opinione comune, che l'estrema unzione ha come gli altri sacramenti una forma determinata.

Analisi delle obiezioni:

1. La Sacra Scrittura è diretta indistintamente a tutti.

Perciò è necessario che in essa sia espressa la forma del battesimo, che tutti possono amministrare.

E così pure la forma dell'Eucaristia, che esprime la fede in quel sacramento, che è necessaria alla salvezza.

La forma invece degli altri sacramenti non si trova nella Scrittura, ma la Chiesa l'ha ricevuta dal Signore mediante la tradizione apostolica, come afferma S. Paolo [ 1 Cor 11,23 ]: « Ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso ».

2. Le parole essenziali, cioè l'orazione deprecatoria, vengono pronunciate da tutti; non così invece le parole di pura convenienza.

3. La materia del battesimo è in qualche modo già santificata in se stessa grazie al contatto con il corpo del Salvatore, ma con le parole della forma riceve la forza di santificare attualmente [ il battezzando ].

E così pure nell'estrema unzione, oltre alla consacrazione della materia in se stessa, è necessaria un'altra consacrazione al momento dell'uso per santificare attualmente [ l'infermo ].

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