Isaia

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Capitolo 40

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

II. Libro della consolazione di Israele

Annuncio della liberazione

1 « Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio.
Is 52,7-12
2 Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati ».
3 Una voce grida: « Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Mt 3,3p
Ml 3,1.23-24
Sir 48,10
Lc 1,76
Is 45,2
Lc 3,4-6
4 Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura.
Bar 5,7
5 Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato ».
Es 24,16+
Is 35,2
Is 58,8
Is 60,1
Gv 1,14
Is 1,20
Is 58,14
6 Una voce dice: « Grida » e io rispondo: « Che dovrò gridare? ».
Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.
7 Secca l'erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi.
Gc 1,10-11
1 Pt 1,24-25
8 Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre.
Veramente il popolo è come l'erba.
Is 51,12
Gb 14,2
Sal 37,2
Sal 90,5+
Sal 103,15s
Sal 119,89
Mt 24,35
Gv 1,1+
9 Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: « Ecco il vostro Dio!
10 Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono.
Is 62,11
11 Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri ».
Ez 34,1+
Dt 32,11+
Lc 15,5

La grandezza divina

12 Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia?
Gb 28,23-27
Gb 38,4-5
Pr 30,4
Sap 11,20
13 Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
Rm 11,34
1 Cor 2,16
Gb 15,8
Gb 21,22
14 A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza?
Gb 36,22-26
Gb 38,2-21
Ger 23,18
Pr 8,22-31
15 Ecco, le nazioni sono come una goccia da un secchio, contano come il pulviscolo sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.
Sir 10,16-17
Sap 11,22
16 Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, né le sue bestie per l'olocausto.
17 Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, come niente e vanità sono da lui ritenute.
Dn 4,32
Sal 62,10
18 A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto?
Is 40,18
Is 46,5
At 17,29
19 Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento.
Is 41,6-7
Is 44,9-20
Ger 10,1-16
Ger 51,15-19
Sal 115,3-8
Bar 6
Sap 13,11-19
41.6 Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: « Coraggio! ».
Il fabbro incoraggia l'orafo;
Is 40,19-20
41.7 chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: « Va bene » e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova.
20 Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova.
21 Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunziato dal principio?
Non avete capito le fondamenta della terra?
22 Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette.
Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare;
Dn 4,32
Is 44,24
Sal 104,2
23 egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra.
Sal 2,2-5
Gb 34,18-19
24 Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia.
Is 17,13-14
25 A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari? » dice il Santo.
Is 45,5
Is 6,3+
26 Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno.
Gen 15,5
1 Sam 3,1+
Bar 3,34-35
Sal 147,4
27 Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: « La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio? ».
Is 49,14-16
28 Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è incrutabile.
29 Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato.
Gen 21,33
Rm 11,34
30 Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono;
31 ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.
Sal 103,5
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Abbreviazioni
40,1-11 40-55 Seconda parte del libro di Isaia
40-48 Liberazione d'Israele e caduta di Babilonia
Un profeta anonimo, chiamato dagli studiosi Deutero-Isaia, cioè Secondo-Isaia, rivolge il suo messaggio al popolo d'Israele ancora in esilio a Babilonia.
Nell'avvento del re persiano Ciro e nel succedersi delle sue conquiste, il profeta vede dispiegarsi l'opera del Signore per la liberazione dei deportati.
Proprio la potenza di Dio, manifestata nella creazione, garantisce il compimento della sua promessa di salvezza.
Viene affermato con forza che il Signore è l'unico Dio, contro ogni tentazione idolatrica.
c 40 Il libro della consolazione di Israele.
Tale è il titolo che si dà a questa seconda parte del libro di Isaia, cc 40-55, ispirandosi ai primi vv; la « consolazione » è infatti il tema principale di questi cc in contrasto con gli oracoli generalmente minacciosi dei cc 1-39.
Questo libro è attribuito al « Deutero-Isaia », un profeta anonimo della fine dell'esilio ( cf. l'introduzione ).
40,1-11 Consolazione e liberazione
Questa cantata a più voci serve da apertura al libro: la schiavitù del popolo è terminata e si prepara un nuovo esodo, sotto la condotta di Dio.
Questo tema, che attraversa tutto il libro, sarà ripreso nella conclusione
( Is 55,12-13 ).
40,2 il doppio: l'espressione vuole indicare che la punizione è stata completamente scontata.
Gerusalemme è costretta a un « servizio » da mercenari o da schiavi;
ha pagato la sua colpa due volte, come un ladro ( cf. Es 22 ).
40,3 Una voce grida: si tratta probabilmente di una voce celeste.
Nei vangeli il v. 3 viene interpretato in riferimento alla missione di Giovanni il Battista ( Mt 3,3 e Mc 1,3; i vv. 3-5 sono citati in Lc 3,4-6 ).
Il profeta lascia deliberatamente anonima e misteriosa questa voce che obbedisce all'ordine del v 2.
Gli evangelisti ( cf. Mt 3,3p; Gv 1,23 ), citando questo testo secondo i LXX
( « voce di colui che grida nel deserto » ), l'hanno applicato a Giovanni Battista che annunziava la venuta prossima del Messia.
- la via: alcuni testi babilonesi parlano in termini analoghi di vie processionali o trionfali preparate per il dio o per il re vittorioso.
Qui è la strada sulla quale Jahve condurrà il suo popolo attraverso il deserto in un nuovo esodo.
Già Is 10,25-27 aveva richiamato i prodigi dell'esodo come pegno della protezione divina.
I profeti dell'esilio ampliano questo tema.
Come un tempo, Dio verrà ancora a salvare il suo popolo ( Ger 16,14-15; Ger 31,2; Is 46,3-4 e Is 63,9: ì quali riprendono Es 19,4 ).
Il primo esodo, con i suoi prodigi ( Mi 7,14-15 ),
il passaggio del mar Rosso ( Is 11,15-16+; Is 43,16-21; Is 51,10; Is 63,11-13 ),
l'acqua miracolosa ( Is 48,21 ),
la nube luminosa ( Is 52,12, cf. Is 4,5-6), il cammino nel deserto ( qui vv 3s,
cf. Bar 5,7-9 ), diviene nello stesso tempo il tipo e il pegno del nuovo esodo, da Babilonia a Gerusalemme.
- Su questo tema dell'esodo vedere ancora Os 2,16+.
40,6 Una voce: la voce celeste sostituisce le teofanie delle vocazioni profetiche
( Is 6,8-13; Ger 1,4-10; Ez 1-2 ), indizio forse di un senso più vivo della trascendenza divina.
Qui, come negli altri casi indicati, il profeta domanda e ottiene precisazioni sulla missione che gli è affidata.
40,11 il gregge: è il tema del buon pastore, enunziato da Ger 23,1-6, sviluppato da Ez 34 e ripreso da Gesù ( Mt 18,12-14p; Gv 10,11-18).
L'immagine del pastore per indicare la relazione fra Dio e Israele è frequente nell'AT ( Sal 23; Ger 23,1-6; Ez 34 ).
Nel Vangelo è usata da Gesù per indicare l'agire di Dio verso il peccatore
( Mt 18,12-14; Lc 15,4-7 ) e in riferimento alla sua stessa opera ( Gv 10,1-18 ).
40,12-26 Unicità e grandezza di Dio
40,12 il palmo: unità di misura che corrispondeva a circa 20 cm.
La parola moggio traduce invece l'ebraico shalish, letteralmente "un terzo".
Si deve intendere, probabilmente, un terzo di efa,
la quale corrispondeva a circa 45 litri.
40,12-13 L'esaltazione della grandezza divina, paragonata alla debolezza dell'uomo, è un tema frequente degli scritti sapienziali ( Gb 28; Gb 38-39; Pr 8,22s; Pr 30,4 ).
Ma i libri sapienziali attribuiscono più esplicitamente alla sapienza divina tutta l'attività creatrice e ordinatrice di Dio ( Gb 28,23-27; Pr 8,22-31; Sir 1,2-3 ).
- le acque del mare: con 1QIsa; il TM ha: « le acque ».
40,15 le isole, di cui si parla spesso nel libro della Consolazione, sono gli arcipelaghi e le coste lontane del Mediterraneo;
in questo senso la parola è messa in parallelo con « le nazioni ».
40,17 come niente: con 1QIsa, il TM ha: « meno di nulla » (?).
40,18 Questo v esprime l'incomparabilità del vero Dio ( cf. Is 25,1 ), che costituisce il fondamento della proibizione delle immagini fin dal decalogo.
40,19-20 Questi due vv riguardano la fabbricazione degli idoli, come Is 41,6-7 che BC anticipa in questo punto; cf. anche la lunga aggiunta di Is 44,9-20.
La polemica contro gli dèi pagani è un tema frequente in questa seconda parte di Isaia ( cf. Is 41,21+; Is 42,8.17; Is 45,16.20; Is 46,5-7; vedere anche Ger 10,1-6; Ger 51,15-19; Bar 6; Sal 115,3-8; Sap 13,11-15 ).
40,20 Chi ha poco da offrire: o « un'offerta da povero » ( BJ ): traduzione incerta.
Si intende questo stico come un'opposizione al v 19.
40,25 Anche nella seconda parte di Isaia si usa il titolo divino Santo, caratteristico della predicazione del primo Isaia ( Is 1,4 e nota relativa ).
il Santo: il Deutero-Isaia riprende questo titolo ( cf. Is 41,14, ecc. ),
che Isaia dava di preferenza al Dio di Israele ( cf. Is 6,3+ ).
40,26 quegli astri: alla lettera: « queste cose », ma il senso è esplicitato da ciò che precede e segue immediatamente.
Gli astri formano « l'esercito dei cieli » ( cf. Is 34,4; Dt 17,3; 2 Re 17,16; Ger 8,2, ecc. ).
Essi erano divinizzati a Babilonia dove questo oracolo è stato scritto.
40,27-31 Invito a sperare nel Signore
40,27 Giacobbe-Israele rappresenta il popolo eletto, qui gli esiliati di Babilonia che si domandano se Jahve ha dimenticato il suo popolo ( cf. già Ez 37,11 ).