Sapienza

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Capitolo 18

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Per i tuoi santi risplendeva una luce vivissima; essi invece, sentendone le voci, senza vederne l'aspetto, li proclamavano beati, perché non avevano come loro sofferto
Es 10,23
2 ed erano loro grati perché, offesi per primi, non facevano loro del male e imploravano perdono d'essere stati loro nemici.
3 Invece delle tenebre desti loro una colonna di fuoco, come guida in un viaggio sconosciuto e come un sole innocuo per il glorioso emigrare.
Es 13,21-22+
Es 10,17
Sal 121,6
4 Erano degni di essere privati della luce e di essere imprigionati nelle tenebre quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli, per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge doveva essere concessa al mondo.
Sap 11,16
Is 2,3.5

Sesto contrappasso: notte di tragedia e di libertà

5 Poiché essi avevano deciso di uccidere i neonati dei santi - e un solo bambino fu esposto e salvato - per castigo eliminasti una moltitudine di loro figli e li facesti perire tutti insieme nell'acqua impetuosa.
Es 1,22-2,10
Es 12,29.30
Es 14,26-28
6 Quella notte fu preannunziata ai nostri padri, perché sapendo a quali promesse avevano creduto, stessero di buon animo.
7 Il tuo popolo si attendeva la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici.
8 Difatti come punisti gli avversari, così ci rendesti gloriosi, chiamandoci a te.
9 I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: i santi avrebbero partecipato ugualmente ai beni e ai pericoli, intonando prima i canti di lode dei padri.
10 Faceva eco il grido confuso dei nemici e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.
Es 11,6
Es 12,30
11 Con la stessa pena lo schiavo era punito insieme con il padrone, il popolano soffriva le stesse pene del re.
Es 11,5
Es 12,29
12 Tutti insieme, nello stesso modo, ebbero innumerevoli morti, e i vivi non bastavano a seppellirli perché in un istante perì la loro più nobile prole.
Nm 33,4
13 Quelli rimasti increduli a tutto per via delle loro magie, alla morte dei primogeniti confessarono che questo popolo è figlio di Dio.
Es 4,22
Dt 1,31
14 Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso,
Os 11,1
Es 11,4
Es 12,29
15 la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
Ap 19,11-13
Ap 19,15
16 Fermatasi, riempì tutto di morte; toccava il cielo e camminava sulla terra.
17 Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano; timori impensabili piombavano su di loro.
Gb 4,13-15
18 Cadendo mezzi morti qua e là, ognuno mostrava la causa della morte.
19 I loro sogni terrificanti li avevano preavvisati, perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze.

Minaccia di sterminio nel deserto

20 La prova della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu strage di molti; ma l'ira non durò a lungo,
Nm 17,6-15
1 Cor 10,8
21 perché un uomo incensurabile si affrettò a difenderli: prese le armi del suo ministero, la preghiera e il sacrificio espiatorio dell'incenso; si oppose alla collera e mise fine alla sciagura, mostrando che era tuo servitore.
Nm 17,11.12
22 Egli superò l'ira divina non con la forza del corpo, né con l'efficacia delle armi; ma con la parola placò colui che castigava, ricordandogli i giuramenti e le alleanze dei padri.
Es 32,11-13
23 I morti erano caduti a mucchi gli uni sugli altri, quando egli, ergendosi lì in mezzo, arrestò l'ira e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi.
24 Sulla sua veste lunga fino ai piedi vi era tutto il mondo, i nomi gloriosi dei padri intagliati sui quattro ordini di pietre preziose e la tua maestà sulla corona della sua testa.
Es 28,17-21.29
Es 28,36
25 Di fronte a questo lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, poiché un solo saggio della collera bastava.
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Abbreviazioni
18,1-4 La luce illumina il cammino degli Israeliti
18,1 essi: qui gli ebrei sono supposti insieme agli egiziani ( cf. Es 11,4-7;
Es 12,12-13.29-36 ).
- ché non avevan: con mss, lat. e BJ;
il textus receptus ha: « benché avessero ( anche loro sofferto ) ».
18,2 imploravano perdono: si potrebbe anche tradurre:
« chiedevano loro per favore di partire » ( cf. Es 10,24; Es 11,8; Es 12,33 ).
18,5-19 La morte dei nemici e la salvezza dei giusti
La strage dei primogeniti egiziani è narrata in Es 11-12.
Ad essa viene contrapposta la salvezza dei figli dei giusti ( vv. 7-8 ).
La strage è il castigo inferto da Dio agli Egiziani, perché il loro re aveva ordinato di uccidere i figli maschi degli Ebrei ( Es 1,16 ).
La notte in cui questa strage avviene è presentata nella cornice della Pasqua:
mentre gli Ebrei celebrano la festa di liberazione, gli Egiziani assistono impotenti alla morte dei primogeniti.
Portando un altro esempio di corrispondenza tra colpa e castigo ( cf. Sap 11,16 ), l'autore annunzia insieme lo sterminio dei primogeniti
e il disastro del Mare Rosso ( v 5 ).
Ma la sua attenzione si fissa poi sul primo episodio.
18,5 una moltitudine di loro figli, i primogeniti.
Questa rispondenza poggia forse su Es 4,22-23.
Precedentemente ( Sap 11,6-7 ) il decreto infanticida era stato invocato per giustificare la piaga del Nilo cambiato in sangue.
- perire … nell'acqua: quest'altro episodio è messo in rapporto con il decreto infanticida anche dal libro dei Giubilei ( 48,14 ) e da un commento rabbinico.
18,6 Sia gli israeliti del tempo dell'esodo ( Es 11,4-7 ), sia soprattutto i patriarchi,
ai quali Dio aveva promesso di liberare i loro discendenti dalla schiavitù dell'Egitto
( Gen 15,13-14; Gen 46,3-4 ).
18,8 Lo sterminio dei primogeniti d'Egitto, la celebrazione della pasqua e l'esodo stabiliscono in modo definitivo Israele come il popolo di Dio ( cf. Dt 7,6+ ).
18,9 L'offerta dei sacrifici in segreto si riferisce all'immolazione dell'agnello pasquale.
Le sacre lodi dei padri sono i salmi "pasquali", quelli cioè che cantano le grandi opere di Dio in favore del suo popolo ( Sal 113-118; Sal 136 ).
I figli santi dei giusti, cioè i discendenti di buon ceppo, d'una stirpe santa; si può anche tradurre: « i figli santi dei beni », cioè gli eredi dei beni promessi ai padri.
- La pasqua è chamata « sacrificio » ( Es 12,27; Dt 16,2.5 ).
Questo sacrificio è detto « segreto » perché celebrato nelle case ( Es 12,46 ).
- i canti di lode: l'autore si immagina la prima pasqua già come quelle posteriori,
in cui si cantava l'Hallel ( Sal 113-118 ).
18,13 Gli egiziani, nella loro fede nei sortilegi, avevano sperato fino allora che i loro maghi avrebbero finito per spuntarla su Mosè ( cf. Es 7,11-13; Es 8,3.14; Es 9,11 ),
il quale sembrava mettere in atto una magia rivale.
Questa volta Dio colpisce direttamente.
18,15 La morte dei primogeniti, attribuita direttamente a Dio da Es 11,4;
Es 12,12.23.27.29, accompagnato dallo sterminatore ( Es 12,23),
diventa l'opera della Parola divina.
Questa è presentata come esecutrice dei giudizi di Dio già in Is 11,4; Is 55,11;
Ger 23,29; Os 6,5.
In questa drammatica evocazione l'autore si ispira al v 16b di 1 Cr 21,15-27
e forse anche ad Omero ( Iliade IV, 443 ).
L'insieme prende un significato apocalittico e la parola di giudizio prefigura non l'incarnazione del Verbo ( contrariamente all'uso che la liturgia ha fatto di questo testo ), ma l'aspetto terrificante della sua seconda venuta.
Vi si accostano 1 Ts 5,2-4 e Ap 19,11-21.
18,17 Ciò che segue non ha alcun legame con il racconto dell'esodo.
18,20-25 Minaccia di sterminio per Israele e intercessione di Aronne
Nel deserto ci fu anche un intervento punitivo da parte di Dio nei confronti del proprio popolo, che si era ribellato ( ribellione di Core, Nm 16,1-3, e mormorazione di tutto Israele contro Mosè e Aronne, Nm 17,6-15 ).
L'autore riflette su questo fatto e risponde all'obiezione di chi sostiene che non esisterebbe distinzione tra giusti e ingiusti.
L'ira di Dio, egli dice, non durò a lungo ( v. 20 ),
ma venne placata dalla preghiera di Aronne ( v. 21 ).
18,20 Come punizione della rivolta seguita al castigo di Core, Datan e Abiram
( Nm 17,6-15 ).
È una specie di parentesi nel seguito delle antitesi.
18,21 Aronne è « incensurabile » perché, scelto da Dio, gli è rimasto fedele.
- la preghiera e il sacrificio espiatorio dell'incenso: alla lettera;
BJ traduce: « preghiera e incenso espiatorio ».
Aggiungendo la « preghiera », non ricordata nel libro dell'Esodo, il testo trasforma il sommo sacerdote in intercessore ( cf. 2 Mac 3,31; 2 Mac 15,12; Sal 99,6; Eb 7,25 ).
18,22 l'ira, ton cholon, conget.; secondo il textus receptus: « la folla », ton ochlon.
- con la parola: sia la preghiera ricordata nel v 21, sia una parola imperativa che riduce all'impotenza l'agente del castigo, chiamato più avanti ( v 25 )
lo « sterminatore ».
18,24 portava tutto il mondo: la veste sacerdotale con i suoi ricami era simbolo dell'universo;
sulle pietre preziose del pettorale erano incisi i nomi dei capostipiti delle tribù d'Israele ( dodici, disposti su quattro file );
sul diadema era incisa la frase: "Consacrato al Signore" ( Es 28,36; Sir 45,6-22 ).
L'autore si immagina Aronne avvolto in un vestito che scende fino ai talloni, con l'efod e il pettorale dalle dodici pietre con inciso il nome dei « padri »
( i dodici figli di Giacobbe; cf. Es 26,6s; Es 39,2s ),
con in testa il fiore d'oro del « diadema », recante la scritta « consacrato a Jahve »
( Es 28,36s; Es 39,30s ).
Queste insegne, che esprimono la dignità del sommo sacerdote, ricevono qui un simbolismo cosmico che doveva essere abituale negli ambienti giudaici ellenizzati.
18,25 lo sterminatore: personificazione del castigo o flagello di Dio ( Nm 17,12-15 ).
Forse un angelo, come quello di 1 Cr 21,15-16 ( cf. Es 12,23 e 1 Cor 10,10 ).
- ebbe paura: con mss e versioni; il textus receptus ha: « ebbero paura ».