2 Sam 24,1 dice che Dio incitò Davide contro il popolo, dicendogli di fare il censimento d'Israele.
L'autore di Cronache usò i libri di Samuele come una delle sue fonti per la sua storia, ma a questo punto cambiò il soggetto del verbo e scrisse che Satana incitò Davide a fare il censimento d'Israele.
È logicamente possibile che l'autore di Cronache ritenesse sbagliato il racconto di Samuele, che Dio incitò Davide a fare qualcosa di sbagliato, e che avesse corretto quel racconto per dare quello che lui pensava di essere l'interpretazione giusta, cioè che Satana incitò Davide.
Però questa spiegazione significherebbe che l'autore di Samuele sbagliò nel suo testo, e quindi che la Bibbia non è vera.
Ma c'è una spiegazione migliore, che non mette in dubbio la veracità della Bibbia, ma dà un insegnamento profondo ( e forse difficile da accettare, ma vero lo stesso ) sul carattere di Dio e sul suo modo di operare.
Perché tutte e due le cause date per il censimento ( Dio e Satana ) sono giuste.
L'autore di 2 Samuele menzionò quella appropriata per il suo scopo, mentre l'autore di 1 Cronache menzionò l'altra perché voleva insegnare una cosa diversa.
Ma diversi punti di vista dello stesso evento non sono contraddizioni.
Probabilmente non è possibile fare uno schema logico per spiegare tutte le cause e tutti gli effetti del censimento sul piano spirituale, dove Dio opera fuori del tempo e dove noi abbiamo una conoscenza limitata, ma possiamo riassumere alcune delle affermazioni in 2 Sam 24 e 1 Cr 21 in questo modo:
Davide: Davide voleva fare un censimento, per qualche motivo sbagliato che non sappiamo - vedi il commento su 1 Cr 21,7-8.
Quindi Davide agì secondo la propria volontà.
Satana: voleva fare male a Israele ( 1 Cr 21,1 ); quindi sapendo il desiderio di Davide lo incitò a fare il censimento per compiere il suo cattivo proposito
Dio: voleva punire Israele per qualche peccato precedente ( 2 Sam 24,1 ), voleva rivelare il cuore di Davide che si ravvedeva ( come in 1 Cor 5,5; 1 Tm 1,20 ) e voleva rivelare la sua scelta per il luogo del tempio ( 1 Cr 21,28-22,1; come promesso in Dt 12,11 e altrove ); quindi sapendo l'intenzione di Satana e il desiderio di Davide incitò Davide ( usando Satana ) a fare il censimento per compiere i suoi giusti propositi.
Quindi i due versetti non si contraddicono, ma danno spiegazioni a livelli diversi dello stesso evento.
Ma i due versetti ci aiutano a capire il rapporto fra Dio e il male.
Il minimo che possiamo dire è che Dio dal male può portare il bene ( come se il male fosse fuori del suo controllo, e che Dio dovesse inventarsi qualcosa di buono quando è colto impreparato dal male ).
Ma questo brano ( ed altri ) insegna di più, che Dio usa il male per compiere i suoi propositi, permettendo se non addirittura incitando che qualcuno faccia il male quando sa che aiuterà a compiere i suoi santi propositi.
Lo vediamo in Gesù, alla croce ( Lc 22,22; Gv 13,2; 1 Cor 2,8; At 2,23 ); in 2 Cor 12,7-9 e forse in 1 Re 22,19-23.
Ci insegna anche che dietro il peccato umano, ci sono radici profonde nel campo spirituale, sia dalla parte del bene sia dalla parte del male.
Siamo coinvolti in un combattimento spirituale nella nostra vita cristiana ( Ef 6,10-20 ).
Satana vuole usare noi per fare il suo lavoro, non solo per farci cadere, ma anche per danneggiare quelli che ci stanno vicino ( come Davide fece danneggiando Israele ).
Quello che non possiamo dire è che:
- Dio fa il male,
- Dio è responsabile per il male ( Satana e noi agiamo sempre secondo la propria volontà; Dio incitò Davide ma non era responsabile per la scelta di Davide; era responsabile solo per aver incitato, che aveva un motivo buono, santo e giusto ),
- Dio ci tenta a fare il male ( Gc 1,13 )
- Dio ci prova con lo scopo di raffinare il nostro carattere, per creare un castigo giusto o un ravvedimento sincero, mentre Satana ci tenta con lo scopo di farci cadere, e siamo tentati da noi stessi ( Gc 1,14-15 ),
- noi possiamo fare il male perché Dio lo userà per fare qualcosa di buono ( Rm 3,8; Rm 6,1 ),
- Satana o Dio ci costringono a fare il male contro la nostra volontà; rimane colpa nostra anche se siamo provocati a fare il male dai continui suggerimenti del diavolo, perché il nostro essere naturale sceglie sempre di farlo.
( L'unico modo per evitare di fare il male è quando Dio cambia il nostro desiderio, che succede quando abbiamo una nuova natura dopo la rinascita/rigenerazione. )
Per simili brani, vedi i commenti su 1 Samuele 16,14; Isaia 10,5-6; Isaia 45,7; Abacuc 1,5-6.