Discorsi sul Nuovo Testamento

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Dal discorso su Mt

Mt 16,24: "Se qualcuno vuol seguirmi, rinneghi se stesso"

[ Frammento ]

Necessità della correzione fatta con amore

Quando uno vede qualcuno che vive male ma per caso dà qualcosa alla chiesa, e non lo corregge, lo fugge nell'animo.

Che significa: "fuggire nell'animo"? Aver paura.

La paura è una fuga interiore.

Perché ha paura? Perché è un mercenario.

Ha paura che quel tale se la prenda a male d'essere rimproverato e non dà ciò ch'è solito dare.

Vede venire il lupo, cioè il diavolo che spezza il collo di colui che vive male, e fugge nell'animo, cioè si tiene lontano dal fare un utile rimprovero, pieno com'è di paura.

Chi invece è pastore e si prende cura delle pecore non lo lascia andare, ( Gv 10,12-13 ) ma fa ciò che dice l'Apostolo: Rimproverate quelli che vivono male, incoraggiate i paurosi, ecc. ( 1 Ts 5,14 )

Un pastore, o uno che si chiama pastore, non deve pensare che sia una cosa santa il fatto ch'egli non rende male per male, dal momento che rende piuttosto male per bene.

Quel tale, anche se è un peccatore scellerato, dà alla chiesa qualcosa dei propri beni, l'altro invece gli rende male per bene perché gli sottrae il rimprovero.

Poiché dunque tutto ciò deve farsi per amore, mentre invece gli uomini giudicano loro nemici quelli che li rimproverano, perciò, dopo aver detto: Rimproverate quelli che vivono male, soggiunge: Fate coraggio ai paurosi.

In effetti uno forse, a motivo della correzione, comincia a scoraggiarsi e si turba; allora è necessario consolarlo.

Aiutate i deboli, ( 1 Ts 5,14 ) perché a causa della loro debolezza non cadano.

Se lo fece vacillare la debolezza, lo accolga nel suo seno la carità.

Dopo ciò, alla fine dice: Badate che nessuno renda ad alcuno male per male. ( 1 Ts 5,15 )

Il rimprovero dunque non è un male se viene fatto.

Ma la buona pecora quando è rimproverata dal proprio sorvegliante che cosa dice?

Il giusto mi riprenderà con misericordia. ( Sal 141,5 )

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