Siracide

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Capitolo 19

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Un operaio ubriacone non arricchirà; chi disprezza il poco cadrà presto.
2 Vino e donne traviano anche i saggi, ancor più temerario è chi frequenta prostitute.
Pr 31,3-5
Os 4,11
3 Tarli e vermi lo erediteranno, il temerario sarà eliminato.
Pr 5,5
Pr 7,26s
Pr 9,18

Contro le chiacchiere

4 Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero, chi pecca danneggia se stesso.
5 Chi si compiace del male sarà condannato;
6 chi odia la loquacità sfugge al male.
7 Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno;
8 non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla.
9 Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio.
10 Hai udito una parola? Muoia in te! Sta' sicuro, non ti farà scoppiare.
11 Per una parola lo stolto ha i dolori, come la partoriente per un bambino.
12 Una freccia confitta nella carne della coscia: tale una parola in seno allo stolto.

Verificare le dicerie

13 Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, perché non continui più.
14 Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta.
15 Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia; non credere a ogni parola.
Qo 7,21
16 C'è chi sdrucciola, ma non di proposito; e chi non ha peccato con la sua lingua?
17 Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo; fa' intervenire la legge dell'Altissimo.
Lv 19,17

Vera e falsa sapienza

18 Tutta la sapienza è timore di Dio e in ogni sapienza è la pratica della legge.
19 Non c'è sapienza nella conoscenza del male; non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
20 V'è un'abilità che è abominevole, c'è uno stolto cui manca sola la saggezza.
21 Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
22 Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta; c'è chi intriga per prevalere in giudizio.
23 C'è il malvagio curvo nella sua tristezza, ma il suo intimo è pieno di inganno;
24 abbassa il volto e finge di essere sordo, ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento.
25 E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare, all'occasione propizia farà del male.
26 Dall'aspetto si conosce l'uomo; dal volto si conosce l'uomo di senno.
27 Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che è.
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Abbreviazioni
19,3 Cioè la morte prematura sarà il suo castigo.
19,4-12 Prudenza nel parlare
19,5 del male: con mss. greci ( tra i quali il sinaitico );
il textus receptus ha: « del suo cuore »;
greco 248 aggiunge: « e colui che resiste ai piaceri corona la propria vita;
6colui che custodisce la lingua vivrà in pace ».
19,13-19 Saper discernere prima di parlare
19,17 Greco 248 aggiunge: « che è senza collera.
18Il timore del Signore è il principio della sua indulgenza e la sapienza conquista il suo affetto.
19La conoscenza dei comandi del Signore è la disciplina di vita:
chi fa ciò che gli è gradito raccoglie l'albero d'immortalità ».
19,18(20) Cf. Sir 1,14-16, ecc.; Gb 28,28; Sal 111,10; Pr 1,7; Pr 9,10; Pr 15,33.
Al termine, greco 248 aggiunge: « e la conoscenza della sua onnipotenza.
21Il servo che dice al suo padrone: 'Non farò ciò che ti piace', anche se dopo lo fa, irrita colui che lo mantiene » ( cf. Mt 21,28-32 ).
19,21(24) Intelligenza non è ancora sapienza.
C'è una intelligenza depravata e una prudenza di cattiva qualità.
19,23(26) C'è il malvagio: il textus receptus ha: « fa il male »;
BJ con alcuni mss traduce: « uno cammina ».