Marco

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Capitolo 7

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Discussione sulle tradizioni farisaiche

1 Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
Mt 15,1-9
2 Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde; cioè non lavate -
Lc 11,38
3 i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi,
4 e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavatura di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame -
5 quei farisei e scribi lo interrogarono: « Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde? ».
6 Ed egli rispose loro: « Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Is 29,13
7 Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini ».
9 E aggiungeva: « Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
10 Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
Es 20,12
Dt 5,16
11 Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
Es 21,17
Lv 20,9
12 non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,
13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi.
E di cose simili ne fate molte ».

Insegnamento sul puro e sull'imputo

14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: « Ascoltatemi tutti e intendete bene:
Mt 15,10-20
15 non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo » [ 16 ]
17 Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
18 E disse loro: « Siete anche voi così privi di intelletto?
Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo,
Mc 4,10.13+
19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna? ».
Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
20 Quindi soggiunse: « Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
At 10,9-16
Rm 14
Col 2,16.21-22
21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Rm 1,29+
23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo ».

III. Viaggi di Gesù fuori dalla Galilea

Guarigione della figlia di una siro-fenicia

24 Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone.
Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Mt 15,21-28
Mc 9,33
Mc 10,10
Mc 1,29
Mc 2,15
25 Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
26 Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia.
27 Ed egli le disse: « Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini ».
Mt 8,29+
28 Ma essa replicò: « Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli ».
29 Allora le disse: « Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia ».
30 Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.

Guarigione di un sordomuto

31 Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.
Mc 5,20
33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
Mc 6,5
1 Tm 4,14+
34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: « Effatà » cioè: « Apriti! ».
35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
Mt 8,3+
36 E comandò loro di non dirlo a nessuno.
Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano
Mc 1,34+
37 e, pieni di stupore, dicevano: « Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti! ».
Mc 9,25
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Abbreviazioni
7,1-23 Contrasto fra comandamenti di Dio e tradizioni umane ( Mt 15,1-20 )
7,3-4 Questo lungo inciso ha lo scopo di aiutare i lettori provenienti dal paganesimo.
Per i Giudei osservanti il contatto con persone e cose al mercato provoca un'impurità rituale.
7,3 fino al gomito: traduzione incerta.
Alla lettera: « con il pugno ».
7,4 aver fatto le abluzioni: BJ sceglie la variante: « essersi cosparsi d'acqua ».
- Altra traduzione: « non mangiano ciò che viene dal mercato senza averlo prima pulito ».
7,5 La tradizione degli antichi: comprende questi precetti e pratiche che i rabbini avevano aggiunto alla legge di Mosè, pretendendo che provenissero per via orale dal grande legislatore.
7,6-7 Citazione di Is 29,13.
7,10 Citazioni di Es 20,12; Dt 5,16 e Es 21,17; Lv 20,9.
7,11 Korbàn: parola aramaica che significa offerta, in particolare offerta fatta a Dio.
Vedere Mt 15,6+.
7,16 Questo versetto ( Se qualcuno ha orecchi per ascoltare, ascolti ) manca nei più autorevoli manoscritti antichi.
BC con S, B, L e molti altri omette:
« Se qualcuno ha orecchi per intendere, intenda ».
BJ con A, D, K ecc. lo riporta.
7,17 Parabola nel senso del mashal ebraico, che può essere solo una sentenza scultorea ed enigmatica.
7,19 Dichiarava così mondi tutti gli alimenti:
alla lettera « purificando tutti gli alimenti »;
membro di frase oscuro ( forse glossa ) e diversamente interpretato.
7,24-30 La fede di una donna pagana ( Mt 15,21-28 )
7,24 e di Sidone: aggiunta ( cf. Mt 15,21 ).
7,26 greca, non di razza, perché era siro-fenicia, ma di cultura, cioè pagana ( cf. Gv 7,35; At 16,1 ).
7,27 Perché Gesù non volle aiutare la donna e la chiamò un cane?
7,31-37 Gesù guarisce un sordomuto
7,33 Gesù crea una specie di dialogo a gesti con il sordomuto.
7,34 Effatà: parola aramaica.
7,37 Allusione a Is 35,5-6.