Chi aspettavano i Cristiani di vedere quando Pietro fu rilasciato da prigione?

Atti 12,15

Quando Dio fece uscire Pietro da prigione la sera prima che Pietro dovesse comparire davanti ai Giudei ( e quando probabilmente sarebbe stato ucciso ), Pietro andò a casa di Maria madre di Giovanni Marco.

La serva Rode riconobbe la voce di Pietro, ma lo lasciò alla porta per dire agli altri che c'era Pietro.

Gli altri pensarono che non potesse essere Pietro, e che fosse il suo angelo.

Questa espressione ha due possibili significati:

1. Pensavano che fosse già stato giustiziato, prima del tempo aspettato, e che fosse il suo spirito ( simile a Lc 24,37 ).

Il problema con questo è che ci sono diverse parole che potevano usare per esprimere questo spirito, è "angelo" non ne è una.

2. Credevano che ogni persona avesse un angelo personale, e che era l'angelo di Pietro che bussava.

Il problema con questo è che non c'è motivo di pensare che l'angelo personale avrebbe la stessa voce della persona, e Rode riconobbe la voce di Pietro.

Però c'è un po' di evidenza nei testi ebraici, anche se non chiarissima e comunque di data posteriore al Nuovo Testamento, che alcuni Giudei credevano che questo angelo personale potesse prendere la forma della persona.

Gesù in Matteo 18,10 disse che i bambini hanno degli angeli ( ma non specificamente un angelo custode e neanche un angelo personale per ogni bambino ), e in Genesi 48,16 Giacobbe parlò di un angelo che lo liberò da ogni male.

A prescindere da quanto possiamo essere sicuri che ogni persona ( o ogni Cristiano ) abbia un proprio angelo, la dottrina degli angeli era molto sviluppata fra i Giudei del primo secolo, oltre a quello che è nelle Scritture, e i Cristiani a casa di Maria esprimevano qualche tale dottrina.

Non possiamo sapere esattamente quello che pensavano in generale, né in questo caso particolare, e probabilmente erano comunque abbastanza confusi - facevano fervide preghiere per il suo rilascio ( At 12,5.12 ), ma non credevano quando Dio rispose a queste preghiere.

In ogni caso non dobbiamo credere nelle loro credenze, né costruire una dottrina sul pensiero di alcune persone espresso nella Bibbia.

La Bibbia è veritiera anche quando riporta accuratamente le credenze possibilmente sbagliate delle persone, quando queste credenze non fanno parte di quello che la Bibbia sta insegnano in quel brano.