Che cosa è la bestemmia contro lo Spirito Santo?

Marco 3,29

Gesù dice che la bestemmia contro lo Spirito Santo è l'unico peccato che non sarà perdonato, perché è un peccato eterno.

Per questo motivo alcuni sono preoccupati o angosciati, pensando che forse inconsapevolmente abbiano commesso questo peccato, o che abbiano consapevolmente commesso qualche peccato gravissimo, e così non potranno entrare in paradiso.

Per capire la natura della bestemmia contro lo Spirito Santo, dobbiamo invece riflettere sui molti brani che dicono che Dio perdona tutto quello di cui ci ravvediamo, per esempio 1 Gv 1,7-9: il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato ( perché ha un valore più grande della punizione di qualsiasi peccato ) e se confessiamo qualsiasi peccato, Dio ci perdona quel peccato.

L'implicazione è che la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata perché è impossibile confessarla e pentirsene.

Infatti, una delle funzioni dello Spirito Santo è di portarci al ravvedimento convincendoci del peccato ( Gv 16,8 ).

Se attribuiamo l'opera dello Spirito Santo ai demoni ( che è quello che suscitò questa affermazione sulla bestemmia contro lo Spirito Santo secondo il racconto di Mt 12,24,28 ), non ci convince e non ci ravvediamo.

Se chiamiamo il bene male, che speranza abbiamo di pensare di aver fatto male?

Ciò spiega perché la bestemmia contro il Padre o contro il Figlio è perdonabile: possiamo accettare comunque la testimonianza in noi dello Spirito Santo al Padre e al Figlio, e ravvederci per essere perdonati.

Questa spiegazione rassicura quelli che sono preoccupati per avere commesso il peccato imperdonabile.

Se pensano di averlo commesso, non l'hanno commesso!

Perché il desiderio di ricevere il perdono è in sé un segno di accettare l'opera dello Spirito Santo nella propria vita, di essere convinto del peccato.

Si può andare a Dio quindi con piena fiducia che se confessiamo i nostri peccati, lui è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

Vedi i commenti su Ebrei 6,4-6; 1 Giovanni 5,16-17.