Insegnamento

30-8-2007

Don Mauro Agreste

Ag 2,6-9

Ben ritrovati tutti, una breve parola di commento a questa parola che è stata ricevuta, che è stata ricevuta durante la preghiera "Dominus Deus sabaot" il Signore degli eserciti, dove Sabaot contiene in sé non solo l'affermazione il Signore degli Eserciti ma il Signore degli eserciti che non conosce sconfitte, vi piace l'idea.

Dunque potremmo subito cogliere una idea che il Signore ci lascia passare siamo in una svolta epocale e come in ogni generazione ci sono delle avversità.

Il Signore oggi si presenta a noi con il titolo di Sabaot, il Signore vittorioso, il Signore degli Eserciti che non conosce sconfitte, quindi significa che siamo in un periodo di battaglia, non ve n'eravate accorti? Si o no?

Ecco. Dunque ci viene detto che il Signore si occuperà Lui di stabilire qualche cosa di importante.

Dice il Signore degli Eserciti: Ancora un po' di tempo, ci concede un po' di tempo di tregua quanto? Non si sa!

È parola di Dio, si è un richiamo di Dio, si è una cosa che vale solo ai tempi di Aggeo, perché la parola di Dio è viva, è efficace più tagliente di un spada a doppio taglio ( Eb 4,12 ), quindi questa parola di Dio vale per tutto il tempo in cui Dio esiste, ma ahi me!

Dio esiste da sempre e esiste per sempre.

Quindi questa parola vale sempre, ci viene indicato che c'è ancora un po' di tempo potrebbe essere un tempo di prova un tempo di sopportazione, un tempo di difficoltà, in realtà noi stiamo assistendo nel nostro vecchio continente al regredire molto rapido di quella che era l'esperienza cristiana, un tempo molto diffusa, molti tra di voi quand'erano bambini si ricordano come la pratica religiosa non fosse semplicemente tradizionale ma fosse realmente sentita ed era molto diffusa, lo potete confermare?

Dunque stiamo vivendo un tempo di regressione, non fa piacere a nessuno, specie a coloro che amano il Signore è stanno male al vedere questo continuo raffreddarsi dello Spirito di Fede nei suoi confronti amen!

Il Signore ci dice ancora un po' di tempo e come se incoraggiasse, pazientate ancora un po' attendete un po', sopportate ancora un po', offrite ancora un po' di tutto il vostro disagio di tutta la vostra tristezza, molti tra di noi sono molto impegnati nelle loro parrocchie per un ministero di apostolato, chi fa catechismo chi si occupa di andare a trovare gli malati, e noi vediamo nelle nostre comunità un grande fermento di cose da fare e che vengono fatte, giusto e allo stesso tempo sembra di lavorare perdendo tutto quello che si sta facendo perché non c'è un seguito, noi ci diamo da fare, ma vediamo che dietro di noi sono pochissime le persone che seguono questo cammino e vero o no?

Ci lascia un senso di amarezza tutto questo, un senso di incognita, di sperdutezza, c'è qualche cosa che evidentemente non va come il Signore desidererebbe che andasse.

Ci sono le preghiere dei Santi che affluiscono nella coppa che viene presentata dagl'angeli di fronte al trono dell'Altissimo come profumo d'incenso che sale alla presenza di Dio e il Signore risponde a questa preghiera.

Primo punto cerchiamo di essere tra quelle persone che non pregano solo per le loro necessità personali amen!

Se veramente stiamo facendo un cammino spirituale intenso, ce ne accorgiamo perché quando ci rivolgiamo al Signore non solo chiediamo, ma lodiamo e ringraziamo e poi ci rendiamo conto delle necessità non della nostra ristretta cerchia di luogo e di persone, la famiglia la parrocchia questo e quest'altro ma diventiamo estremamente sensibili con un respiro cattolico, cioè universale secondo tutto cioè che il Corpo di Cristo che è la Chiesa ha bisogno, ne diventiamo sensibili diventiamo intercessori ditelo ( intercessori ) non solo fruitori, quelli che chiedono, ma quelli che danno.

Quindi questo è un segnale che ci fa capire se stiamo camminando, detto in parole povere quanto tempo dedichiamo alla preghiera per le vocazioni sia quelle che ci sono già sia quelle che dovrebbero rispondere, quanto tempo dedichiamo per il sostegno spirituale dei nostri pastori, i parroci, i vescovi, il Santo padre vedete come è preso di mira continuamente dalla massoneria no, solo un cieco non lo vedrebbe allora la nostra intercessione deve diventare reale vi ricordo quello che la Madonna aveva detto a Fatima eh!

Molte persone vanno all'inferno perché non c'è nessuno che prega per loro ve ne ricordate?

Questo significa che noi non possiamo vivere una preghiera da bambini che si rivolgono al Signore semplicemente per le proprie necessità dobbiamo passare dall'altra parte e diventare più sensibili alle necessità del Corpo di Cristo che è la Chiesa.

Facciamo confluire questi pensieri in questo brano, il Signore ci da ancora di questo tempo ancora un po' di tempo, possono essere dieci anni, cinquant'anni, cento anni, non sappiamo quanto tempo, possono essere anche solo dieci minuti, ci da ancora un po' di tempo, poi interviene Lui, io scuoterò il cielo e la terra il mare e la terra ferma, scuotere vuol dire far crollare tutto ciò che è posticcio, tutto ciò che è falso, tutto ciò che non è unito a Lui.

Quando uno deve andare a fare la raccolto delle olive, ci sono delle macchine che si attaccano al ramo e lo scuotono, e così tutte le olive che sono pronte cadono.

Quando un muratore deve rifare l'intonaco di una casa prima che cosa fa, con il martello fa cadere tutto l'intonaco marcio staccato che non tiene più, in modo tale che appaiano i mattoni e sulla parte solida e sana rimette l'intonaco e poi magari arriva Michelangelo che ci fa un bel affresco di sopra, ma prima bisogna arrivare sul solido, sul sano, nessun medico mette la penicillina sopra la materia che sta marcendo, prima deve pulire la ferita giusto?

Se no la medicina non fa effetto dove deve fare effetto, il Signore dunque scuoterà il cielo e la terra cioè, tutto ciò che è posticcio che è buttato su ma non è una realtà valida il Signore la farà cadere.

Certo potremmo interpretare questo versetto come si diceva ieri sera, tenendo presente che nella teologia antica ebraica tutto veniva ricondotto a Dio sia il bene che il male, Dio era la causa prima e ultima di tutto quello che accadeva, in realtà non ci interessa molto questo perché noi sappiamo bene che gli artefici della nostra rovina siamo noi, quando ci distacchiamo dalla verità, vuol dire che stiamo abbracciando la menzogna e mentre il frutto della verità è la libertà, la gioia e la pace il frutto della menzogna è la divisione, la fazione e la guerra.

Dunque dice che il Signore interverrà contro tutte le nazioni, voi sapete che nazioni è anche un altro modo spirituale per dire il nemico di Dio, cioè tutti i potentati che si servono degli uomini che vivono in modo iniquo e che propagano idee inique.

Cosa sono le idee inique, sono le idee che vanno contro gli insegnamenti di Dio, contro i suoi comandamenti, contro la sua volontà espressa nella parola di Dio, ci siamo fino qua?

Il Signore distruggerà il potere del nemico di Dio, e insieme a questo potere tutti coloro che si sono appoggiati su questo potere, l'orgoglio, la violenza e cose di questo genere si troveranno senza un punto di riferimento, anzi tutto ciò che essi avevano conquistato gli sarà tolto dalle mani perché i beni di queste nazioni affluiranno e le ricchezze di tutte le genti riempiranno la sua casa della Sua Gloria.

Dunque la promessa del Signore è una promessa di restaurazione, e noi dobbiamo aspettarci con fede questa restaurazione, la restaurazione della potenza oppure la restaurazione della Fede, e la restaurazione della Fede, da questo scaturisce tutto il resto ma prima di tutto è che viene ricostituita la Fede nel popolo di Dio.

Questo dice il Signore degli eserciti, quindi è un combattimento che il Signore farà, l'argento è mio e mio è l'oro dice il Signore degli eserciti la gloria futura di questa casa sarà più grandi di quella di una volta dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porro la pace, ricordo pace significa la realizzazione delle promesse di Dio - cosa vuol dire pace: "la realizzazione delle promesse di Dio" - Dio promette una cosa, mantenuta questa cosa significa la realizzazione di quello che Lui ha promesso allora in questo luogo porrò la pace significa: "in questo luogo si farà la mia volontà" vi piace l'idea?

Ora possiamo applicare questo in senso cosmico, che riguarda tutta l'umanità, ma possiamo applicare questo anche personalmente, individualmente, e per il nostro corso di esercizi possiamo ottenere, possiamo tenere per noi queste due interpretazioni una che ci proietta nell'intercessione per il mondo, perché evidentemente qui non c'è altro che una fotografica di quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni, si o no?

Quanti di voi hanno fatto l'esperienza frustrante di darsi da fare molto per il regno di Dio e di aver raccolto poco, qualcuno alzi la mano … ecco quindi è una esperienza abbastanza comune; quindi è la fotografia di quello che sta avvenendo dobbiamo avercela con il mondo intero?

No, dobbiamo entrare nello stile di combattimento, perché qui il Signore oggi ci dice: "Io sono il Signore degli Eserciti" questo vuol dire che se siamo dalla sua parte siamo chiamati a …. Combattere.

Il combattimento non è un combattimento come possiamo dire guerresco, è qualche cosa di diverso, è il combattimento spirituale e affronteremo questo tema, in questo luogo porrò la pace, questo luogo è il suo Corpo Mistico, la Chiesa; in questo luogo ci sarà la pienezza delle mie promesse, in questo luogo il mondo avrà la pace, però questo luogo è anche qualche cos'altro, questo luogo sei Tu, in questo luogo io porro la pace.

Se vi ricordate bene la lettura che abbiamo fatto stamattina alle lodi mattutine era Isaia al capitolo 66, così dice il Signore: "Il cielo è il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi.

Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare una dimora?

Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie: oracolo del Signore.

Su chi svolgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito, su chi teme la mia parola."

Ecco ( Is 66,1-2 ) sono i versetti che abbiamo pregato oggi nelle lodi mattutine e che ci introducono realmente in questo cammino, il cielo e la terra non sono una dimora in cui Lui può stare e appena abbiamo letto questo versetto, improvvisamente c'è una frase che sembra che sia buttata lì e non capiamo che cosa significhi.

Prima dice: "Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie: oracolo del Signore," poi di colpo "Su chi svolgerò lo sguardo?"

Sembra che non abbia senso è vero, invece ha molto senso, perché Lui ci sta rivelando che né il cielo né la terra sono la sua dimora, ma la sua dimora è chi teme la sua parola, chi ha lo spirito contrito chi è umile, questa è la sua dimora.

Ecco perché ho voluto riportare lo schema che abbiamo fatto l'anno scorso chi c'era l'anno scorso qui?

Ecco, lo riportato perché sapendo che c'erano altri che l'anno scorso non c'erano, facciamo un breve ripasso che ci introduce veramente nel cammino che vogliamo procedere in quest'anno.

L'umile ha lo spirito contrito teme la sua parola e l'essere umano, lo abbiamo visto l'anno scorso chi c'è una rappresentazione sintetica di che cosa è l'essere umano, non secondo la psicologia, non secondo la sociologia, non secondo la filosofia, non secondo il pensatore di grido, non secondo una visione dualistica o monistica ecc… secondo la parola di Dio.

Per il credente la parola di Dio è vincolante ( 1 Ts 5,23 )

Il Dio della pace ti santifichi fino alla perfezione, - e poi la bomba - tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, lo ricordate? ve lo potete leggere per conto vostro.

Qui c'è uno schema, una rappresentazione schematica di quello che la parola di Dio ci dice a proposito di come siamo fatti noi, allora ci dice tutto quello che è vostro, e poi specifica quello che è nostro, dice che nostro è spirito, anima e corpo e non possiamo dimenticare quello che c'è stato detto nel primo libro della Bibbia, nella Genesi ( Gen 1,26-27 ) "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" non è stupefacente vedere come la rivelazione di come è fatto l'uomo, ha una sua enunciazione che raggiunge il suo compimento nel Nuovo Testamento; nell'Antico Testamento tutti facevano fatica a capire che cosa significasse quando Dio diceva: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, e con tutte le tue forze" si lo dicevano ma non avevano ancora chiaro che questi 3 punti indicavano l'essere umano nella sua totalità.

Allora, vediamo da questo come l'essere umano è veramente creato a immagine e somiglianza di Dio, perché è somigliante a questo grande mistero che si chiama la Trinità, come nella Trinità Divina c'è un solo Dio in tre persone, così nella persona umana c'è un solo essere in tre dimensioni, non dite tre parti perché non sono tre parti, sono tre dimensioni.

Se io prendo questo oggetto solido, perché dico che è un oggetto solido? Perché è pesante se te lo tiro!

Perché ha tre dimensioni, è un oggetto non sono cinquecento oggetti questo vero?

È un oggetto uno solo, però ha tre dimensioni; se invece di avere tre dimensioni ne avesse due sarebbe un oggetto?

Sarebbe un disegno, io posso disegnare questo libro? Ma il disegno del libro è il libro? ( no )

Perché, perché ha solo due dimensioni la lunghezza e la larghezza, perché sia un oggetto solido deve avere tre dimensioni.

Perché sia un essere umano ci sono queste tre dimensioni, se no è un gatto, il gatto ha l'anima e ha il corpo, ma non ha lo spirito immortale amen!

Solo dell'essere umano si dice che è immagine e somiglianza di Dio, perché ha questa realtà unica che si chiama lo spirito, e lo spirito voi capite molto bene è della stessa essenza di Dio, nel Vangelo di Giovanni si dice: "Dio è Spirito" quindi è evidente che né cielo, né la terra, come dice nel libro del profeta Isaia ( Is 66 ) possono essere il luogo dell'abitazione di Dio, perché il cielo e la terra sono l'abitazione per noi, che siamo costituiti di corpo, di anima e di spirito, ma Dio è essenzialmente Spirito dunque il suo luogo di residenza, può essere il corpo? ( no ), può essere l'anima? ( no ) invece è lo spirito, guardate do' per scontato molte cose, se poi ci sono delle domande me le fate trovare qui per iscritto, io tenterò di rispondere ma il tempo è poco eh!

Dunque qui, Isaia ci dice che Dio non ha altro luogo in cui abitare, in cui porre la sua dimora perché il cielo e la terra non sono adatti a Lui, la rivelazione è, che il luogo che Dio cerca per abitare per porre la sua dimora e un luogo che sia consustanziale, cioè della sua stessa sostanza, spirito, ecco perché abbiamo visto l'anno scorso in queste tre dimensioni della persona umana, che lo spirito è tra virgolette il luogo della residenza di Dio.

Se voi prendete il capitolo 8 della lettera ai Romani, ( Rm 8 ) troverete molte volte l'espressione Spirito.

E in quel capitolo è molto difficile riuscire a definire se si sta parlando dello Spirito Santo o se si sta parlando dello Spirito dell'uomo tanto è vero che i traduttori talvolta scrivono s maiuscola altre volte s minuscola, perché è estremamente difficile capire con esattezza, con precisione di che cosa si stia parlando è evidente Dio vuole farci capire che lo spirito dell'uomo e lo Spirito di Dio sono uniti tra di loro, ma non confusi, non c'è una confusione c'è una estrema unità; infatti l'io personale dove noi prendiamo le decisioni è libero si chiama "il libero arbitrio" e con il mio io, posso stare nel mio spirito oppure posso andare anche nella mia psiche, dove c'è l'intelligenza, la volontà, la fantasia, la creatività ecc… e questa è l'esperienza delle persone che hanno un approccio psicologico alla religione e alla fede.

Un approccio razionalista oppure un approccio emozionale oppure posso anche con il mio io trovarmi nella sezione del corpo giusto, quindi tutto il resto della mia vita viene interpretato attraverso le facoltà del corpo, e le facoltà del corpo sono le sensazioni, che sono di due tipi piacevoli e spiacevoli; questo vuol dire che una persona, che interpreta tutta la sua vita attraverso le prerogative del corpo sarà una persona che cerca sempre il piacere e che fugge sempre la sofferenza, anche a livello spirituale.

Si chiamano le persone sensuali, perché sono dominate dai sensi, ciò che vedi, ciò che senti, ciò che tocchi, ciò che gusti; mi sono spiegato.

Voi capite che se l'io di una persona vaga all'interno della persona, perché noi siamo liberi, può il nostro io andare dove vuole? certo allora se il nostro io vaga liberamente noi possiamo avere una vita molto frammentata, che non ha una dirittura, che non ha un ordine, che non ha un senso, che non sai da dove viene e non sai dove va.

Può anche essere una vita dominata dalla psiche, ma tutto questo non costruisce l'intera persona umana, il progetto di Dio prevede, che il nostro io personale stia in comunione con Dio, che non vuol dire dominato da Dio, cosa vuol dire comunione, insieme a lui, ricerca, il nostro io è in comunione con Dio, quando ( forte ) si è d'accordo con Lui; più semplice di così non lo so dire, quindi comunione in questo caso, vuol dire che a me piace sentire quello che dice Dio, mi piace sapere come la pensa, mi piace sapere qual è il binario giusto per interpretare la realtà che io sto vivendo, mi piace ricevere il suo punto di vista la sua luce.

Tutto quello che lui mi sta comunicando non è qualcosa che mi sta opprimendo è qualche cosa che io desidero sapere, perché più lo vengo a sapere e più io dico, è vero anch'io la penso così, e tutto questo non può accadere se il tuo io personale invece di starsene in braccio a Dio che abita nel tuo spirito, se ne sta nella psiche, anima o psiche sono la stessa cosa, riuscite a capirmi, tanto meno io riuscirò a cogliere i suggerimenti di Dio a vedere le cose come le vede Dio se il mio io se ne sta nella sensualità, e vero o no?

Dio ha progettato l'uomo in una maniera perfetta in un modo in cui l'io e Dio fossero in comunione tra di loro, ora la comunione tra due persone libere prevede stima e accoglienza l'una dell'altro, ci siamo fino qui.

Ma cosa è accaduto nel giardino dell'Eden, che il nemico di Dio è venuto ad insinuare divisione tra l'io e Dio, ha tolto la stima; non poteva togliere la stima da Dio nei nostri confronti perché ci ha fatti Lui, la scrittura dice che se Dio non avesse voluto una cosa non avrebbe neanche creata, Dio ama tutte le sue creature, perché se una creatura non l'avesse amata neanche avrebbe fatta esistere.

Quindi tutte le creature che esistono sono amate da Dio, sconvolgente vero, il diavolo esiste?

Perché? Perché è amato da Dio. Il diavolo smetterà di esistere? No perché? Perché? Perché Dio può smettere di amare?

Dio è amore, un'altra cosa è dire che Dio approvi quello che fa il diavolo, Dio l'approva?

No, la madre del drogato, ama suo figlio drogato, approva ciò che quello fa, no, soffre per lui, continua ad avvolgerlo di amore, e questo amore talvolta e così forte che lo caccia lontano perché non faccia del male o perché ritorni in se; siete un po' perplessi, ah … l'amore per essere autentico prevede anche la severità, perché è talmente prezioso che deve essere compreso, che non può essere svenduto, va bene!

Quindi il diavolo esiste ed esisterà per sempre perché Dio può smettere di amare?

Non può smettere di amare, quindi continuerà ad esistere, certo Dio non approva e non permette al nemico di Dio di fare tutto quello che vuole.

Ora nel giardino dell'Eden il diavolo non poteva insinuare il dubbio da parte di Dio, perché Dio ama l'uomo e non cambia idea, e Dio non può far altro che amare, ci siamo, allora che cosa ha fatto bene, se non posso far cambiare idea a Dio, il quale aveva detto creerò l'uomo e poi mi incarnerò, perché lo voglio far essere mio figlio; e Lucifero, quando ancora non si era ribellato a Dio era rimasto sconvolto di questo progetto di Dio; come: "Tu ti vuoi incarnare negli esseri umani così deboli, così fragili, e noi chi siamo, degli esseri meravigliosi, intelligentissimi, dotati di forze e di qualità incredibilmente grandi e tu decidi di incarnarti in questi esseri deboli e fragili che per di più sono costituiti anche di materia".

Chi lo sa? Sarà stata questa la prova che Dio ha lasciato agli angeli perché decidessero se fidarsi di Dio o se non fidarsi di Dio?

Perché gli angeli potessero esprimere una loro scelta libera nei confronti di Dio, infondo gli angeli da quando hanno incominciato a esistere sono sempre vissuti nel paradiso, giusto?

E allora non potevano esercitare la libertà, se non ci fosse stata qualche cosa che gli permettere di decidere, la scrittura non ci dice niente a proposito di questo, noi possiamo fantasticare, possiamo dire ma … sarà stato questo progetto di Dio, in base a questo due terzi hanno detto: "Questo progetto è veramente incredibile, tuttavia "Michaia" chi è come Dio, Michele."

E due terzi hanno dichiarato:"Tuttavia chi è come Dio, le sue vie sono talmente superiori alla più sopraffina intelligenza dell'angelo più intelligente, che noi non possiamo far altro che inchinarci e accettare il suo progetto, perché anche se non lo capiamo sarà straordinariamente grandioso".

Un terzo invece di questi altri esseri spirituali, hanno preferito non fidarsi e con questa divisione, con questo dubbio che era entrato dentro di loro si è creato l'inferno, che non ha creato Dio, se lo sono fatti loro.

Durante l'estate talvolta si vedono o si vanno a visitare quelle cittadelle medioevali, ne avete viste qualcuna, belle con tutte quelle torri, con le mura di cinta, vi ricordate, ecco l'inferno con tutta la sua tracotanza e la sua arroganza non è che come una di queste città medioevali, turrite, cintate difese però assediate e circondate dall'infinito e sconfinato amore di Dio.

L'inferno è arrogante, e tutto ciò che lo rende aggressivo e arrogante è il sapere di aver perduto per sempre questo amore tenerissimo e sconvolgente di Dio che continua a circondarli, e che essi non vogliono.

Isaia entra nel Santo dei Santi, si manifestano i Cherubini, e lui sento che cosa dicono gli angeli: "Cadosh, cadosh, Santus Dominus Deus Sabaot Osanna " e Isaia capisce, che questo è il grido di stupore, che tutti gli angeli da quando sono stati creati non fanno altro che ripetere per tutto ciò che vengono a constatare dello splendore della maestà della grandezza della bellezza di Dio.

Non è come per noi, che quando riprendiamo questo inno angelico durante la messa, siamo abituati facciamo quel canto, facciamo quell'altro canto, no, la visione di Isaia che lo sconvolge, e la visione di come gli angeli siano stupefatti, in ogni istante della loro esistenza, per lo splendore di Dio che constatano, e Isaia ne rimane stupefatto e sconvolto; ahi me! sono uomo dalle labbra impure, l'angelo viene e lo purifica, perché lui ha capito che gli angeli sono esterrefatti dallo splendore e dalla maestà di Dio.

Forse questo dovrebbe farci capire che abbiamo bisogno di sostare di fronte alla presenza di Dio, per lasciarci riempire di Se e cominciare a camminare in questo tipo di stupore forse ci siamo abituati a troppe cose, anche alla sciatteria, forse ci hanno fatto credere che la liturgia più è povera, più è semplice, e più è vicina al senso di Dio.

Forse ci hanno fatto credere che è giusto vivere in case eleganti, ed è giusto avere delle chiese sciatte, forse si sta creando una divisione molto strana nel nostro cervello, che all'uomo sia dovuto tutto e a Dio invece deve essere data l'essenzialità.

Beh! credo che ci sia molto da camminare, alla luce della parola di Dio.

Bene in questo cammino allora la persona umana si trova in questa situazione, e la parola del Signore che abbiamo ricevuto oggi è proprio questa "Io voglio abitare lì, questa è la mia dimora, il cielo e la terra sono lo sgabello dei miei piedi, ma la mia dimora sei tu, io farò splendere questa dimora", vi ricordate qui, nel libro del profeta Aggeo: "La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, in questo luogo porrò la pace, allora se la casa di Dio sei tu, è evidente che il Signore ti dice quello che vuole fare: "La gloria futura di questa casa, sarà più grande di quella di una volta".

Lui vuole stabilire la Gloria, la mia gloria, la tua gloria, la tua, la tua, quella di ciascuno, cos'è la Gloria? Cos'è la Gloria?

Concetto difficile eh!…. È un concetto che esigerebbe molto tempo, cerco di riassumere, la Gloria è lo splendore, la verità, la solidità,l'autenticità del mistero di Dio che si stabilisce.

Quando tu dici Gloria, e come se tu dicessi: "Il tuo regno venga" io voglio che la tua volontà sia fatta sulla terra, quando tu dici:"Gloria", tu vedi già lo splendore di Dio, lo splendore del regno di Dio, la realizzazione della volontà di Dio, Dio dice: "Io voglio che la Gloria di questa casa sia ristabilita e sia più di prima", quindi la Gloria della persona umana è quando Dio abita in questa persona umana, non come un intruso, ma come l'ospite di onore,come colui che viene desiderato, chiamato, accolto, come colui che porta la pienezza della persona umana a suo pieno compimento.

Maria, va a visitare la sua parente Elisabetta, la saluta e poi non Vangelo di Luca c'è riportato il suo inno, "Magnificat anima mea Dominum" attenzione "et esultavit" in italiano non è tradotto bene, "L'anima mia magnifica il Signore, e il mio Spirito esulta" no, nel testo latino si dice il mio Spirito esultò.

Allora poiché il mio Spirito esultò, lo Spirito quello centrale, adesso la mia anima Magnifica, poiché il mio Spirito ha accolto il Signore, ho fatto questo incontro meraviglioso come da sempre, oppure come in un momento particolare della vita, poiché il mio Spirito ha incontrato il Signore lo ha accolto, da quel momento la mia anima Magnifica.

Che non vuol dire che la mia anima è magnifica, è bella, è simpatica, è curata, è truccata, no!

Magnificare vuol dire rendere grande, la mia anima magnifica il Signore la mia anima permette al Signore di dilatarsi,di ingrandirsi dentro di me, perché il Signore è il Signore degli Eserciti è anche il Signore Dio dell'Universo, però per essere il Signore della persona umana Lui sta alla porta e bussa, se gli apriremo Lui entrerà, Lui e il Padre verranno e ceneremo insieme, dove la parola insieme vuol dire Spirito Santo, perché è colui che crea la comunione e l'unità, ma lui aspetta che si apra questa porta.

Maria nel suo Spirito aprì, e da quel momento la sua anima magnifica.

Oh! Interessante, questo vuol dire che l'anima della persona umana deve fare qualche cosa.

Lo Spirito è questa porta che si apre, e viene Dio, da quel momento deve succedere qualche cosa; e se non succede qualche cosa allora la vita cristiana, la vita da figlio di Dio rimane sterile ed ecco quello che deve succedere.

Deve succedere che anima è corpo devono imparare a essere in comunione con lo Spirito, perché lo Spirito ha desideri contrari alla carne, vi ricordate che l'anno scorso ne abbiamo parlato abbastanza lungamente.

Abbiamo visto, che c'è contrapposizione tra carne e spirito, e quando parlo di carne e di spirito non sto parlando in senso filosofico, come ci hanno insegnato i filosofi del XVIII e del XIX secolo, quando ci parlavano di cosa è fatto l'uomo, l'uomo è fatto di materia e di spirito, ma parlano semplicemente della fenomenologia, non dell'essenza, parlo troppo difficile, spero di no, se dico cose difficili mi fermate, perché non serve a niente che io parli all'aria giusto!

Allora i filosofi di quell'epoca consideravano l'uomo nella sua fenomenologia cioè come ci appare, l'uomo dicono beh!

Evidentemente se pensa vuol dire che è composto di una realtà pensante, una realtà spirituale, però l'uomo è anche materiale, quindi possiamo dire che l'uomo è costituito di materia e di spirito.

Fin qui non c'è niente di strano fenomenologicamente noi possiamo dire la stessa cosa, però non ci è sufficiente perché dire che ne so che questa lavagna qui e fatta di plastica e di ferro, non ci dice niente, potrebbe essere rotonda e noi non lo abbiamo detto, potrebbe essere sferica e noi non lo abbiamo detto, potrebbe essere di qualsiasi altra cosa, non ci basta sapere che c'è ferro e plastica in questa lavagna.

Così non ci interessa tanto sapere che l'essere umano ci ha lo spirito e ci ha la materia, però questa suddivisione è molto importante perché ci fa capire in quale modo la persona umana è condizionata San Paolo parla di questo ve ne ricorderete dall'anno scorso quando parla della contrapposizione tra carne e spirito.

Perché dire carne e dire mentalità materialista, mondana equivale a dire carne è la stessa cosa.

Questo vuol dire che quando della scrittura noi troviamo carne o mondo, non intendiamo criminalizzare il corpo, è vero!

Il corpo non l'ha creato Dio, e il verbo non si è forse fatto carne?

E tutto ciò che il verbo di Dio ha assunto su di Se, non è forse stato santificato?

Quindi non è del cristiano la criminalizzazione del corpo, non è neanche del cristiano la criminalizzazione della mente, perché fa parte del corpo e con la mente che noi dominiamo le nostre azioni. Giusto.

Il problema è quando noi ci fermiamo a considerare solo questi due aspetti e pensiamo come la margherita hac pensa, la quale fa parte di una associazione di ateisti, agnostici e tutto quanto che noi siamo fatti solo di mente e di corpo.

Ma che cosa c'è prima della mente, che cos'è che da senso a quello che noi chiamiamo pensiero, che cos'è che da unità a quello che noi diciamo azione, e perché ogni azione presuppone che ci sia un progetto e un fine da raggiungere, la mente in se stessa non può giustificare queste facoltà, perché le facoltà della mente sono intelletto, razionalità, memoria, creatività, ma tutte queste cose non vengono forse dalla constatazione di quello che è intorno a noi.

Io posso ragionare su un pezzo di legno e dico, ne faccio un tavolo, Michelangelo poteva ragionare su quel pezzo di marmo e ha detto ne faccio la Pietà, oppure ne faccio il David, ma tutto questo ( ormai sono esperto )

Dunque nella persona umana, ci sono queste finalità, però tutto ciò che fa parte della psiche, non è niente altro che lo sviluppo delle esperienze che l'individuo ha con la realtà intorno a se.

Parlo difficile cerco di spiegarmi. Il bambino piccolo ha bisogno di molte volte di fare esperienza di qualche cosa prima di capire, che quello di cui sta trattando si chiama pappa.

È vero o no? Passano dei mesi prima che tu dicendo pappa tu veda il bambino che diventa attento è vero o no?

Però tu prima non hai aspettato che lui avesse otto mesi per dirgli la prima volta la parola pappa è vero o no?

Gli e lo hai detto anche quando era neonato e non sapevi se riusciva a capire che quella era la tua voce.

In questo modo la psiche, facendo riferimento con una impressione uditiva, e una impressione tattile che è quella della fame, allora mettendo insieme queste esperienze, si crea il concetto a livello psicologico.

Però tutto questo vedete, la psiche deve crescere e chi ha detto, che la psiche smette di crescere quando ha conosciuto tutto ciò che riguarda la natura? Evidentemente per la parola di Dio non è affatto così.

Se vediamo l'esperienza di Maria lei dice che la sua anima, cioè la sua psiche Magnifica il Signore, cioè lei sta dichiarando che permettendo al Signore di essere continuamente in comunione con lei e lei essere continuamente in comunione con lui, vi dico la parola difficile poi la ripetete: "checaritomene" ditela ( checaritomene ) che è una parola greca che vuol dire "Tu che sei stata colmata della Grazia di Dio e rimani sempre colma" noi diciamo: "Ave Maria piena di Grazia" invece questa parola greca vuol dire "Tu sei stata riempita della Grazia di Dio" però non sei come un bicchiere, che sei stato riempito e basta, tu collabori con questa grazia e il risultato è che tu ne rimani sempre piena; non ne perdi neanche un po'.

Allora questo essere piena della Grazia di Dio, nel suo spirito fa si che la sua mente sia continuamente trasformata come direbbe San Paolo di Gloria in Gloria, cioè i pensieri di Maria sono continuamente riempiti della Grazia del Signore, ( tutto mi fa capire che devo smettere, ma non posso lasciare a metà il discorso ) ci fa capire che tutti i pensieri di Maria sono continuamente animati da questa presenza del Signore, che li porta alla pienezza le facoltà mentali della Madonna magnificano il Signore, cioè permettono al Signore di dominare, di guidare tutta la sua realtà mentale; naturalmente se la tua mente e tutta ripiena di Dio, come saranno le tue azioni, ripiene di Dio in questo tu vedi che si realizza la comunione tra spirito, anima e corpo, e le tue azioni sono le azioni di Cristo che si svolgono in te e per te.

Allora quello che vogliamo approfondire in questa settimana in questi pochi giorni, e come fare perché le resistenze che ci sono nella nostra anima e nel nostro corpo, siano soggiogate, perché in fondo tutti noi abbiamo fatto questa esperienza insieme a San Paolo, e cioè:"Voglio le cose sante e faccio le cose sbagliate" cattive il peccato, questo vuol dire che ci sono due leggi diceva San Paolo - "La legge della carne e la legge dello spirito" - la legge dello Spirito vuole le cose di Dio, la legge della carne vuole le cose del mondo.

Ora la legge dello Spirito abita nel nostro spirito, ma evidentemente la legge dello spirito non è ancora riuscita a uscire fuori dallo spirito, perché tra lo spirito e l'anima c'è un grande guscio che deve essere spezzato, perché fin che questo guscio non viene spezzato allora lo splendore della Gloria di Dio, non può magnificarsi, non può ingrandirsi non può dilatarsi, cioè noi lo desideriamo ma è solo un desiderio psicologico, non è qualche cosa che noi realizziamo.

Allora noi cercheremo in questa settimana di capire in che modo spezzare questo guscio che impedisce allo splendore, alla maestà, alla Gloria di espandersi nella nostra mente; perché noi vogliamo avere i pensieri di Dio, il modo in cui Dio ragiona, il modo in cui Dio interpreta la realtà, il modo in cui Dio progetta il futuro nostro, non vogliamo che sia il progetto di Dio che noi subiamo.

Vogliamo che il progetto di Dio diventi il nostro disegno, e poi quando tutte le facoltà psichiche sono state trasfigurate da questa potenza dello Spirito Santo, questo vuol dire la creatività, la fantasia ecc… allora è evidente che poi, il corpo che segue i dettami dell'anima o psiche realizzerà questi progetti che sono i progetti Dio, ci siamo.

E poi ci saranno le varie produzioni esterne all'essere umano per cui con la fantasia, se tu sei un musicista tu comporrai delle musiche ripiene dello Spirito di Dio, chiunque le ascolterà farà esperienza della presenza di Dio, se tu sei uno scultore cercherai di tradurre in una maniera comprensibile a tutti un mistero che riguarda la vicenda di Dio con gli uomini, e così via dicendo; se tu sei un scienziato tu cercherai di chiedere al Signore come funziona il mondo, per risolvere il problema della fame, il problema dell'energia ecc…

Voglio concludere con questo aneddoto che era accaduto negli Stati Uniti dopo la guerra di secessione; quando negli Stati Uniti del Sud essendo crollata la schiavitù non c'era più nessuno che coltivava i campi di cotone, riuscite a seguirmi, quindi si moriva di fame, e uno scienziato credente si ritirò nel suo laboratorio, che lui chiamava il piccolo laboratorio di Dio, dove lui con esperimenti di chimica e fisica di quei tempi diciannovesimo secolo, cercava di indagare la realtà.

Però nessuno sapeva che quando lui si chiudeva in quel laboratorio, prima di fare tutti i suoi studi si metteva in profonda preghiera.

Un giorno gli venne in mano un'arachide e disse: "Signore, rivelami tutto ciò che c'è da sapere sull'arachide", e nel suo cuore si sentì rispondere: "Il tuo cervello" è troppo piccolo per contenere tutto quello che c'è nell'arachide".

Tuttavia in quel poco tempo di preghiera ricevette dal Signore tante illuminazioni spirituali in base alle quali cominciò a fare degli esperimenti.

E si dice che in base agli esperimenti lui scoprì una serie grandissima di applicazioni che poteva avere l'uso dell'arachide.

In questo modo, in poco tempo risollevò l'economia di quei luoghi e salvò molte famiglie da morte certa.

Quindi, se il tuo spirito è ripieno di Dio e la tua mente è guidata dalla luce di Dio, si realizza o non si realizza il regno di Dio?

E che cos'è il regno di Dio se non Dio che viene a regnare dentro di te per lo splendore di tutto l'universo?

Sia lodato Gesù Cristo! ( Sempre sia Lodato ).