La vita cristiana è una vita di relazione

25-11-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1. La metànoia
2. Cosa vuol dire relazione?
3. Le principali relazioni che un essere umano ha sono quattro
4. La relazione non è innata nell'uomo, ma deve essere sviluppata
5. Dio ha comunicato la vita, l'esistenza e la possibilità di far parte della sua esperienza
6. L'uomo è un essere relazionale
7. Impariamo a capire la differenza tra possessione e comunione

1) La metànoia

Dobbiamo cercare di affrontare questo discorso che ci introduce sulla vita cristiana autentica, quella che abbiamo visto in passato nella Scrittura, espressa come vita nuova o metànoia, che significa un cambiamento totale di pensare, di agire, ecc.

Ora qualcuno potrebbe pensare: basta che mi impegni, basta che mi sforzi e posso dare un senso diverso alla mia vita.

È giusto solo in parte, perché la metànoia è ciò che si verifica nella vita di una persona quando questa persona si apre ad accogliere Dio e la sua azione.

Poiché la vita cristiana, meglio la vita di ogni persona è una vita di relazione, perché nel concetto di persona è contenuto il concetto di relazione.

2) Cosa vuol dire relazione?

Cosa vuol dire relazione? Relazionarsi con gli altri, comunicare, ascoltare.

Siamo sempre pronti a dire le nostre ragioni, le nostre scuse, il nostro modo di vedere le cose, secondo me, io penso che, ma, però, basta!

Perché relazionarsi vuol dire lasciarsi anche riempire dalle altre cose.

Tu vai a fare una gita in montagna e ti metti in relazione con la natura intorno a te, che cosa vuol dire che ti metti a parlare con la natura, no, lascia che la natura entri dentro di te.

Allora quando sei capace di fare una cosa del genere con la natura, perché con il prossimo no?

Persona, uguale essere di relazione, quindi una persona che non è in relazione non è persona.

3) Le principali relazioni che un essere umano ha sono quattro

Vi dirò quali sono le principali relazioni che un essere umano ha e sono almeno quattro.

Con se stesso, con gli altri, con il mondo, con Dio.

Relazione vuol dire comunicare, cioè dare ma ricevere; dire ma ascoltare.

Allora facciamo un esempio. 

Un down è una persona? Si, perché ascolta, comunica, è in relazione con se stesso, ed è in relazione con gli altri, è molto affettuoso, in relazione con il mondo e con Dio nella misura in cui sono educati.

Un ovulo fecondato è un essere di relazione, è persona? Si, perché è in relazione con Dio, è in relazione con il mondo, è in relazione con gli altri, la mamma, ed è in relazione con se stesso, almeno in potenza, perché piano piano diventa in atto.

Dal primo istante in poi c'è un processo senza interruzione che lo porta ad avere coscienza di sé.

Non c'è un momento in cui si dice, ecco di colpo adesso ha coscienza, no! una coscienza di sé che si costruisce con il tempo.

Un malato di Alzheimer, una persona in coma è persona? Si, perché comunque ha delle relazioni.

La persona per il semplice fatto che fa parte del genere umano è un essere di relazione.

4) La relazione non è innata nell'uomo, ma deve essere sviluppata

Questa relazione è innata? No, è costitutiva, però deve essere sviluppata.

Costitutivamente noi siamo fatti per camminare? Si, ma non nasciamo sapendo camminare.

Costitutivamente siamo persone di relazione? Si, tant'è vero che la più grande parte del nostro cervello viene usata per comunicare, per parlare e la comunicazione non è una forma di relazione?

Qual è l'azione umana per la quale si usano più muscoli? Il sorriso, perché è una forma di comunicazione non verbale che coinvolge tutto il tuo essere e l'apertura verso l'altro.

Gli animali manifestano il loro affetto in un modo non verbale; entrano in relazione con l'uomo?

Certo, simbiotico, di dipendenza, anche di opposizione.

Un leone che ti dà la zampata è in relazione con te? una relazione non molto simpatica, però c'è.

La persona è un essere di relazione, creato così da Dio, perché Dio è l'essere comunicativo per eccellenza.

È talmente comunicativo che ha voluto dare all'uomo la possibilità di partecipare alla stessa natura di Dio.

Non so se ci rendiamo conto di che cosa possa essere.

Prologo di Giovanni: "a quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, ne da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

5) Dio ha comunicato la vita, l'esistenza e la possibilità di far parte della sua esperienza

Quindi è una volontà di Dio: ha comunicato la vita, l'esistenza e la possibilità di far parte della sua esperienza.

Poi Dio si è limitato a questo? è il motore immobile di Aristotele? No.

il nostro Dio è Dio di provvidenza, Colui che si occupa di ciascuno di noi.

Provvidenza cosa vuol dire? Dividiamo la parola e capiamo di più: pro vedere cioè vedere al posto di, a favore di; Dio è provvidenza, cioè che vede le necessità, i bisogni, le gioie e le dona.

Procurare ha lo stesso significato? No, procurare e riferito molto alle cose materiali, invece Dio è provvidenza, perché non pensa solo alle cose materiali, Lui pensa anche ad altro.

6) L'uomo è un essere relazionale

L'uomo essendo impastato di Dio è un essere relazionale come Dio è relazionale, tant'è vero che l'uomo è in tre dimensioni, spirito, anima e corpo, ( dovete imparare 1 Ts 5,23 a memoria, vi faccio la verifica ) oltretutto la Scrittura ci dà questo ordine, non capisco perché noi dobbiamo cambiarlo.

Da questa tridimensionalità della persona umana dipende la sua capacità di essere in relazione.

Questa relazione vissuta secondo quello che è il pensiero di Dio, ti dà la possibilità che lo Spirito di Dio possa agire dentro di te e possa renderti operativo e concretamente operativo.

Vuol dire che lo Spirito di Dio che agisce dentro di te produce delle opere attraverso di te, mai senza di te, sempre con te.

Vuol dire che Lui lo fa e tu non lo fai come se tu fossi posseduto dallo Spirito di Dio?

Non si tratta di possessione, ma si tratta di comunione, quindi sei tu che lo fai in comunione con lo Spirito di Dio, mentre le persone che sono possedute dal diavolo, sono loro che lo fanno? No.

È il corpo che dice le bestemmie, ma loro non le vogliono dire.

Tizio è indemoniato e dice 10 bestemmie al minuto, è lui che le sta dicendo? No, è il diavolo.

7) Impariamo a capire la differenza tra possessione e comunione

Attenzione bene, impariamo a capire la differenza tra possessione e comunione.

Comunione è lo Spirito di Dio che ti suggerisce e tu in questa relazione dai il senso a tutto quello che lo Spirito di Dio ti dice e poi da questa comunione ne scaturisce il progetto, poi con il tuo corpo lo realizzi.

Il vostro corpo si conservi irreprensibile, cioè non possa essere preso da nient'altro, solo da Dio.

Buona domenica.