La persona è un essere relazionale

25-11-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1. Cammino di riflessione in quella che è la trasformazione in Cristo
2. Se il cristiano non è equilibrato la sua vita non risulta testimonianza
3. Nello spirito dell'uomo ci sono queste tre realtà: la comunione, l'intuizione e la coscienza
4. La comunione, l'intuizione e la coscienza agiscono sempre insieme
5. Nella comunione dio parla al tuo "io" e produce fede, speranza e carità
6. Perché nella coscienza prevale la fede?
7. La relazione è con Dio o con se stessi?
8. L'intelletto, le emozioni, la volontà: i tre ambiti di azione della psiche
9. Far diventare la persona umana una persona spirituale
10. La carità agisce in comunione di fede e speranza per elevare i sentimenti e farli diventare spirituali
11. La mentalità umana rigenerata, spiritualizzata che agisce nel mondo senza essere del mondo
12. Quando lo Spirito di Dio agisce rende le emozioni non più dominate dalle passioni
13. L'importante è lasciarsi guidare dallo Spirito Santo

1) Cammino di riflessione in quella che è la trasformazione in Cristo

Dobbiamo procedere in questo cammino di riflessione in quella che è la trasformazione in Cristo e abbiamo visto che ci sono almeno questi quattro punti in cui siamo chiamati a far si che lo Spirito di Dio possa agire liberamente nella nostra vita per essere trasformati in Cristo.

Allora le virtù teologali, che sarebbero fede, speranza e carità; la preghiera; l'Eucaristia; la diaconia.

In altre occasioni questo quadruplice movimento viene rappresentato come i quattro raggi di una ruota e l'esempio si riferisce a questa intuizione: una ruota può girare in modo perfetto se è unita al centro e il cerchio della ruota in ogni suo punto è equidistante dal centro.

Una ruota di bicicletta che ha un raggio più lungo, uno più corto ecc. la ruota gira lo stesso, ma gira scentrata; questo vuol dire che chi c'è sopra non riesce a camminare e cade.

Anche nelle auto, se le ruote non sono centrate, se non sono equilibrate, non mantengono la stabilità del veicolo, per cui quando vai dal gommista e ti mette la gomma nuova, poi verifica se è equilibrata e se è "scentrata" mette sul cerchione dei piccoli pezzi di piombo che vanno a equilibrare in modo che la ruota giri centrata.

Così è nella vita del cristiano.

2) Se il cristiano non è equilibrato la sua vita non risulta testimonianza

Se il cristiano non è equilibrato, cioè non è collegato al centro, con questa quadruplice potenza, la vita del cristiano non risulta testimonianza, non è trasformazione in Cristo, la vita cristiana non cammina, non viaggia.

Allora il centro è Gesù Cristo, il cerchio della ruota rappresenta la nostra vita, la nostra vita rimane efficace, equilibrata, funzionante, piena, ecc. se è collegata con il centro.

Come si chiamano i raggi che collegano la nostra vita con il centro che è Gesù Cristo?

Si chiamano virtù, preghiera, Eucaristia, diaconia.

Le virtù teologali, fede speranza e carità si inseriscono nella vita del cristiano e scaturiscono dalla potenza dello Spirito di Dio che viene a vivere dentro la persona umana.

3) Nello spirito dell'uomo ci sono queste tre realtà: la comunione, l'intuizione e la coscienza

Nello spirito dell'uomo ci sono queste tre realtà, la comunione, l'intuizione e la coscienza; naturalmente tutto scaturisce dall'accoglienza dello Spirito di Dio nello Spirito dell'uomo che costruisce la comunione.

Questa è l'immagine perfetta, equilibrata, come dovrebbe essere la persona umana e l'ambito della comunione qui l'abbiamo diviso, però in realtà questi tre ambiti, comunione, coscienza, intuizione non sono divisi, sono interconnessi tra di loro, cioè la comunione pervade la coscienza, la comunione pervade l'intuizione, però anche l'intuizione pervade la comunione e la coscienza, la coscienza pervade l'intuizione e la comunione; li abbiamo divisi semplicemente per intuire delle funzioni.

4) La comunione, l'intuizione e la coscienza agiscono sempre insieme

Però queste tre funzioni non sono confuse tra di loro, ma possiamo dire che sono più che interconnesse, collaborative, più che intercambiabili, ma sono tutte presenti, agiscono sempre insieme.

Nell'ambito della comunione c'è la coscienza e c'è l'intuizione, nell'ambito della coscienza c'è prima la comunione e poi l'intuizione, nell'ambito dell'intuizione c'è prima la comunione e poi la coscienza.

Questo vuol dire che al centro di tutto c'è la comunione che si traduce con un modo molto semplice che voi conoscete già: Dio e io.

Nell'esercizio di questa comunione Dio che comunica col tuo io nell'ambito della comunione, scaturisce la virtù teologale, che vuol dire che ti porta a Dio, perché proviene da Dio, che è quello della carità, cioè l'amore purissimo di Dio, un amore che riscalda, un amore che illumina, un amore che è grazia ( caris in greco vuol dire grazia ).

5) Nella comunione Dio parla al tuo "Io" e produce fede, speranza e carità

Naturalmente noi abbiamo suddiviso i tre ambiti, però possiamo dire che nella comunione Dio che parla all'io ti produce solo la carità?

No, ti produce anche la fede e la speranza, però preponderante la funzione della comunione ti produce la carità.

E così di conseguenza, Dio che comunica col tuo io nella coscienza produce la virtù teologale della fede.

Allora vuol dire che la carità e la speranza non sono presenti?

Certo che sono presenti, però preponderante nella funzione della coscienza è la fede, che noi abbiamo bisogno di distinguere per capire, meglio per intuire, ma la realtà è molto più profonda di quello che noi riusciamo a intuire; così pure quando Dio parla all'io, l'ambito dell'intuizione, abbiamo la virtù della speranza, però vedete questo Dio che parla all'io non è forse comunione?

E la speranza non è forse ciò che Dio ti ha reso cosciente?

Allora se siamo per es. nell'ambito della coscienza, Dio che parla all'io non è forse comunione?

E la coscienza non è forse la realizzazione di ciò che Dio ti ha promesso, cioè speranza?

6) Perché nella coscienza prevale la fede?

Perché nella coscienza prevale la fede?

Perché nella coscienza Dio che comunica all'io ti rivela chi tu sei, ti dice tu sei l'essere umano, sei mio figlio, tu sei un uomo, tu hai questo progetto, che vuol dire già intuizione.

La fede è esattamente quello che Dio voleva costruire in Adamo ed Eva, quando ha posto in mezzo al giardino l'albero della conoscenza del bene e del male.

Qual è stata la tentazione del serpente? Tu sarai come Dio, cioè una confusione sulla coscienza.

È come dire tu non sei un essere umano, tu sei Dio; quindi confondere la tua identità, la tua essenza è frutto di una visione distorta della verità.

Allora Dio che è verità ti comunica la verità e tu ne diventi consapevole, cosciente: questa è la verità, questa non lo è,; l'albero della conoscenza del bene e del male, del vero e del falso.

Quindi nella coscienza la fede non è semplicemente la constatazione del vero o del falso, ma l'accettazione di ciò che Dio dice che tu sia; se Dio dice tu sei così, tu sei così! naturalmente voi capite che questo esige una relazione comunionale con Dio, per questo noi l'abbiamo divise le tre funzioni, però le tre funzioni sono talmente unite tra di loro che intervengono tutte e tre in tutti e tre gli ambiti.

Più semplice di così non è facile dirlo, perché è una realtà talmente complessa, profonda, che l'uomo è davvero un mistero.

7) La relazione è con Dio o con se stessi?

La relazione è con Dio o con se stessi?

La relazione con se stessi non è chiara finché la relazione con Dio non diventa chiara.

Sono i due lati della stessa medaglia.

Tu puoi sapere chi sei se non è Dio che te lo rivela?

E puoi conoscere Dio se non sai chi sei tu?

Il fatto che tu sia un mistero ti rende aperto alla capacità di accogliere il mistero di Dio; solo poiché tu sei un mistero come Dio è un mistero, puoi accogliere il mistero.

È chiaro, la tripartizione che noi a fatica riusciamo a intuire, tuttavia è questa, allora noi avendo queste tre virtù teologali, queste forze, vis roboris , da cui viene virtù, che significa una forza che viene da Dio per "conformare" la persona umana a immagine di Dio.

Come lo farà Dio? Ti comunica se stesso nel tuo spirito con queste tre funzioni e da queste tre funzioni che sono entrate in contatto con Dio, scaturiscono le forze di Dio, le virtù teologali.

Ora queste virtù di fede, speranza e carità che ti vengono da Dio, dovranno poi assumere una struttura mentale umana?

E sì, perché Dio ti comunica in modo spirituale, fede speranza e carità, però tu poi le devi ricevere, le devi tradurre in un linguaggio umano.

8) L'intelletto, le emozioni, la volontà: i tre ambiti di azione della psiche

E allora ecco che queste tre virtù passano, la comunione di Dio passa nella psiche e arrivano nelle tre attività principali della psiche, che sono l'intelletto, le emozioni e la volontà, i tre ambiti di azione della psiche.

E in questi tre ambiti di azione, fede, speranza e carità intervengono nell'intelletto, nelle emozioni e nella volontà, quindi in modo particolare nei sentimenti interviene la carità, ma mica senza la speranza e la fede; nella volontà interviene la fede, mica senza la speranza e la carità; nell'intelletto interviene la speranza, mica senza la carità e la fede!

Quindi queste tre virtù sono tre potenze che non agiscono in modo disgiunto le une dalle altre, agiscono sempre in comunione, mai distaccate; può darsi che in una situazione agisca di più la fede, oppure di più la carità, oppure di più la speranza, nelle attività dell'essere umano, psichico, quindi intelletto, emozioni, volontà.

9) Far diventare la persona umana una persona spirituale

Questo serve a far diventare la persona umana una persona spirituale, che lo Spirito di Dio passa nel tuo Spirito e produce le tre virtù teologali fede, speranza e carità e queste tre virtù agiscono in tutti i livelli della psiche umana: intelletto, emozione, volontà.

Ora quando intelletto, emozione e volontà sono stati spiritualizzati vuol dire che sono stati pervasi dell'azione di Dio, ma non hanno fatto fuori l'azione dell'uomo; sono entrati in comunione con l'agire dell'uomo, ma come apporto che proviene dallo Spirito di Dio e quindi l'intelletto diviene un intelletto spirituale, perché è un intelletto guidato dalla virtù della speranza, però insieme alla fede e alla carità.

I sentimenti diventano sentimenti spirituali pur restando sentimenti umani; l'amicizia, la simpatia, la fratellanza, l'amore ecc. restano sentimenti umani, però guidati dallo Spirito, dalla sua potenza, diventano sentimenti spirituali.

Quindi sentimenti umani che però diventano spirituali perché la carità li trasforma, li eleva, ma come, senza la speranza e la fede? No.

10) La carità agisce in comunione di fede e speranza per elevare i sentimenti e farli diventare spirituali

La carità agisce in comunione di fede e speranza per elevare i sentimenti e farli diventare spirituali, tanto per intenderci: "i medesimi sentimenti che furono di Cristo Gesù", direbbe la Scrittura.

La volontà, resta sempre la volontà umana, però guidata dallo Spirito Santo che si manifesta come fede diventa volontà umana spirituale.

Quindi è sempre il tuo volere umano, ma la fede lo ha reso spirituale, ora la fede per rendere spirituale la tua volontà, ha agito senza la speranza e la carità? No.

Quando tutto questo avviene la persona è a un buon punto di cammino di trasformazione in Cristo, perché non solo lo spirito è in completa comunione con Dio, però rimane se stesso; questa comunione con Dio mediante le tre virtù si è estesa anche alla mente dell'uomo e ha trasformato tutta la sua mente pensando alle cose di lassù e non a quelle di quaggiù, direbbe san Paolo, la famosa metànoia, il cambiamento di mentalità che continua a essere una mentalità umana, però salvata, elevata, diremmo spirituale.

11) La mentalità umana rigenerata, spiritualizzata che agisce nel mondo senza essere del mondo

La diatriba tra carnale e spirituale che c'è nelle lettere di san Paolo, significa esattamente questo, che tu continui ad avere la tua mentalità umana, ma rigenerata, santificata, in una parola spiritualizzata, cioè che fa riferimento alla guida dello Spirito Santo.

La tua mente agisce nel mondo senza essere dominata dal mondo, invece agisce nel mondo essendo dominata dallo Spirito di Dio.

Ora quando il tuo spirito personale e la tua mente sono diventati spirituale, cioè guidati dallo Spirito di Dio, accade che anche le tue azioni diventano azioni spirituali, perché spirito, mente e corpo si sono unificati in questa opera dello Spirito e sono diventati spirituali.

I sentimenti che fanno parte della vita delle persone sono tanti, alcuni di carattere positivo altre di carattere negativo: amore, benevolenza, pazienza, sopportazione, ecc. ecc., ma ci sono anche sentimenti negativi: odio, repulsione, vendetta, violenza.

12) Quando lo Spirito di Dio agisce rende le emozioni no più dominate dalle passioni

Ora quando lo Spirito di Dio agisce nel tuo ambito delle emozioni, Lui le cambia, le rende spirituali, cioè rende le emozioni non più dominate dalle passioni, che direbbe san Paolo sono ingannatrici, ma guidate dallo Spirito di Dio.

Allora lo Spirito di Dio è amore, gioia, pazienza, pace, benevolenza, bontà, mitezza, dominio di sé, ecc. questo è il frutto dello Spirito di Dio, molto bene, le tue emozioni saranno guidate dall'azione dello Spirito Santo, quindi tutte le emozioni negative, non è che tu non le abbia più, spariscono, le hai ancora, ma sono dominate, non gli dai la possibilità di emergere, perché c'è lo Spirito di Dio che guida insieme con te attraverso la virtù della carità, fede e speranza anche, allora tu decidi quali emozioni far crescere e quali tenere a bada.

Non è che tu non abbia più le emozioni o i sentimenti, ma le emozioni, i sentimenti guidati dallo Spirito di Dio insieme con te nella virtù della carità, producono che tu diventi una persona che ha sentimenti positivi, come Gesù.

Certo che è un discorso molto complesso, però questa è la verità, questo è ciò che ci accade.

13) L'importante è lasciarsi guidare dalo Spirito Santo

Importante è capire, ma è più importante lasciarsi guidare dallo Spirito Santo.

Noi siamo a scuola cerchiamo di capire, ma capire con quale scopo?

Di essere più docili all'azione dello Spirito Santo, noi sappiamo che cosa vuole lo Spirito Santo poi se non capiamo bene come si muove, non è così fondamentale, è importante però che noi sappiamo che cosa vuole lo Spirito Santo, perché perlomeno cominciamo a desiderarlo anche noi: io desidero che questo si verifichi. Sia lodato Gesù Cristo.