Mistero dell'incarnazione

16-12-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1) Il mistero dell'Incarnazione è talmente vasto che possiamo trovarci dentro una serie di motivazioni spirituali
2) Dio si sia fatto uomo per realizzare completamente il progetto che già Dio aveva
3) Si dice solo dell'uomo che Dio soffia dentro di lui e diventa un essere vivente
4) Immagine e somiglianza, sono due aspetti della stessa cosa
5) Il progetto di Dio era quello di rendere delle creature così elevate, facenti parte della propria natura
6) Coloro che hanno ricevuto lo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio
7) Differenza tra l'adozione legale e l'adozione divina
8) Gesù lo dice: "Io ho detto: voi siete dei"
9) Noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati
10) Giovanni Paolo II in un'udienza con i bambini disse: "Sì, ritroverai nell'altra vita anche il tuo cagnolino"
11) Si potrebbe ipotizzare che Dio non lasci che la sua creazione svanisca nel nulla, ma sia redenta
12) Quello che il Signore ci ha affidato è il creato non l'ambiente
13) Ha fatto di noi i suoi figli; ci ha dato il Suo spirito per cambiare la nostra essenza
14) Chiesa come corpo mistico di Cristo, di cui noi facciamo parte e con l'adozione spirituale a figli di Dio
15) Gesù Cristo è morto e risorto e ha salvato tutti gli uomini, vuol dire che li ha portati tutti con sé dove Lui si trova
16) L'essere parte della Chiesa, vuol dire sapere che tu sei un'altra realtà
17) Vivere da cristiano dentro la Chiesa e da laico fuori della Chiesa
18) La maggioranza delle persone non ragiona con lo spirito ma ragiona con la mente
19) Come è possibile che un cristiano che invece di ragionare come Gesù Cristo ragiona come il mondo?
20) La comunità cristiana, la Chiesa, vive nel tempo e nell'eternità, in tutte e tre le situazioni
21) Vivere nell'eternità, da parte della Chiesa, significa vivere in due stadi diversi: di purificazione, di gloria
22) Domanda:"Il Purgatorio …"
23) Dio vuole fare il nostro bene, e ci corregge
24) La situazione della Chiesa nel Paradiso è una situazione di piena comunione, di splendore
25) Vorrei considerare conclusa "l'infarinatura" sulla Chiesa

1) Il mistero dell'Incarnazione è talmente vasto che possiamo trovarci dentro una serie di motivazioni spirituali

Evidentemente il mistero dell'Incarnazione è talmente vasto che possiamo trovarci dentro una serie di motivazioni spirituali, che non sono in contraddizione tra di loro.

Probabilmente sono in una forma di gerarchia tra di loro.

È evidente che quello che vi ho accennato la volta scorsa, cioè sul mistero dell'incarnazione come Dio che si fa uomo per elevare alla Sua altezza la natura umana è l'apice, è quello che contiene tutte le altre motivazioni.

In questa ci sono tante altre, che non so se chiamarle motivazioni o conseguenze, oppure correlazioni.

Ci sta anche quella che hai accennato tu, secondo la quale l'uomo non era in grado di amare Dio come Dio doveva essere amato.

L'altra volta, non so se lo ho accennato con chiarezza o no, mi pare di avere accennato su questo fatto: l'incarnazione, che Dio ha operato, a mio parere sembrerebbe qualche cosa di riduttivo considerarla come qualche cosa di necessitato.

Cosa vuol dire necessitato? Voleva dire che doveva farlo perché se non lo avesse fatto ci sarebbe stato un disastro; quindi costretto.

2) Dio si sia fatto uomo per realizzare completamente il progetto che già Dio aveva

Sono più portato a pensare che Dio si sia fatto uomo, non tanto per aggiustare i cocci rotti, quanto per realizzare completamente il progetto che già Dio aveva quando ha immaginato di voler creare l'uomo.

Ha voluto creare l'uomo, la Scrittura ci dice, nei primi capitoli, in un modo straordinario, unico, non lo si dice per nessuna altro tipo di creatura, "a nostra immagine e somiglianza"; nel racconto più recente.

Nel racconto più antico della creazione dice altre cose che sono lo stesso straordinarie: dice che prende la polvere della terra la impasta, ne fa un pupazzo, e poi dopo soffia dentro questo pupazzo il Suo alito.

La ruah Javhè, dove ruah Javhè è lo stesso termine che viene usato per indicare lo spirito di Dio.

In nessun altra creatura si racconta che Dio abbia soffiato il Suo spirito.

Si dice, nel primo versetto, che "lo spirito di Dio aleggiava sopra le acque informi della creazione", per dire che lo spirito di Dio riempie tutto l'universo.

3) Si dice solo dell'uomo che Dio soffia dentro di lui e diventa un essere vivente

Però si dice solo dell'uomo che Dio soffia dentro di lui il suo stesso spirito, e la conclusione è che l'uomo diventa un essere vivente.

Dire questo participio presente: vivente, significa indicare che l'essenza della vita non è un accidente, un qualche cosa che viene dato in più, è invece un qualche cosa di fondamentale che costituisce l'essere umano.

Cosa intendo dire con questo? Che l'essere umano è impastato di comunione, di amore, di vita e di libertà.

L'uomo è tutto questo: libertà, amore comunione e vita.

Queste sono caratteristiche che non possono che trovarsi tutte riunite solo nell'essere umano; perché l'essere umano è stato creato a immagine e somiglianza di Dio.

Immagine quindi libertà, amore, vita, comunione, tutte queste caratteristiche individuano l'essenza della natura umana.

Quando l'essere umano muore, che cosa resta dell'essere umano?

La comunione resta? Sì. L'amore resta? Sì.

La vita resta? Certo, tutte queste cose restano, nell'attesa della risurrezione dei corpi.

Cosa muore dell'essere umano? Muore l'amore, la vita, la comunione?

Muore solo il corpo che si consuma e si ferma, va bene?

Mentre tutto il resto, che è essenziale, rimane, e rimane per sempre perché l'uomo è costituito così per sempre.

4) Immagine e somiglianza, sono due aspetti della stessa cosa

Ora nel progetto di Dio, dire immagine e dire somiglianza, sono due aspetti della stessa cosa.

L'immagine proviene da Dio, la somiglianza deriva dal nostro impegno a voler aderire al progetto di Dio.

Dio si è fatto uomo, quindi per portare a compimento il progetto di Dio; il progetto di Dio significava fare dell'uomo uno che può partecipare a ciò che Dio stesso è.

Ora, naturalmente, solo farlo esistere significa già farlo partecipare a ciò che Dio è? Sì o no?

No esiste, ma anche un gatto esiste, ma partecipa a ciò che è Dio in sé stesso? No.

Quindi Dio ha creato l'uomo, e il giardino dell'Eden ci racconta, in forma di parabola, il tipo di relazione che c'era tra Dio e l'uomo, di molto affetto, di molta comunicazione ecc… ma, in quella situazione, possiamo dire che l'uomo partecipava a ciò che è Dio in se stesso?

No, si può dire che l'uomo chiacchierava con Dio, lo ascoltava, comunicava, però Lui è Dio e io sono l'uomo.

Quindi poteva il progetto di Dio concludersi in quello?

5) Il progetto di Dio era quello di rendere delle creature così elevate, facenti parte della propria natura

No, il progetto di Dio era quello di rendere delle creature così elevate, pur nella loro piccolezza, da poter essere considerate facenti parte della propria natura.

Tu potrai voler bene al tuo micino, ci sono certe persone che dicono: vieni dalla mamma al micino, ma tu sei un essere umano e un micino è un micino, giusto?

Per un grande affetto, con tutto lo sforzo che tu puoi fare, ricordati che quel gatto rimane un gatto.

Invece Dio il cui amore è creativo, è creatore eleva dalla natura umana alla natura divina.

Naturalmente noi non possediamo come essenza la natura divina, non siamo dei, però Dio ci fa partecipare alla sua natura divina, come? Facendosi uomo.

Lui diventa realmente, totalmente uomo, però non smette di essere Dio.

Così tutti quelli che nello Spirito Santo si uniscono con Gesù Cristo che è vero Dio e anche vero uomo, che cosa succede a tutti questi qui?

Che partecipano al mistero dell'incarnazione, però dall'altro punto di vista, senza smettere di essere uomini diventiamo dei, detto un po' brutalmente.

Quindi la natura umana viene elevata ma non smette di essere natura umana però in Gesù Cristo diventa partecipe alla natura divina, e diventiamo figli.

Ora tutto questo avviene solo nello Spirito Santo.

6) Coloro che hanno ricevuto lo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio

Nella Lettera ai Romani si dice precisamente questo: "Coloro che hanno ricevuto lo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio". ( Rm 8,14 )

Nel primo capitolo di S. Giovanni, nel prologo, si dice: "I quali non dal volere di sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati", ( Gv 1,13 ) oppure, sempre nella Lettera ai Romani, si dice questo: "Voi non avete avuto uno spirito di schiavitù per ricadere nella paura, ma avete avuto uno spirito di adozione per mezzo del quale gridiamo Abbà". ( Rm 8,15 )

Tutti si ricordano sempre Abbà Padre, e tutto il resto?

Guardate che è più fondamentale dell'Abbà Padre, perché uno può dire Abbà Padre solo perché abbiamo ricevuto uno spirito di adozione.

Non dovete dimenticarvi spirito di adozione.

7) Differenza tra l'adozione legale e l'adozione divina

E spero che vi ricordiate che vi ho parlato della differenza tra l'adozione legale e l'adozione divina.

L'adozione legale, o umana, è una adozione di elezione emotiva, cioè quel bimbo, quella bimba, non sono biologicamente tuoi, ma lo sono emotivamente, tu dai la vita per quelle persone anche se non li hai generati tu, giusto?

L'adozione divina è tutt'altra cosa, perché se è lo Spirito di Dio che ti adotta, tu sei adottato, ma l'adozione dello Spirito di Dio ti trasforma, non ti lascia così come sei.

Con questo tipo di adozione tu sei sempre un essere umano ma sei anche divino, perché Dio ti ha fatto entrare nella Sua famiglia, nel Suo stato, nella Sua divinità.

8) Gesù lo dice: "Io ho detto: voi siete dei"

Per cui, giustamente, i Salmi, preannunciando questo e Gesù lo dice, dicono questa frase: "Io ho detto: voi siete dei".

Certo è un qualche cosa di incomprensibile, per gli ebrei di allora, e posso dirlo sottovoce?

Anche per tanti cristiani di oggi.

Vorrei sapere quante volte prima di incontrarci per riflettere sul mistero dell'incarnazione noi avevamo pensato a questo: che cosa significhi essere figli di Dio, qualcuno ci aveva già pensato a tutta questa spiegazione di appartenere e di essere trasformati nell'essenza, essere veramente parte della famiglia di Dio, ma non in senso sociale, essenziale, quante volte ci avevamo pensato, quante volte lo avevamo capito questo?

Allora voi capite che davvero c'è bisogno di una riflessione più approfondita, perché questa è la nostra fede l'essere parte di Dio.

Ora quando un cristiano capisce che è parte di Dio, tutte le altre cose diventano meno importanti.

Quando abbiamo già ricevuto il di - più come non ci darà anche il di - meno Colui che ci ha già dato tutto?

9) Noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati

Allora noi siamo più che vincitori sulla morte, sul peccato, sul pericolo, sulla spada ecc… ecc… "in virtù di Colui che ci ha amati" ( Rm 8,32ss ). cosa vuol dire tutto questo?

Siamo già in un'altra situazione, siamo già in un altro stato che è sempre mistero, cioè non si vede di fuori, si vede di dentro.

Certo se il cristiano non vede dentro, non vedrà mai quello che è fuori.

Altre domande?

Domanda: "… per esempio il gatto può vivere senza credere in Dio … "

Risposta: con una differenza che il gatto mangiando e dormendo è assolutamente obbediente alle leggi di Dio; quindi, per assurdo, il gatto, il pesce, il cavallo, sono molto più ubbidienti di noi a quelle che sono le leggi di Dio.

10) Giovanni Paolo II in un'udienza con i bambini disse: "Sì, ritroverai nell'altra vita anche il tuo cagnolino"

Quindi sarà forse per questa ragione che, diversi anni fa, Papa Giovanni Paolo II in un'udienza con i bambini disse: "Sì, ritroverai nell'altra vita anche il tuo cagnolino".

Questa è tutta una branchia che può sembrare superficiale, anzi superflua sulla riflessione teologica, tuttavia ci sarebbe anche da considerare questo aspetto: Dio crea qualche cosa perché poi vada a finire nel nulla?

Come mai nel Paradiso Terreste c'erano gli animali e le piante, e tutto quello che è bello nella natura c'era?

Dio che è bellezza crea la bellezza perché svanisca nel nulla?

Non si dice forse nella Lettera ai Romani che: "La creazione stessa aspetta come nelle doglie nel parto, la sua liberazione ad opera della rivelazione dei figli di Dio?".

Come mai nell'Apocalisse si dice: "Cieli nuovi e terre nuove"?

Voi capite che di fronte ai grandi problemi dell'anima, tutto questo è un di più.

11) Si potrebbe ipotizzare che Dio non lasci che la sua creazione svanisca nel nulla, ma sia redenta

Tuttavia tanto per incuriosirci un attimino, si potrebbe benissimo ipotizzare il fatto che Dio, che ha creato tutto bene, non lasci che la sua creazione svanisca nel nulla ma sia redenta anch'essa, però nel suo ordine.

Non diventerà un gatto che ti parla, con il suo semplice esistere da gloria a Dio.

Quindi come c'era un Paradiso Terrestre e c'è un Paradiso Celeste, allora è possibile pensare che cieli nuovi e terre nuove, siano la creazione redenta alla fine dei tempi, in cui secondo la volontà di Dio, e su questo punto non ci ha detto niente di più, e francamente non è che ci interessi neanche, tutto ciò che è creato può continuare a esistere ma nello splendore della perfezione della gloria di Dio.

Ciò che noi non abbiamo mai potuto vedere, cioè come sarà un paesaggio redento dalla gloria di Dio?

Come saranno le piante, gli animali, le montagne, i mari, i fiumi, redenti dalla gloria di Dio, ripieni dello splendore di Dio?

Quindi sono tutte ipotesi, non possiamo basarci su queste cose qui, in questo momento facciamo un po' di fantateologia.

Un po' di fantasia, di immaginazione ecc…

12) Quello che il Signore ci ha affidato è il creato non l'ambiente

Anche perché quello che il Signore ci ha affidato è il creato non l'ambiente, l'ambiente è un'altra cosa.

L'ambiente sono solo le leggi biologiche, naturali, che regolano l'esistenza di tutto ciò che vediamo nella natura; ma Dio non ci ha dato solo l'ambiente, ci ha dato il Creato, vuol dire che ci ha dato autorità su tutto ciò che esiste.

Ci sarebbe da domandarsi come mai l'universo è così grande?

Se ci siamo solo noi, ma anche se non ci fossimo solo noi, come mai è così grande?

Non ci dice qualcosa: "i cieli narrano la gloria di Dio", questa grandezza dell'universo non è un'immagine limitata di ciò che Dio è in se stesso?

È pazzesco, noi siamo in una piccola parentesi del tempo, inseriti in un mistero che è straordinariamente più vasto, dove siamo stati preceduti da generazioni e generazioni di uomini e donne, che hanno cercato faticosamente l'incontro con Dio e che ora, magari essendo delle persone molto semplici, ne sanno molto di più dei più grandi sapienti di tutto l'universo.

Dunque viviamo nella ricerca di ciò che è veramente fondamentale.

13) Ha fatto di noi i suoi figli; ci ha dato il Suo spirito per cambiare la nostra essenza

Sapere che Dio ha fatto di noi non il popolo di Dio, ma ha fatto di noi i suoi figli; ci ha dato il Suo spirito per cambiare la nostra essenza.

È come se per incanto ti fosse cambiata l'essenza e tu fossi il figlio del re.

Ti fanno l'analisi del DNA e vedono che tu sei proprio il figlio del re.

Biologicamente tu sei questo, non fai o partecipi, ecco l'adozione divina provoca praticamente una cosa di questo genere, più semplice di così non saprei dirlo.

Giunti a questo tempo e a questo cammino, dovrei dare per scontato tutto ciò che si riferisce alla parola di Dio. Se siete d'accordo io ne farò un rapido excursus e lascerò che voi vi leggiate queste parti della dispensa, da pag. 15 in poi, anche perché ci tengo che tutta la sezione dedicata alla parola di Dio sia approfondita.

14) Chiesa come corpo mistico di Cristo, di cui noi facciamo parte e con l'adozione spirituale a figli di Dio

L'aspetto che ho voluto sottolineare sulla meditazione su ciò che è la Chiesa, è il concetto di Chiesa come corpo mistico di Cristo, di cui noi facciamo parte.

E ci tengo veramente che sia molto chiaro l'adozione spirituale a figli di Dio.

Se il cristiano si rende conto della propria dignità della propria adozione, allora è evidente che il suo essere parte della Chiesa diventa tutt'altra cosa, siete d'accordo con me?

Perché una cosa è considerare la Chiesa nei suoi lati esteriori, visibili, che sono importanti, sono veri, sono fondamentali, un'altra cosa è considerare la Chiesa anche nei suoi aspetti più fondamentali che sono quello che abbiamo visto.

A proposito della Chiesa vi voglio dire proprio questo: che la Chiesa è il corpo di Cristo che vive nel tempo e anche nell'eternità, mi spiego?

Perché Gesù Cristo è morto ma è anche risorto, e ora siede alla destra di Dio Padre.

15) Gesù Cristo è morto e risorto e ha salvato tutti gli uomini, vuol dire che li ha portati tutti con sé dove Lui si trova

Ora poiché Gesù Cristo è morto e risorto e ha salvato tutti gli uomini, vuol dire che li ha portati tutti con sé dove Lui si trova in questo momento.

Allora i nostri nomi sono scritti nei cieli, dice il Nuovo Testamento nelle Lettere, facciamo in modo che nei cieli non ci sia solo scritto il nostro nome ma ci siamo anche noi; e questo vuol dire almeno due cose:

1) facciamo in modo di andare in Paradiso

2) se pensiamo le cose di quaggiù e non a quelle di lassù,

noi siamo ancora nell'uomo vecchio, non siamo ancora risorti con Cristo, non abbiamo ancora fatto morire le opere della carne, non stiamo ancora vivendo nello spirito.

Invece essere il nostro nome scritto nei cieli, vuol dire che tu già appartieni ai cieli.

Quindi considerare il fatto che tu anche se vivi in questo mondo, non puoi avere la stessa mentalità del mondo, tutti quanti fanno una certa cosa, ma tu non puoi dire che puoi fare la stessa cosa; non puoi essere indulgente, non puoi essere superficiale.

16) L'essere parte della Chiesa, vuol dire sapere che tu sei un'altra realtà

L'essere parte della Chiesa, non vuol dire semplicemente obbedire a certe regole, ma sapere che tu sei un'altra realtà, che se anche tutto il mondo va in una direzione, tu non ascolti le ragioni del mondo perché tu non sei del mondo.

Però se tu ascolti le cose del mondo e, come dire, le avalli, le sostieni, e sono mentalità del mondo, allora c'è da domandare se tu hai rinnegato la tua figliolanza divina.

Voi capite che la situazione diventa abbastanza spinosa, specie quando ci troviamo di fronte a dei problemi di morale, e non ho detto etica perché etica è filosofia, la morale è un'altra cosa.

Da tanti anni che sono sacerdote mi è capitato una volta sola di sentire una persona in confessione che dopo aver incontrato il Signore, mi ha detto: "Ah, ma io non lo sapevo però allora io ho votato a favore dell'aborto e a favore del divorzio.

Adesso ho capito che come cristiano non potevo sostenere una visione di questo genere".

Sarei curioso di sapere quanti cristiani si sono fatti questa domanda. Perché capite molto bene, puoi essere schizofrenico tu?

17) Vivere da cristiano dentro la Chiesa e da laico fuori della Chiesa

Vivere da cristiano dentro la Chiesa e da laico fuori della Chiesa.

Vi rendete conto di quanto sia diffusa questa duplice visione, questa schizofrenia che si esprime in questo modo: io come credente non farei mai una cosa di questo genere, però non posso impedire agli altri di farlo.

Avete sentito questo modo di ragionare?

Sarebbe come dire: io non berrei mai la conegrina ma non posso impedire a mio figlio o a mio nipote di berla.

Quello che è spaventoso è che sto parlando dei nostri ambienti, perché se tu sei di Cristo, hai la mentalità di Cristo.

La mentalità di Cristo è una mentalità di verità.

Non di verità individuale, non di opinioni, la verità è verità; la vita appartiene a Dio.

Se appartiene a Dio tu non puoi neanche considerare lecito, di fronte a Dio, discutere se si può ammazzare o non si può ammazzare un embrione; se si può ammazzare o non ammazzare una persona anziana.

Però si fa leva sul sentimentalismo.

18) La maggioranza delle persone non ragiona con lo spirito ma ragiona con la mente

Allora poiché la maggioranza delle persone non ragiona con lo spirito ma ragiona con la mente, e nella mente troviamo che c'è anche l'emozione, voi capite che cosa succederà.

Quanti sono i cristiani che fanno veramente un cammino spirituale?

Il cammino spirituale vuol dire: non conformatevi alla mentalità di questo giorno, ma trasformate la vostra mente secondo i pensieri di Cristo.

Quindi vuol dire ragionare come ragiona Gesù Cristo non come ragiona il buon senso comune.

Solo Gesù Cristo è risorto, non il buon senso comune; nessun filosofo è risorto, nessun fondatore di altre religioni è risorto, nessuno!

L'unico è Gesù Cristo, per di più ci ha dato il suo spirito perché noi non ragionassimo come ragiona il mondo, ma che ragionassimo come Lui.

19) Come è possibile che un cristiano che invece di ragionare come Gesù Cristo ragiona come il mondo?

Ora come è possibile che un cristiano che invece di ragionare come Gesù Cristo ragiona come il mondo?

Ci rendiamo conto dell'incompatibilità delle due cose? O non ci abbiamo mai pensato?

Qui non si tratta, come dire, di opinione politica, qui si tratta di essenza cristiana.

Quando uno è chiamato ad esprimere il proprio parere, esprime il proprio parere non quello degli altri.

Se la tua convinzione e che la vita appartiene a Dio e che nessuno ha il diritto di giocare con la vita, scusami tanto, ti è stato chiesto: ma tu come credente, oppure tu?

È stato detto tu, cosa pensi tu? Io penso che la vita è di Dio, e quindi non mi interessa giallo, rosso, verde, blu, nero, arancio, tutto quello che vuoi, quindi io mi oppongo, in qualunque modo, a chi volesse giocare con la vita.

Ecco voi capite che questo ha dei riscontri, delle conseguenze.

Eppure tante volte, su queste cose. tanti cristiani non hanno mai riflettuto.

Credo che ci sia una riflessione seria perché come si fa a fare la comunione la domenica, sapendo benissimo di non essere in comunione, perché se Dio dice: tu non ucciderai, tu non ucciderai e poche storie.

Allora se tu dici: tu non ucciderai, però in questo caso sì; allora vuol dire che tu non sei in comunione con Dio, ma che razza di comunione vai fare la domenica o gli altri giorni della settimana?

Stai prendendo in giro Dio.

Incoerenza quanto meno, oppure una persona che non ha ancora, come dire, rinnovato la propria mente con i pensieri di Gesù Cristo.

Vedete che ci sono delle conseguenze su tutto questo.

20) La comunità cristiana, la Chiesa, vive nel tempo e nell'eternità, in tutte e tre le situazioni

La comunità cristiana, la Chiesa, vive nel tempo e nell'eternità, perché Gesù Cristo è vissuto nel tempo e ora vive nell'eternità, per questo la comunità cristiana si trova in tutte e tre le situazioni in cui si può esistere, nel mondo e nell'aldilà.

Quindi nel mondo si chiama Chiesa militante, vuol dire che opera, che combatte, non è bello sentire questo, non è politicamente corretto, perché i cristiani debbono essere delle amebe che si lasciano fare tutto e non debbono mai dire niente, è vero o no?

Vogliono farci credere che il cristiano, per essere cristiano, dev'essere uno stupido, deve solo stare zitto, prendersi le bastonate e dire grazie.

Non porgere l'altra guancia ( intanto le guance sono due ) non vuol dire che noi lasciamo che tutte le ingiustizie siano proclamate e noi stiamo zitti, perché Gesù Cristo ha detto: "Io sono la via, la vita, la verità."

Se è la verità tu non puoi mica tacerla la verità, se no ti fai connivente, cosa vuol dire connivente?

Complice, connivente vuol dire complice.

Allora: via, verità, vita.

Provate un po' a leggere gli scritti dei Padri della Chiesa.

Trovate un po' a leggere i racconti sui martiri, certo sapevano che andavano incontro alla morte, però andavano a bruciare l'incenso alla statua dell'imperatore?

Tremendo eh? Per poi non arrivare al nostro secolo, uno dei secoli più insanguinati contro la Chiesa di Cristo.

Detto tra di noi, non c'è nessuna Chiesa se non quella cattolica che è stata perseguitata così tanto, e continua ancora a essere perseguitata, ci sarà un motivo? Chiusa la parentesi.

21) Vivere nell'eternità, da parte della Chiesa, significa vivere in due stadi diversi: di purificazione, di gloria

Vivere nell'eternità, da parte della Chiesa, significa vivere in due stadi diversi.

Lo stadio di purificazione e nello stadio di gloria, per cui si dice sulla terra Chiesa militante, in Purgatorio Chiesa purgante, in Paradiso Chiesa trionfante.

Nell'Inferno può esserci la Chiesa? No, perché? Non sei unito a Cristo se sei nell'Inferno, non fai parte del Corpo di Cristo, potevi esserlo, ma nell'Inferno è la negazione del Cristo; negazione della comunione con Dio e quindi non può essere Chiesa quella.

C'è qualcuno che vuol andare all'Inferno? Sarà meglio di no, eh anime sante!

22) Domanda:"Il Purgatorio …"

Risposta: Chiunque è nel Purgatorio è ormai libero da tutti gli influssi del male.

La purificazione che Dio opera, non sappiamo in che modo, ma Lui l'unico misericordioso che esercita la misericordia su di te.

Quindi tutto ciò che proviene da Dio non può essere che un beneficio.

Il Purgatorio è stato descritto in 100 modi diversi, sono descrizioni, non possiamo sapere come sia.

Possiamo immaginare che dato che è un tempo di purificazione, è un tempo in cui Dio mette dentro di te, tutto l'amore che tu non hai messo.

Che cosa vuol dire mettere l'amore dentro di te?

Se abbiamo pensato che lasciarsi amare da Dio significa lasciarci correggere, perché tu che ami i tuoi figli, i tuoi nipoti li correggi, non perché li odi, ma perché li ami.

Allora lasciarsi amare da Dio non vuole dire solo emozionalmente: una carezza di qua e una di là; no, sarebbe una scemenza.

Lasciarsi amare da Dio vuol dire: lasciate che Dio possa fare in voi il bene; possa fare di voi il bene, perché amare vuol dire fare il bene della persona amata, siamo d'accordo? Dio ci ama? Sì.

23) Dio vuole fare il nostro bene, e ci corregge

Allora Dio vuole fare il nostro bene, e ci corregge.

Allora se noi vogliamo il bene di coloro che ci sono sottoposti, e siamo anche severi: "così non va".

Allora è normale che Dio faccia la medesima cosa.

Dire di più di questo non saprei dire, non sono ancora andato in Purgatorio.

Quindi possiamo ipotizzare che sia l'amore di Dio in azione per mettere dentro di noi tutto quell'amore che non c'è stato.

Se non c'è stato l'amore vuol dire che non siamo stati in comunione con Dio, vuol dire che nella nostra vita c'è il peccato, cioè c'è la negazione della comunione.

Dio viene a ricostruirla, ci corregge dunque.

La correzione non fa sempre piacere, siete d'accordo?

Però è meglio esseri corretti da Dio che dagli uomini, non credete?

Quindi sotto questo aspetto è come un'immagine, è come un grande convalescenziario dove tu sei stato operato e dopo l'operazione non puoi fare tutto quello che facevi prima, ci vuole un tempo di ricupero perché l'organismo deve riprendersi per riacquistare la tua autonomia, la tua salute.

Certo che il convalescenziario che si chiama Purgatorio, non solo ti fa recuperare, ma ti dà tutto quello che non avresti mai potuto ottenere con le tue forze: la capacità di godere in perfetta comunione e in totale pienezza di ciò che Dio è in se stesso.

Allora è evidente se tu non sei trasparente come un cristallo, la luce di Dio non ti attraversa.

Sto cristallo dovrà essere purificato si o no?

24) La situazione della Chiesa nel Paradiso è una situazione di piena comunione, di splendore

La situazione della Chiesa nel Paradiso è una situazione di piena comunione, di splendore, di totale unità.

Come quando nella notte di Pasqua si entra nella chiesa al buio: lumen Christis, Deo gratias.

E tutti vanno al cero ad attingere la fiamma, dall'unica fiamma, vengono centinaia di altre fiamme, che sono tutte diverse ma sono tutte identiche, sono tutte la stessa fiamma; lo stesso splendore di Dio che viene a splendere dentro di te e che costituisce questa unità divisa, questa unità moltiplicata, questo splendore di Dio che si è espanso, magnificat anima mea dominum, il Signore si espande nella mia anima, si ingrandisce, trova spazio per poter abitare; è uno dei significati, non l'unico beninteso.

Quindi penso di avere dato un po' un'immagine.

25) Vorrei considerare conclusa "l'infarinatura" sulla Chiesa

A questo punto vorrei considerare conclusa "l'infarinatura" sulla Chiesa, poi su tutto quello che si riferisce alla Chiesa visibile: Papa, Vescovi ecc … possiamo parlarne in qualsiasi momento, a me premeva che ci fosse il mistero della Chiesa di fronte a noi, poi le relazioni tra la Chiesa nel tempo: che cos'è la gerarchia, che cos'è il carisma ecc … possiamo sempre parlarne in un secondo momento.

Ma quello che mi premeva più di tutto è che noi avessimo un'idea di quello che è il mistero Chiesa.

Nessuno dica Chiesa non ricordando che la Chiesa sei tu, perché Chiesa uguale Corpo di Cristo.

Sia lodato Gesù Cristo.