Il Catechista a servizio come testimone

24-10-2003

Don Mauro Agreste

Indice

1) La testimonianza ci impegna in prima persona
2) I cardinali suburbicari e curiali
3) I martiri, santi dei giorni nostri
4) Noi testimoni dei valori cristiani
5) L'azione cattolica
6) Cristiani inseriti nella vita sociale
7) Non perdiamo la nostra identità
8) Sbagliato dire che l'uomo non ha la possibilità di scegliere
9) Dio perdona i peccati di cui si chiede perdono
10) Il Catechista, testimone consapevole di essere salvato
11) Il buon pastore
12) La strada è questa, seguitela
13) La preghiera e la risposta di Dio
14) Il biglietto di san Pietro
15) Il Catechista testimonia che ha vissuto alla presenza di Dio

1) La testimonianza ci impegna in prima persona

Ora siamo chiamati a riflettere sul valore della testimonianza.

Allora è molto importante che ricordiamo per esempio questo: che il significato della crismazione oppure del carattere che si riceve, richiama molto il concetto di testimonianza.

I primi cristiani venivano considerati i testimoni e testimonianza in greco si dice marturia, che vi ricorda quale parola?

Martirio, allora quando diciamo tutto questo ambito, è chiaro che noi stiamo dicendo che la testimonianza è qualche cosa che ci impegna in prima persona.

Impegnarvi in prima persona significa: che cosa sei disposto in qualche modo a fare, per il valore di questa testimonianza.

Uscire da se stessi, uscire dalle proprie sicurezze, affrontare la difficoltà, possiamo anche dire la mortificazione, alcune volte può essere la morte: la testimonianza usque ad effusionem sanguinem.

2) I cardinali suburbicari e curiali

Proprio in questa settimana il Santo Padre ha fatto il Concistoro, voi sapete è quell'evento solenne nella Chiesa in cui vengono nominati i nuovi cardinali.

I cardinali sono quei vescovi che vengono incardinati a Roma, cioè praticamente fanno parte del clero di Roma.

E tra coloro che fanno parte del clero di Roma scaturisce sempre il successore di Pietro.

Questa è una sintesi molto stringata ma sufficiente.

Ogni cardinale ha un titolo a Roma, cioè è titolare di una Chiesa.

Tutte le parrocchie di Roma hanno il loro parroco, ma hanno anche un cardinale che è titolare di quella Chiesa.

I cardinali sono incardinati a Roma, ma residenti nella loro diocesi di servizio che è in qualsiasi parte.

Ci sono i cardinali suburbicari, poi ci sono i cardinali curiali che hanno dei titoli di sedi episcopali che magari non ci sono più, come in Asia minore, perché il loro servizio lo svolgono all'interno della curia romana, magari al dicastero per la cultura cattolica, il dicastero per i religiosi, il dicastero per le cause dei santi, il dicastero per la biblioteca apostolica vaticana ecc.ecc.

A capo di ogni dicastero c'è sempre un cardinale che ha come collaboratori molte altre persone, tra cui anche moltissimi laici.

La curia romana non è la curia clericale, vi partecipano tutti come Chiesa.

3) I martiri, santi dei giorni nostri

Allora, la testimonianza fino all'effusione del sangue; voi sapete che ogni anno viene stilato un elenco di coloro che sono martirizzati in tante parti del mondo, cioè che hanno testimoniato la loro appartenenza a Cristo fino all'effusione del sangue.

Ce ne sono decine e decine ogni anno, ma queste notizie non sono le notizie che fanno comodo ai grandi mezzi di comunicazione di massa, quindi nessuno le conosce.

Quando si parla di martiri a noi viene sempre in mente Quo vadis? con i leoni che inseguono i poveri cristiani.

Ma adesso succedono anche altre cose.

Avreste dovuto ascoltare il padre Daniel Angel quando in un corso di esercizi per sacerdoti, raccontava degli esempi di autentici santi martiri dei nostri giorni durante la guerra civile in Uganda tra gli Utu e i Tutsi.

Là bambini di 8 o 10 anni, 15 anni sono morti come autentici santi, come martiri, offrendo la loro vita per coloro che li stavano uccidendo con un colpo di zappa sulla testa, cioè rendiamoci conto che questi sono i santi dei giorni nostri.

4) Noi testimoni dei valori cristiani

Noi qui in Europa siamo diventati dei molluschi, incapaci di difendere la nostra identità cristiana.

Ci sono alcune nazioni molto massoniche che si oppongono al riconoscimento nello statuto europeo delle radici giudaico-cristiane della nostra Europa e tutti stanno zitti.

Ad un certo momento il cristiano si ricordi che è testimone, non solo dentro la Chiesa, sotto le volte solenni gotiche di una Chiesa.

No, no tu sei testimone fuori della volta solenne della Chiesa.

Quindi, specialmente qui in Italia, siamo molto arretrati su questo aspetto.

Non abbiamo ancora capito che essere testimoni bisogna essere testimoni, cioè cristiani coraggiosi per difendere i valori cristiani dappertutto specialmente nel mondo della politica.

Invece i cristiani che cosa fanno nella politica? Fuggono. Sbagliato!

Voi cristiani avete tutto il diritto di chiedere a coloro che avete fatto eleggere in Parlamento: allora tu che cosa hai fatto per difendere i nostri diritti cristiani e non votare in base a delle simpatie viscerali?

Si vota con la testa, non con la pancia.

Ed è giusto che la testimonianza cristiana deve assumere a 360° tutta quella che è l'esperienza umana, perché tu non sei cristiano solo in Chiesa, sei cristiano a scuola, sei cristiano in ufficio, sei cristiano in vacanza, sei cristiano!

Quindi se sei cristiano vuol dire che sei testimone.

Testimone vuol dire uno che dice la verità.

5) L'azione cattolica

Il Signore insegna altre cose senza paura o senza vergogna.

Io non lo so quanti tra di voi, a suo tempo, fecero parte della gloriosa Azione Cattolica.

Era difficile far parte dell'Azione Cattolica.

Dovevi portare il tuo distintivo in mezzo a degli ambienti ostili.

E voi sapete che difficoltà ci sono state negli tra il '46 e il '48 quando, per esempio nella bassa pianura padana, molti preti sono stati uccisi; ma nessuno lo dice, qui in Italia.

Uccisi perché difendevano i diritti cristiani, anziché dei lavoratori, ma non facevano comodo a certe mentalità di quel periodo.

Allora ricordiamoci bene che quegli anni sono stati dimenticati, sono passati solo 50 anni e già nessuno si ricorda niente.

Le giovani generazioni erano tutte educate ad andare nel mondo contro la corrente, questi erano gli inni cantati da masse di persone.

Beh! dove sono finiti tutti quelli che devono andare contro la corrente?

Dove sono quelli che si oppongono alla mentalità laicista, alla mentalità lassista e permissivista sotto tutti gli aspetti?

Dove sono finiti gli autentici cristiani.

Cosa credi che essere cristiani significhi nascondersi dietro a una sacrestia? Non è così!

6) Cristiani inseriti nella vita sociale

E i cristiani sin dall'inizio erano ben inseriti nella vita sociale.

Vi ricordo sant'Ambrogio, era Vescovo di Milano ed era un magistrato!

L'hanno preso per la testimonianza della sua vita cristiana così esemplare, era un laico, l'hanno preso e hanno detto: tu farai il nostro vescovo.

E nel giro di un mese l'hanno fatto diventare sacerdote e poi vescovo e poi dopo gli hanno dato la cattedra di Milano.

Quindi rendiamoci conto che persone "spesse" abbiamo avuto, dove è finito tutto questo spessore?

Tutti gli ettolitri di sangue che hanno macchiato la nostra Europa mica sono stati versati inutilmente spero?

Allora bisogna che il catechista sia consapevole della autenticità della vita cristiana e ne sia testimone.

Sia convinto di Cristo e nessuno è convinto di Cristo se non è innamorato di Gesù.

Se manca l'entusiasmo per Gesù guarda, tu darai un cristianesimo moralista.

Vogliamoci bene, facciamo un grande girotondo, ma sì cosa vuoi che sia!

Noi dobbiamo accogliere tutti, cosa sono tutte queste divisioni!

7) Non perdiamo la nostra identità

Così tu diventi inconsapevole della tua identità.

L'accoglienza e la carità non vuol dire che tu devi perdere la tua identità cristiana.

La vera accoglienza è fatta nella verità, quando si conosce veramente la specificità di quello che sono io e di quello che sei tu; e non è vero che tutte le cose sono allo stesso piano e allo stesso livello, mi sono spiegato?

Se fosse così spiegatemi perché Dio si è dato tanto da fare per la rivelazione, per rivelare se stesso?

Se tanto tutto a un certo momento ha la stessa valenza lo stesso valore allora perché Dio si è fatto carne?

Ci sarà una specificità, ci sarà un valore aggiunto?

Ci sarà una realtà che supera la capacità dell'uomo di intendere e di volere?

Allora se tu sei convinto del tuo cristianesimo tu lo testimoni.

Cosa manca al cristiano di oggi? Manca l'entusiasmo, forse non ha più aspettative; forse il cristiano di oggi non ha speranze.

8) Sbagliato dire che l'uomo non ha la possibilità di scegliere

Che cosa si attende il cristiano di oggi?

La dimensione escatologica del cristianesimo è ancora valorizzata?

Certe teorie teologiche che parlano di un diritto alla gloria, senza possibilità di fallimento che cosa hanno prodotto?

Hanno prodotto il disimpegno! È naturale che sia così!

Certe predicazioni eretiche, che vengono fatte con buona pace di tutti, secondo le quali l'inferno non esiste e se esiste è vuoto.

Intanto non è vuoto perché Lucifero e tutti i suoi ci sono, quindi già è una spiegazione sbagliata.

Significa dire che l'uomo non ha la possibilità di scegliere, perché qualunque cosa faccia l'uomo tanto alla fine andrà lo stesso in Paradiso.

Allora se l'uomo non ha la possibilità di scegliere, i suoi atti sono inconsistenti e anche insignificanti.

Perché mi devo impegnare a vivere moralmente secondo gli insegnamenti di Dio se poi tanto buoni e cattivi hanno tutti la stessa sorte?

Certo che Dio è buono, però sul Vangelo a me pare che ci sia scritto e nelle lettere di Paolo in maniera proprio evidente, che alla fine ognuno raccoglierà ciò che ha seminato, chi per una risurrezione di vita, chi per una risurrezione di morte.

Allora prendete le distanze dalle predicazioni eretiche.

Voi sapete che è scritto nel Nuovo Testamento chiunque vi insegnasse un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto per voi sia anatema.

Fosse anche un angelo del cielo, per voi sia anatema; vuol dire quello che tu dici a me non interessa, perché accolgo la testimonianza di Gesù Cristo non quella dei teologi, o di chi è più in voga di questo tempo.

9) Dio perdona i peccati di cui si chiede perdono

Poi confondere la misericordia con la scemenza è una grande stupidaggine, perché Dio è misericordioso cosa vuol dire?

Vuol dire che Dio perdona tutto e perdona tutti, ma che cosa?

Cosa perdona Dio? Sì i peccati, quali? Quelli di cui uno chiede perdono.

Se tu non chiedi perdono, Dio mica ti perdona a prescindere dalla tua volontà.

Dio perdona tutto, le cose più orribile che uno può essere in grado di immaginare, per Dio non sono un problema perdonarle; l'unico problema non sussiste in Dio, sussiste in noi.

Se noi non gli chiediamo perdono.

Per Dio non è un problema che un cammello passi per la cruna di un ago, il problema è che cambi mentalità.

Se uno cambia mentalità non c'è problema, ma non dipende più da Dio cambiare mentalità, dipende dall'uomo.

10) Il Catechista, testimone consapevole di essere salvato

Per questo si dice essere testimoni è veramente la cosa fondamentale per un catechista: testimone di che cosa?

In primo luogo di ciò che Dio ha fatto per te, quindi diventare consapevole del tuo essere una persona salvata.

Essere salvato significa ammettere, accettare che tu avevi bisogno di salvezza, molto semplice no?

Se io ho bisogno della salvezza vuol dire che io sono in pericolo.

Come si può essere salvati? almeno in due modi: puoi esser salvato perché uno ti getta il salvagente, tu sei già caduto in mare, stai annegando, uno ti getta il salvagente e tu sei salvato.

Oppure puoi essere salvato semplicemente perché qualcuno ti impedisce di cadere.

In tutt'e due i casi tu sei salvato.

Allora se tu sei sempre vissuto all'ombra del campanile non puoi dire: ma io non ho fatto esperienza della salvezza.

Perché nella mia vita non ci sono stati dei disastri o delle ribellioni contro Dio, ma domandati perché.

Perché la bontà del Signore è stata talmente grande con te che ti ha salvato dalla ribellione, ti ha preservato, ti ha protetto da te stesso.

A qualcun altro il Signore ha pensato bene che ci fosse una conversione autentica.

Se il Signore fosse intervenuto dopo …

Guarda che il Signore ha la vista più lunga della nostra.

Non fa niente per caso, lui non ama il peccato e non dà le croci a nessuno. … già, perché il peccato lo ha commesso Dio non l'uomo.

Guardate noi siamo molto furbi, siamo molto capaci a dare sempre la colpa a Dio, come se Lui avesse fatto il peccato.

Ma, anima mia, mica Lui è andato a rubare la marmellata Sei andato tu no?

11) Il buon pastore

Allora cosa fa un genitore che vede il figlio che si droga, glielo lascia fare o lo permette?

Glielo lascia fare, non glielo permette: io ti proibisco che tu lo faccia, ma non sono il tuo cane da guardia!

È vero o non è vero? Dio è forse il nostro cane da guardia?

È buon pastore e il buon pastore va in cerca della pecora smarrita; non gli ha impedito di smarrirsi, la lascia libera, però la va a riprendere: è buon pastore è il suo compito!

Come fa a riprenderla? Fa sentire la sua voce: le mie pecore conoscono la voce del padrone, quindi il pastore va e dice: dove sei pecorella mia?

E la pecorella può decidere se dire "sono qui" oppure se stare zitta.

Ti piace tanto rotolarti nel fango? Va bene, stai zitta!

E il buon pastore non ti strapperà se tu non vuoi essere salvata.

Ma se tu gridi: sono qui intrappolata tra le spine, il buon pastore ti libera, ti cura, ti porta sulle sue spalle; è una tua decisione.

La misericordia di Dio consiste proprio in questo fatto che Lui vive per cercare te, a te basta far sapere che ci sei e che lo cerchi, che hai bisogno di Lui.

Se tu non glielo dici Lui ti rispetta per quanto ti possa sembrare strano.

È la potenza di Dio che si manifesta in questo modo, perché per Dio sarebbe molto più facile fare così (schiocco delle dita), creare un cataclisma e far morire tutti i cattivi, no?

Ci vuole molta potenza a trattenersi e non vendicarsi, ci vuole una potenza divina, ci vuole una potenza sconvolgente per immaginare di lasciare liberi noi, agglomerati cellulari che siamo così orgogliosi che siamo persino capaci di rifiutare Lui, non vi pare?

12) La strada è questa, seguitela

Quindi consideriamo molto attentamente che il Signore ci ha detto: la strada è questa seguitela.

Chi cammina dietro di me non cammina nelle tenebre, ma se voi volete camminare per altre vie, non vi troverete là dove sono io, non ci sarete anche voi, sarete da soli.

Io non sarò dove sarete voi; avete scelto di essere soli, mi dispiace ma io non toglierò la tua dignità, io non farò finta che tu sia un oggetto o un animale io non ti tratterò da animale.

Non vi tratterò da essere inanimato, io ti tratto come persona piena di dignità e, per quanto questo mi faccia soffrire le pene della croce, io non ti violenterò; e non ti prenderò per un piede e ti scaraventerò in Paradiso, anche se tu non vuoi.

Lo so che quello sarebbe la tua massima gioia, ma io te l'ho detto: e la libertà è la tua, non dare la colpa a me.

Capite il testimone che grande importanza ha! Il testimone è colui che deve testimoniare un entusiasmo per il Signore.

In quell'esempio che ho fatto prima di quei genitori che vogliono il bene del figlio, gli lasciano fare quello che vuole, anche se amano il figlio e non possono approvare ciò che egli fa, giusto? Dio fa la stessa cosa.

13) La preghiera e la risposta di Dio

Però vi ricordo questo: nell'ufficio di Dio non esiste il cestino della carta straccia, tutte le preghiere giungono a Dio, e ricordatevi bene, tutte le preghiere hanno una risposta.

Alle preghiere stupide Dio dice no ( fammi diventare ricco ).

A certe preghiere Dio dice: non ancora, a certe preghiere dice: sì subito, perché Lui sa quando e come.

Non puoi parlare a tuo figlio di Gesù, parla a Gesù di tuo figlio!

Non è semplice? E tu sai che qualunque cosa tu dici a Dio, non sarà perduta.

Quando funzionerà, beh lasciatelo fare a Dio.

Sa fare bene le cose? Sì, bene omnia facit, fa bene ogni cosa.

Lasciagli fare il suo lavoro, non sederti sul trono di Dio, c'è già seduto Lui.

Saprà come gestire tutto l'universo? Certo che sa come farlo.

Tu gli dici: Signore non ti dimenticare di questa persona, te l'affido.

Io più di così non so fare; se avessi avuto più idee, più capacità ecc. ecc. avrei fatto, ma non so fare più di così.

L'unica cosa che posso fare, le nascondo nel tuo cuore queste persone, pensaci Tu.

E il Signore dice: va bene ci penso io, ma quando lo so io.

Potrebbe essere anche l'ultima frazione di secondo in cui una persona è viva su questa terra, che tutti gli altri dicono ma è in coma, non capisce più niente.

In realtà quella persona dentro di sé sta vivendo la battaglia più importante di tutta la sua vita.

Quindi noi non possiamo sapere in quale istante le preghiere vengono esaudite, soprattutto quelle che parlano della salvezza eterna di una persona; e allora nessuno si spaventi o si amareggi; bisogna solo coltivare una grande fiducia in Dio, una grande confidenza.

14) Il biglietto di san Pietro

Voi lo sapete in questa settimana è stata beatificata Madre Teresa di Calcutta.

Ecco lei diceva che mandava da S. Pietro tante persone, che gli faceva fare lo straordinario.

Ti porto tutte queste persone con il biglietto di S. Pietro, sapete cos'era il biglietto di S. Pietro? Un sorriso!

Queste persone almeno una volta nella vita lei voleva che facessero l'esperienza di che cosa significa la dignità umana, sentirsi amati e accolti.

Il Cafasso sapete come ha fatto a diventare santo?

Lui andava a confessare i condannati a morte e poi dopo gli dava un bigliettino e diceva loro: quando sarai davanti a S. Pietro, parlagli di me, che faccia venire in Paradiso anche me, mi raccomando e così queste persone, rifiutate dalla società per tutto quello che avevano fatto, si sentivano investite di un'autorità e di un compito solennissimo.

E quasi tutti si convertivano un po' per la paura, un po' perché si sentivano, come dire, valorizzati in un compito così fondamentale, anche perché in quell'epoca la coscienza dell'aldilà era molto più viva che non adesso.

Adesso l'aldilà si è trasferita nell'aldiquà e il famoso paradiso terrestre sembra che ce lo dobbiamo creare con la tecnologia e la tecnologia è così tanto efficace che due giorni alla settimana non si può viaggiare con l'automobile, pensa che roba!

15) Il Catechista testimonia che ha vissuto alla presenza di Dio

È importante leggere queste pagine dove si dice che il catechista è essenzialmente un testimone.

Ci sono diverse citazioni bibliche che troverete al riguardo di questo.

Vi ricordo che il catechista come il cristiano è colui che testimonia agli altri che ha vissuto della presenza di Dio.

Quindi pensare che cosa ha fatto Dio nella nostra vita.

Ne sono consapevole? Cosa comunico al mio prossimo, una conoscenza libresca di Gesù Cristo oppure un'esperienza viva di Lui?

Quando io ancora non pensavo a loro Lui pensava a me.

Ha lasciato che nella mia vita succedesse questo, questo e quest'altro, ma al momento opportuno, adesso mi rendo conto al momento opportuno, Lui è venuto mi ha preso per mano: questa è la testimonianza.

Tu devi coltivare dentro di te la gioia la felicità per tutto ciò che Dio ha fatto, tu volgiti indietro nella tua vita, come se tu fossi in punto di morte, guarda tutta la tua vita fino adesso e cerca di capire negli eventi della tua vita dove Dio è intervenuto, che cosa ha fatto.

Hai avuto delle insofferenze, delle incomprensioni, una crisi di fede, una crisi matrimoniale, delle cose pazzesche e poi piano piano le cose si sono sistemate

Lì vedi l'intervento di Dio, che cosa ha permesso Dio, come ha agito Dio attraverso le difficoltà della vita, come ti ha guidato.

Come ti ha preso per mano; adesso te ne rendi conto.

Che sentimenti provi rendendoti conto di ciò che Dio ha fatto in quegli anni, prendendoti per mano in quella situazione?

Ricordatevi che qui sulle dispense ci sono i punti essenziali; io cerco di ampliare, sottolineare certi aspetti.

Quindi voi avete le parti principali qui sopra, in più avete le specificazioni, gli approfondimenti, le provocazioni.

E sapete che a me piace tanto provocare, perché voi dovete anche esser, come dire, capaci di cogliere le contraddizioni o le opposizioni.