Eucaristia

5-5-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1 - Il mistero più grande della nostra fede, si chiama l'Eucaristia
2 - Egli si è reso presente tutti i giorni
3 - Lui vuole creare un legame fortissimo con ciascuno di noi: si chiama legame di comunione
4 - Il Signore vuole stare con me
5 - Perché il Signore possa prendere dimora nella nostra persona, sono necessarie delle decisioni
6 - Forse il Signore aspetta da te una decisione
7 - Ci vuole il dono dello Spirito Santo per imparare a vedere le cose
8 - La salvezza l'ha acquistata Gesù Cristo e l'ha offerta a noi
9 - Non sei esonerato dal parlare di Gesù agli altri
10 - Anania era una persona di preghiera e ce ne accorgiamo perché ha confidenza con Gesù.
11 - Ma la preghiera che cos'è, fratelli miei? È parlare con Dio
12 - Gesù, Lui nel tuo cuore ti risponderà.
13 - Ci sono migliaia di persone che hanno letto il Codice da Vinci
14 - Il Signore si aspetta che tu invochi: vieni Spirito Santo.
15 - Signore, fammi vedere le cose come le vedi tu, non come le vede il mondo
16 - Ogni regno diviso in se stesso va in rovina
17 - La vita cristiana è una vita di discriminazione
18 - Semini la sapienza del mondo e la sapienza di Dio, cosa verrà fuori dopo?
19 - Satana è diviso in sé stesso, seguendo i suoi suggerimenti non farai altro che dividere te stesso

Dal Vangelo secondo Giovanni ( Gv 6,52-59 )

"In quel tempo, i Giudei si misero a discutere tra di loro: come può costui darci la sua carne da mangiare? … "

Dunque questa sera il Signore ci vuole presentare un mistero grande.

1) - Il mistero più grande della nostra fede, si chiama l'Eucaristia.

Un mistero straordinario che è la fonte della nostra salvezza; perché è vero che Gesù è nato, è morto ed è risorto, un po' meno di 2000 anni fa, ne sono passati di secoli da allora.

E allora ognuno di noi potrebbe dire: è una cosa che è accaduta un tempo, però la vita di adesso è un'altra cosa.

È una tentazione che tocca le persone di ogni generazione.

Allora perché questo non diventi mai per noi o una scusa, o un motivo per lasciarci prendere dalla disperazione, dalla desolazione, dallo sconforto, dalla tristezza, il Signore ha, diciamo così, escogitato questo sistema straordinario.

2) - Egli si è reso presente per noi tutti i giorni.

Non solo è presente dove due persone si riuniscono per parlare con Lui, per ascoltare la Sua parola.

Quindi anche adesso che non abbiamo ancora consacrato niente il Signore è presente qui in questa chiesa? Sicuramente sì.

Mi piace immaginare il Signore che sta passeggiando in mezzo ai banchi, va su e giù per i corridoi, guarda tutto, ascolta nei vostri cuori quello che voi Gli state dicendo, vede che cantate, che pregate, vede che avete fede, vede che siete qui riuniti per Lui per lodarLo e per chiederGli anche qualche cosa; e Lui è qui che passeggia, magari ogni tanto si siede, magari vicino a te, forse in questo momento.

È tutto vero quello che vi sto dicendo perché l'ha detto Lui stesso: "Quando due si riuniscono nel mio nome, io sono in mezzo a loro."

Dunque Lui c'è qui. I nostri occhi di carne non lo vedono, ma i nostri occhi di fede lo vedono.

Allora la Sua presenza qui è vera, è autentica, ma Lui vuole qualche cosa di più.

3) - Lui vuole creare un legame fortissimo con ciascuno di noi, che niente possa spezzarlo.

È un legame che noi ci siamo abituati a chiamare così, e quando lo diciamo, forse purtroppo, non ci pensiamo neanche.

Si chiama legame di comunione.

Ditelo. Legame di comunione.

Infatti tanta gente dice: vado a fare la comunione, è vero?

Ma andare a fare la comunione significa che tu stai legando il tuo cuore al Suo cuore.

E per farci capire quanto al Signore interessi tutto questo, Lui l'ha fatto nel modo più elementare che un essere umano possa capire, questo tutti lo capiscono: si fa mangiare.

Perché quando tu mangi qualche cosa, qualunque cosa tu stia mangiando quella diventa parte di te, sì o no?

E allora quando tu partecipi all'Eucaristia, il Signore ti fa capire: io mi faccio mangiare da te; io mi faccio bere da te, perché io voglio essere con te una cosa sola.

Allora se noi come primo passo cominciamo a capire questo, dovremmo subito riflettere su questo aspetto.

4) - Il Signore vuole stare con me.

Ma proprio con me dopo tutte le cose che ho combinato nella mia vita?

Dopo tutte le disgrazie che mi sono accadute? Come è possibile che il Signore voglia stare con me?

Vi ricordate quel fatto che Gesù aveva narrato, del pubblicano e del fariseo: il pubblicano, il pubblico peccatore, se ne stava in fondo alla sinagoga, guardava di lontano il trono delle scritture, e parlava con il Signore e non era capace di dire nient'altro al Signore se non: abbi pietà di me che sono un grande peccatore.

Poi, alla chetichella, arrivò un fariseo, una persona che pensava di essere giusta, che pensava di essere a posto e in prima fila davanti al trono delle scritture, perché nella sinagoga non c'è l'altare, c'è il trono delle scritture, il rotolo dove si conservano le scritture dell'Antico Testamento, e lì in prima fila il fariseo diceva: "Ah Signore ti ringrazio che io non sono come gli altri, io sono meglio degli altri, mica come quel pubblicano laggiù.

Io pago persino le decime del prezzemolo, della menta, di tutte le erbe aromatiche".

E Gesù nel raccontare questo fatto concludeva dicendo questo: "Chi credete dei due che sia stato benedetto dal Signore?

Chi credete dei due che abbia ricevuto la misericordia del Signore?

Quello gonfio e tronfio che pensava solo a sé e alla sua gloria, o quello umiliato e nascosto dietro la colonna, che non osava neanche guardare e che diceva Signore abbi pietà di me?."

Gesù disse: "Questi se ne andò dalla Sinagoga giustificato, mentre l'altro no".

Allora voi capite non è una questione in cui tu puoi vantare dei diritti, è una volontà del Signore.

È la Sua volontà, Lui vuole stare con te, in qualunque situazione tu ti trovi in questo momento.

5) - Perché il Signore possa prendere dimora nella nostra persona, sono necessarie delle decisioni

Lui vuole prendere dimora nella tua persona.

Naturalmente ci sono delle distinzioni che è necessario fare, perché il Signore possa prendere dimora nella nostra persona, sono necessarie delle decisioni.

E le decisioni, per esempio, sono queste: Signore, io ascolterò la tua legge e le ubbidirò.

Perché essere in comunione con Dio, tutti lo capiscono, non significa prendere un'ostia consacrata e metterla in bocca, è vero o no?

Ci sono alcuni studiosi che un po' esagerando, ma tanto per far capire le cose, dicono così: se a un certo momento io distribuisco la comunione e mi cade un'ostia per terra, arriva un gatto e se la mangia, il gatto sta facendo la comunione con il Signore? No!

Perché fare la comunione significa: che io desidero stare in comunione con te.

Desidero fare quello che tu dici.

Come la Madonna che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica.

Questo è quello che ci chiede il Signore.

Ascoltare la Sua parola e metterla in pratica; fare quello che Lui ci dice.

E quando noi facciamo quello che Lui ci dice, allora Lui stende la sua mano, e ci fa vedere come stanno realmente le cose.

Vi ricordate la prima lettura? Paolo stava andando a Damasco per perseguitare i cristiani.

Lui era esagitato, diciamo pure fanatico.

Non è che avesse tutti i torti, lui era convinto che i cristiani fossero degli eretici.

E allora si fece dare il permesso, dalla Sinagoga, dal Sinedrio, per andare a imprigionare tutti questi eretici, perché non rovinassero la loro fede.

Ed ecco, mentre va, la luce del Signore lo raggiunge.

Ma succede una cosa strana, questa luce è così forte che Paolo diventa cieco. Perché?

È un insegnamento spirituale, carissimi, tutti coloro che sono abituati a guardare le cose sotto la luce del mondo, non riescono a vedere le cose sotto la luce di Dio.

Così Paolo, che era abituato a vedere le cose secondo la sua visuale, divenne cieco perché non era abituato a vedere le cose secondo l'ottica di Dio.

6) - Forse il Signore aspetta da te una decisione

Tutto l'insegnamento di stasera  che ci parla della vicenda di Paolo è per farci capire questo: forse il Signore questa sera aspetta da te, da me e da ciascuno di noi, una decisione.

E la decisione è questa: voglio cominciare a guardare la mia vita, le mie cose, le mie attività, quello che sono, quello che faccio, non più come la guarda il mondo, ma come lo vede Dio.

In un linguaggio un pochino più biblico si direbbe: voglio vedere il mondo dalla terrazza di Abramo; che significa guardare il mondo con gli occhi di Dio.

Allora abbiamo un estremo bisogno di fare questo, prima ancora di venire all'altare per chiedere al Signore che ci guarisca, ci liberi, ci dia stabilità, prima di presentare tutte le necessità per le quali siete venuti qui stasera; il Signore ascolterà tutto, ma noi prima di presentare tutto al Signore, abbiamo bisogno di farci questa domanda: ho cambiato il mio modo di pensare?

Oppure io voglio continuare a pensare come pensa il mondo, quindi con egoismo, con arroganza, con ingiustizia, con falsità, con ipocrisia, con infedeltà, con impurità, con gelosia ecc… ?

Voglio continuare a vivere in questo fango, oppure la parola di Dio questa sera mi dice: non vedi che sei cieco.

Allora Anania, pregò su Paolo e invocò lo Spirito Santo su Paolo.

E se vi ricordate bene il brano degli Atti degli Apostoli, che abbiamo sentito questa sera, che cosa succede?

Che dagli occhi di Paolo si staccano delle squame; gli impedivano di vedere la realtà così com'è.

7) - Ci vuole il dono dello Spirito Santo per imparare a vedere le cose

Qualcuno potrà dire: eh ma Don Mauro è un fondamentalista.

Fondamentalista, in questo caso, non mi sembra un insulto, mi sembra invece un complimento.

Fondamentalista in questo caso non vuol dire fanatico, vuol dire che ho fatto una scelta, e la scelta è quella che tutti i cristiani dovrebbero compiere: chi ha ragione il mondo o Dio?

Chi comanda in casa tua? Chi è il signore in casa tua veramente?

Se la casa tua è il tuo cuore, se la casa tua è la tua anima, chi è che comanda la tua anima?

La comandi tu da solo o la comandi tu guidato da Dio?

Guardate che tutta la vita si gioca solo su questa domanda.

Quando una persona risponde a questa domanda, quella persona riceve la salvezza.

Certo che il Signore ha salvato tutti, c'è qualche dubbio che il Signore abbia salvato tutti? No.

Il Signore ha salvato tutti, ma salvare tutti non vuol mica dire che tutti vanno in Paradiso, lo sapevate?

8) - La salvezza l'ha acquistata Gesù Cristo e l'ha offerta a noi

Scusatemi tanto, la salvezza l'ha acquistata Gesù Cristo e l'ha offerta a noi.

Vuol dire che io posso prenderla questa salvezza, posso anche lasciarla. Dio ti lascia libero.

Allora Dio certo ha salvato tutti, ma non tutti ne approfittano.

È colpa di Dio se qualcuno non ne approfitta? No.

Però è anche un po' colpa nostra, sapete, perché tu che sei venuto qui stasera alla serata di guarigione, di preghiera ecc… e che conosci tante persone che vivono lontane dal Signore, tu puoi in coscienza tornartene a casa questa sera, e tornare qui il mese prossimo, senza avere cercato, in qualunque modo, di portare qui qualcuno che ha bisogno di incontrare Gesù; tu puoi in coscienza fare una cosa di questo genere?

Sto dicendo in coscienza, tu lo puoi fare? Perché sono domande tremende.

Sapete perché capisco che sono domande tremende? Sapete perché? Perché nessuno risponde.

Se tu hai ricevuto la salvezza e non la offri a un'altra persona, sei come una persona che è riuscita a salire sulla scialuppa di salvataggio e con uno scarpone appuntito schiaccia le dita di tutti quelli che vogliono arrampicarsi per salvarsi anche loro; oppure sei come una persona che è salita su una scialuppa di salvataggio, che porta la scialuppa lontano dagli altri, per starci solo tu sopra.

È una riflessione molto seria vero? Eppure, noi cristiani, abbiamo bisogno di farla questa riflessione.

9) - Non sei esonerato dal parlare di Gesù agli altri

Tu dovunque tu sia, in qualunque stato tu stia vivendo in questo momento, non sei esonerato dal parlare di Gesù agli altri.

Dillo: io non sono esonerato. Ditelo.

Gesù si aspetta che io parli, adesso tu devi solo capire a chi.

Lo Spirito Santo te lo farà capire, tu sei Anamia.

Ditelo io sono come Anamia, chi sarà il mio Paolo? Quello a cui devo togliere le scaglie dagli occhi.

Il Signore ti vuole affidare qualcuno da salvare.

Tu pensavi: ecco vado alla serata di guarigione così ottengo qualche cosa per me; sì ottieni qualche cosa per te se tu decidi di fare quello che dice Dio.

E Dio ha detto: mi è stato dato ogni potere, in cielo e in terra, dunque andate ed evangelizzate tutte le genti, fino agli estremi confini della Terra.

Non abbiamo bisogno di andare in Africa, né in Brasile, né in Cina per evangelizzare qualcuno; basta tornare a casa, è vero o no?

Ora come fece Anania per parlare di Gesù agli altri?

10) - Anania era una persona di preghiera e ce ne accorgiamo perché ha confidenza con Gesù.

Beh lo vediamo: Anania era una persona di preghiera.

Però anche su questo punto io vorrei dire una cosa importante: Anania era una persona di preghiera e ce ne accorgiamo perché ha confidenza con Gesù.

Gesù gli appare e gli dice: Anania devi andare in quella casa là, dove c'è un tizio, un certo Sauro, che fa questo e quest'altro.

Io gli sono apparso e gli ho detto che tu saresti andato per pregare su di lui affinché ricevesse un cambiamento di vita totale.

Ma Anania ha confidenza con Gesù ( vuol dire che è una persona che parla spesso con Lui) e dice.

"Ma Signore, io so delle cose su questa persona qui" come dire: ma come tu, che sei l'onnipotente, non sai chi è Saulo?

Allora te lo dico io: Saulo è quello che ci viene a perseguitare.

Se Anania non avesse avuto confidenza con il Signore, avrebbe parlato così con Gesù? No.

Invece aveva confidenza, per cui chiacchiera con Lui.

11) - Ma la preghiera che cos'è, fratelli miei? È parlare con Dio.

Certo ci sono anche le preghiere a memoria, ma attenzione: possono anche diventare pericolose, perché la tua bocca può recitare la filastrocca e la tua mente pensare ad altro.

Può succedere? Sì.

Allora adesso ti dico una cosa assurda, però prendilo come un esempio: se tu fossi Dio, ditemi se non è una cosa pazzesca comunque diciamola, saresti contento che una persona continuamente ti dicesse delle filastrocche e intanto sta pensando ad altre cose?

Dimmi un po' quella è preghiera? No.

La preghiera dev'essere pensata.

Se tu preghi le preghiere che sai a memoria, sì pregale ma pensando quello che fai.

Fra poco vedremo perché pregheremo come Gesù ci ha insegnato, e quando un'assemblea non pensa, sapete come fa?

Padre nostro che sei … La cantilena, quella è una preghiera?

Non fatemi ridere, quella non è una preghiera, è una filastrocca.

12) - Gesù, Lui nel tuo cuore ti risponderà.

Così Anania era abituato a parlare con Gesù, e Gesù lo ascoltava, e Gesù gli rispondeva, e tu ti devi abituare a parlare con Gesù, e Lui nel tuo cuore ti risponderà.

Certe volte ti incoraggerà, certe volte ti sgriderà e ti dirà: così non va bene, lo sai bene che così non è giusto, non lo sai che il mio comandamento numero tal dei tali dice questo?

Ci sono alcune persone che si sono sentite dire dal Signore: ma come non hai ancora letto il mio libro?

Adesso apro una parentesi e poi la chiudo subito. Questa cosa qui è tremenda eh.

13) - Ci sono migliaia di persone che hanno letto il Codice da Vinci

Ci sono migliaia di persone che hanno letto il Codice da Vinci, ma non hanno mai letto il Vangelo, e credono alle baggianate che ci sono sul Codice da Vinci e non sanno neanche che cosa c'è scritto nella Bibbia.

Allora il Signore potrebbe apparire a quelle persone e dirle: ma come, il mio libro ancora non l'hai letto?

Hai letto tante stupidaggini nella tua vita e il mio libro ancora non l'hai letto?

Non sai neanche che cosa penso io, che cosa insegno io, che cosa ho detto io nell'arco di 3000 anni, e vai a leggere quello che ha detto una persona qualsiasi, che non ha la mia sapienza e che non ha creato il mondo?

E che non ha creato te, cosa che invece io ho fatto.

Il Signore ci invita davvero a essere sinceri e semplici.

E San Paolo aveva proprio questa caratteristica: semplice, autentico, ha capito che stava sbagliando e ha detto: basta, fino adesso ho sbagliato, ho capito, finalmente ho visto la vera luce, quella che illumina il mondo, quella che mi dice la verità; si chiama Gesù.

Adesso tutto quello ho fatto prima non lo rinnego, lo trasformo, lo metto al servizio di Gesù.

Prima ero tanto sapiente delle cose dell'Antico Testamento da diventare un persecutore, bene adesso tutta quella sapienza lì non la butto dalla finestra, invece me la tengo tutta e la uso al servizio di Dio.

Pensa alla tua vita, a tutte le cose che tu sai fare, a tutte le cose che ti sono capitate, a quelle buone, a quelle meno buone, all'esperienze buone ma anche a quelle cattive. Cambia vita.

14) - Il Signore si aspetta che tu invochi: vieni Spirito Santo

Il Signore si aspetta questa sera che tu chieda il dono dello Spirito Santo, che tu invochi: vieni Spirito Santo, fammi essere come S. Paolo cambia la mia vita, togli le scaglie dai miei occhi.

Voglio vedere il mondo come è veramente, non come mi dicono gli altri che è.

Non voglio più essere cieco.

Vedete, guardare le cose come le dice il mondo significa essere ciechi.

Significa che gli altri ti dicono chi sei, gli altri ti dicono se vali o se non vali, gli altri ti dicono che cosa è importante, gli altri ti dicono se sei alla moda o non sei alla moda, se sei una persona in o se sei una persona out.

E tu ci credi! E tu ci credi.

L'esempio è proprio calzante, il cieco non può fare diversamente, si deve fidare degli altri, perché gli dicono passa di qua, e lui passa di là; ci sono persino dei cani addestrati a portarli su percorsi sicuri.

E il cieco si fida, è un esempio ottimo di fiducia.

Ma uno che ci può vedere non ha il diritto di restare cieco.

15) - Signore, fammi vedere le cose come le vedi tu, non come le vede il mondo

Se tu puoi vedere, tu devi vedere; e per vedere veramente tu lo devi chiedere: Signore togli da me le squame che mi impediscono di vedere la verità.

Io voglio essere nella verità. Come Paolo fu nella verità, capì che aveva sbagliato tutto, decise di cambiare tutto.

Questa sera la salvezza è offerta anche a te e alla tua casa.

È tempo che tu chieda: Signore, fammi vedere le cose come le vedi tu, non come le vede il mondo.

Perché il mondo vede le cose sue in un modo tutto particolare, tu invece hai la vera visione sulle cose.

Per esempio il mondo dice che non c'è nessuna differenza tra uomo e donna, tanto è vero che si possono fare matrimoni tra donne e tra uomini; e si devono chiamare matrimoni.

Dio ha un'altra visione su questo punto, vero o no?

È per esempio il mondo dice che una cellula appena fecondata non è una persona è solo un grumo di cellule; invece Dio dice: lo voglio, esisti, e quella cellula, anche quell'unica cellula, ha già l'anima ed è già una persona.

Per esempio il mondo dice: sei anziano, sei ammalato, stacchiamo la spina è più gentile, gli togliamo la sofferenza.

Bugiardo, ti togli l'incomodo. Bugiardo, il mondo è bugiardo, è ladro, perché il mondo giace sotto l'inganno di Satana che è ladro ed è assassino fin dal principio.

Tu vuoi continuare a vedere te stesso, la tua vita, la tua famiglia come la vede il mondo? Io no.

16) - Ogni regno diviso in se stesso va in rovina

Dunque in questa parola che ci viene dal Vangelo di Matteo, al capitolo 12, quindi Matteo 12,22-27, Gesù sta dicendo alcune cose a qualcuno qui presente: ogni regno diviso in se stesso va in rovina.

Il Signore ti invita a diventare una cosa sola.

Forse dobbiamo ammettere che molti disastri nella nostra vita sono capitati a noi, quando abbiamo seguito modi diversi, da una parte la legge di Dio, dall'altra parte la legge del mondo.

No, non possiamo essere divisi in noi stessi.

Non possiamo condividere la legge di Dio per certe cose e per altre cose invece combatterla.

Quello che ci accadrà è quello di cadere, andare in rovina.

Il Signore ci invita a riedificarci nell'unità.

Certo pone di fronte a noi la scelta: o con me o senza di me.

Ma la vita cristiana non è una vita di compromessi è una vita di scelte.

Diciamo la parola difficile, volete che la dica?

17) - La vita cristiana è una vita di discriminazione

Ditela questa parola: la vita cristiana è una vita di discriminazione.

Adesso tutti parlano contro ogni tipo di discriminazione, non ci devono essere discriminazioni, è come un passato di verdura, tutto viene frullato, tutto, le patate, le carote, le fave, le cipolle, tutto assume lo stesso sapore, non c'è difficoltà.

No la vita cristiana non è così. Nella vita cristiana c'è l'acqua e c'è il vino.

C'è chi raccoglie, c'è chi disperde, c'è chi semina il grano, c'è chi semina la zizzania.

Tu nel tuo sacco non puoi mettere sia il grano sia la zizzania perché se no tu fai la rovina della tua casa.

 Che cosa semini nella tua vita grano e zizzania? Che cosa raccogli?

18) - Semini la sapienza del mondo e la sapienza di Dio, cosa verrà fuori dopo?

Metti insieme il dolce e il salato cosa viene fuori? Una cosa che non si può decifrare.

Metti insieme l'acqua santa e la terra santa, viene solo fuori fango.

19) - Satana è diviso in sé stesso, seguendo i suoi suggerimenti non farai altro che dividere te stesso

Allora attenzione bene, la parola del Signore è molto chiara e incoraggia dicendo che Satana è diviso in sé stesso, dunque il suo regno non potrà sussistere.

Con tutta la sua arroganza, con tutta la sua prosopopea, con tutta la sua violenza, sì, cercherà di fare ogni cosa ma lui stesso sa di essere capo di un regno diviso in se stesso.

E tu sai anche che seguendo i suoi suggerimenti non farai altro che dividere te stesso sempre di più, sempre più nella confusione.

Che cosa ti rende diviso? Mantenere l'odio, il risentimento, non cercare il perdono …