Destinati alla gloria

15-10-2005

Don Mauro Agreste

Definizione della parola Santo

Io non ricordo se con voi abbiamo trattato in modo approfondito o non approfondito dell'antropologia cristiana, vale a dire "com'è l'uomo secondo la rivelazione biblica, spirito, anima e corpo".

Probabilmente lo state facendo con Gabriella, molto bene e allora vi dirò una cosa, con spirito si intende almeno due cose, uno la più aulica, Spirito Santo, in quel caso usiamo generalmente la lettera maiuscola, per indicare che si intende lo Spirito di Dio, va bene, quando parliamo della persona umana, invece, mettiamo la esse minuscola per dire tra virgolette il luogo, che non è un luogo, ma noi dobbiamo pur capire, il luogo in cui l'io si incontra con Dio, ci siamo fino qui, avete lo schema di Gabriella no, apritelo davanti e guardatelo perché vi serve.

Quindi spirito è "il luogo" dove l'io si incontra con Dio, quando diventa santo?

Semplice quando è separato, perché santo vuol dire distinto, da tutto ciò che non è come Dio, è chiaro fino qui, guardate che è una sintesi di una strasintesi di un super condensato, un uomo è santo quando è separato da tutto ciò che non è in comunione con Dio, e adesso vi spiego.

Dio è uno, vero, buono e bello scrivetelo perché è importante non lo trovate nelle dispense, anime sante.

Allora Dio è uno, vero, buono e bello almeno queste quattro caratteristiche dell'Essere, Essere con la e maiuscola vuol dire Dio, "unum, verum, bonum et pulcrum" vuol dire "uno, vero, buono e bello", va bene?

Santo = distinto da tutto ciò che non è in comunione con Dio, Dio ama la divisione?

No, perché Dio è uno, è un'unità perfetta, Dio ama la menzogna, la falsità, l'apparenza a discapito della realtà? Si o no?

No, perché Dio è vero, quindi Dio ama l'ipocrisia, la falsità, la menzogna, la calunnia tutte queste cose qui? Si o no?

No, perché Dio non è così, Dio ama tutto ciò che è iniquo, tutto ciò che non è nella sua vera realtà?

No, perché Dio è buono. Dio ama le cose turpi, lugubri, spaventose, opprimenti ecc.?

No, perché Dio è bello, allora quando lo spirito dell'uomo è in comunione con lo Spirito di Dio, mi seguite, lo spirito dell'uomo è in comunione con lo Spirito Santo, cosa fa lo Spirito Santo, cosa dice allo spirito dell'uomo?

Staccati da tutto ciò che provoca divisione, tutto ciò che provoca cattiveria, tutto ciò che è falsità, tutto ciò che è orripilante ecc..

Perché Dio non è così, se tu vuoi essere in accordo con Dio, allontanati da queste cose, allontanandoti da quelle cose naturalmente ti avvicini a Dio, che crea unità, quindi comunione, che è verità quindi tu sei vero con te stesso vero con gli altri, che è bontà quindi tu costruisci il bene come Dio ha costruito il bene in Gesù Cristo per la potenza dello Spirito Santo e costruisci la bellezza, che non è solo la proporzione matematica della realtà, la bellezza è un'armonia che si riflette sulle cose che l'uomo produce, ma è un'armonia che ti viene dallo stare con Dio; mi sono spiegato.

Guardate che lo so che questo è un condensato di uno stracondensato, è proprio il minimo indispensabile, su ognuna di queste cose si potrebbe parlare lungamente, però adesso non è ancora il tempo, mi avete stimolato su questa cosa e allora voglio darvi questo enunciato, tutte queste domande che mi hai suggerito, sono lecite vanno però intuite piano, piano, un po' alla volta perché voi vi rendete conto di che portata sono tutti questi argomenti.

Naturalmente tutto questo non si può né capire né intuire se noi non ci mettiamo in uno stato che favorisca tutto questo, e cioè se non ci mettiamo in un rapporto personale con Dio.

L'altro giorno il mio Vescovo in una meditazione diceva proprio questo che, si può essere dei perfetti conoscitori della teologia e però essere atei, in realtà lo sappiamo molto bene dalla storia no, le università per esempio della ex Unione Sovietica, che avevano la facoltà di ateismo, erano facoltà in cui gli insegnanti conoscevano a memoria la Bibbia ma non avevano la fede.

Dunque teniamo presente tutto questo, questi temi servono per la conformazione e la formazione nostra che con un'espressione difficile chiamerò "formazione della intelligenza della fede" ditelo un po', vuol dire che noi non beviamo le cose della Rivelazione senza farci domande, giusto?

Però dobbiamo aiutare la nostra intelligenza a entrare a contemplare un mistero e contemplare non è capire, è capire qualcosa ed essere stupefatti accettando il resto di ciò che Dio dice di se stesso, va bene?

Allora, andiamo avanti, riprendiamo dove abbiamo lasciato la volta scorsa, avete davanti lo schema che si riferisce all'immagine della Trinità, naturalmente questa immagine della Trinità è una illustrazione con tutti i limiti dell'illustrazione perché è impossibile contenere l'incontenibile, è solo un qualche cosa che ci aiuta a conformare la nostra mente all'intelligenza delle Scrittura e alla intelligenza della fede.

Ora, l'amore Trinitario, la realtà della Trinità di Dio è per noi una realtà importante perché ciò che Dio è in se stesso, rivela in qualche modo il mistero che ci riguarda, avendo sotto gli occhi lo schema dell'antropologia cristiana, vi rendete conto di alcune cose, avete sotto gli occhi quello schema?

Tenetelo aperto, allora, se l'uomo è come dice 1 Tessalonicesi 5, 23, spirito, anima e corpo, in questa affermazione noi vediamo una concretizzazione di ciò che Dio ha affermato e che noi troviamo nella Genesi al capitolo 1 versetto 26 facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza, immagine di Dio ci dicono i padri della Chiesa è impressa in noi direttamente da Dio, somiglianza a Dio è lasciata alla nostra libertà, il libero arbitrio.

Molto bene, per cui è vero che siamo ad immagine e somiglianza, l'immagine ce la imprime Dio, la somiglianza la rispecchiamo noi, immagine impressa da Dio, siamo come una specie, non prendetemi per un eretico, però tanto per intuire, sapete siamo in un mistero, una specie di piccola Trinità, come Dio è uno solo in tre Persone uguali e distinte, ricordatevi che sono uguali, non c'è ne che uno abbia più potere dell'altro o che sia più importante dell'altro.

Quando si recita il Credo specialmente in latino, si dice che dello Spirito Santo "simul adoratur et conglorificatur" che significa che adorato e glorificato nello stesso modo in cui adoriamo e glorifichiamo il Padre o il Figlio, va bene, ricordatevi, certo che con la lingua noi dobbiamo esprimere dei misteri che sono assolutamente superiori al nostro modo di intendere, ma in qualche modo dovremo cercare di perpetuare nella storia degli uomini questo stato di contemplazione e di stupore di fronte al mistero di Dio?

Ditemelo un po', siete stupefatti, noi dobbiamo usare una lingua per dire il mistero no?

Ma, quando usiamo questa lingua ci rendiamo conto che è assolutamente inadeguata? (risp.) Si.

Ecco questo voglio dire! Però in qualche modo dobbiamo dare agli altri il senso di questo mistero?

Quindi dobbiamo usare la nostra lingua, però non è sufficiente dire una formula, bisogna anche introdurre gli altri a intuire quello che si sta contemplando, va bene!

L'uomo è una specie di piccola Trinità, perché come Dio è uno solo in tre persone Padre, Figlio e Spirito Santo, così l'uomo è un solo essere in cui sussistono queste tre dimensioni, chiamiamole così sebbene siano dei termini che possono ingenerare degli equivoci, noi cominciamo a parlare in questo modo.

Tre dimensioni che sono spirito, anima e corpo, come in un solido, abbiamo un solido che però ha tre misure, l'altezza, la lunghezza e la profondità, queste tre dimensioni mi individuano un solido, costituiscono essenzialmente questo oggetto perché sia considerato un solido, va bene, allora per la persona umana ci sono diciamo fra virgolette queste tre dimensioni, spirito, anima e corpo, mi individuano un solo essere, però vedete che ha una ripartizione triplice, mi richiama l'immagine di Dio, ma io non sono Dio perché il mio spirito non è lo Spirito Santo, il mio spirito è infinito?

No, non è infinita, la mia mente è infinita, non è infinita, il mio corpo è infinito?

Meno male non lo è, allora vedete, però è una struttura diciamo così che è impressa a immagine, la somiglianza invece dipende dal mio libero arbitrio, vedete li che c'è l'io, come è disegnato l'io? (risp.) con un cerchiolino.

Perché ha un cerchiolino? Ve l'ho detto fino alla nausea, se non lo sapete divento calvo di colpo!! (risp.) Perché siamo finiti.

Sarà bene che vado a prenotare una parrucca, perché siamo liberi!

Questo cerchiolino, che potrebbe essere anche solo tratteggiato, cosa vuole significare, vuol significare che il nostro io è libero di ascoltare la voce di Dio o di allontanarsi, mi sono spiegato?

Quindi, certo nello schema grafico che vi è proposto l'io si trova nello spirito "luogo in cui il mio io sta in comunione con Dio Lo ascolta e con Lui comunica in un modo spirituale ( che vuol dire prima ancora delle parole )" lo so che questa formula che vi ho dato è sintetica e non è così facile da capire, però attenzione, comunicare in un modo spirituale è il tipo di comunicazione di Dio, che prima ti fa sentire il senso delle cose, e solo dopo tu riesci a dare un nome a quel senso interiore che senti dentro di te, mi spiego, facciamo un esempio, se tu a un certo momento ti sei fatto la domanda della tua vita, per quale vita sono nato?

E glielo hai chiesto al Signore, il Signore piano piano ti ha fatto sentire il senso della tua vita dopo hai capito e hai dato un nome a quel senso, matrimonio, genitore ecc. però prima hai sentito, sento qualche cosa che mi fa capire che io sono così, mi sono spiegato, tu non disprezzi un altro tipo di senso di vita, però tu dici è splendido è bellissimo ma non è per me.

Tutti coloro che si sono fatti una domanda sulla vocazione hanno avuto la guida dello Spirito Santo che ha fatto intuire in modo, molto prima che con la parola, con un senso interiore di attrazione oppure di, come dire, è bello ma non è per me, allora spiegarlo con parole più semplici di queste credo che sia un'impresa titanica.

Quando una persona sente la nostalgia, prima sente il disagio, poi dopo quando deve descrivere questo disagio, dice ah questa è la nostalgia, mi sono spiegato, però qui siamo già a un livello inferiore che è un livello psichico, però tanto per farvi capire, portatelo a un livello superiore, la nostalgia di Dio è quella sete insaziabile di stare con Lui, che non sapete come descrivere.

Dici voglio stare con il Signore, mi piace stare con Lui, voglio parlare con Lui, come si sta bene quando sono davanti al Santissimo ecc., dopo dici ah!!

Ma tutto questo ha un nome, ecco allora che da un livello spirituale, dall'esperienza spirituale, vai nel secondo livello quello psichico, e sei capace di dare un nome a quello che c'è già, va bene, quanti anni fa, non lo so neanche più, si sentiva parlare per la prima volta dei kiwi, vi ricordate, i kiwi sono fatti così, cosà ecc. finché non abbiamo assaggiato come era un kiwi, potevamo immaginare tutto, anche vederne le fotografie, ma non potevamo sapere che cosa corrispondeva a quel nome.

Avevamo in mente il nome kiwi o actinidia, che sarebbe il nome latino biologico di quella pianta, però niente di più, allora noi abbiamo fatto una esperienza inversa, prima abbiamo avuto un nome e poi abbiamo avuto l'esperienza, invece la comunicazione spirituale, prima Dio ti da il senso che dopo tu con la tua mente cerchi di rivestire di parole, ripetiamo Dio ti da il senso e dopo tu con la tua psiche cerchi di rivestire di parole.

Ecco allora, l'io si trova dotato di libero arbitrio in comunione con Dio, Dio parla con l'io, l'io parla con Dio, ma parla in un modo che non sono parole, parla in un modo spirituale, va bene!

Dopo, quando quello che Dio ti comunica serve per la tua vita concreta, allora questo passa dalla comunione tua interiore, io e Dio, passa al secondo livello, che è quello dell'anima o psiche, cosa trovate in quel livello?

Le facoltà della mente che ci servono perché dobbiamo vivere nel mondo, quindi quello che Dio ci comunica, che ne so, un senso di misericordia, la misericordia dentro di te a livello spirituale, si concretizza a livello mentale.

Per esempio, ricordando con la memoria che c'è qualcuno che tu devi perdonare, la memoria ti fa venire alla mente che la misericordia che Dio ti ha comunicato nel tuo spirito, può concretizzarsi su una persona che tu devi perdonare, allora hai la memoria di quello che ti è stato fatto però hai anche la riflessione sulla misericordia dell'intelligenza, della razionalità, della fantasia, quando tu hai tutto questo la volontà ti dice, bene, Dio nel tuo spirito ti ha illustrato, diciamo così la misericordia, ci siamo fino a qui?

Nella tua mente tu stai cercando di concretizzare questa comunicazione che Dio ti ha suggerito nel tuo spirito, adesso devi prendere una decisione, resterà un esercizio mentale o diventerà una cosa concreta?

Allora la tua volontà, decide in quel momento se concretizzare l'ispirazione di Dio nel tuo spirito, che tu hai accolto e che hai rivestito di parole attraverso la tua mente e adesso devi decidere se diventerà una cosa concreta o se resterà solo una cosa mentale, attraverso il corpo, per fare un'azione di misericordia non basta ricevere una ispirazione di Dio e farci un ragionamento sopra, bisogna poi decidere se rimarrà una cosa astratta o se diventerà una cosa concreta.

Il "prédugnon" tra queste cose è la volontà, ora se il tuo io si trova nello spirito, cioè in comunione con Dio, lo vedete quello schema, allora il tuo io si trova nella cabina di pilotaggio e comanda alla volontà, va bene adesso lo concretizziamo, allora l'io dice alla volontà parti, e la volontà dice, bene allora cervello muovi il dito, fai il numero di telefono, lingua parla, ciao carissimo volevo dirti che…insomma qui e là, su e giù ecc. cerchiamo di non dare uno schiaffo a tutte le mosche, vogliamoci bene ecc. ecc..

Faccio un esempio stupido ovviamente, ma per capire che tutta la persona è attivata, Dio ha ispirato, l'io ha recepito, ha detto umh!! ragioniamoci un po' sopra, ed ecco il secondo livello mentale, quando la mente ci ha ragionato, ha ricordato, con la fantasia ha detto come potrei fare per ricostruire la pace ecc. ecc.,

Entra in gioco la volontà e la volontà riceve l'impulso dall'io, che dice va bene parti, la volontà decide e il corpo agisce, cioè concretizza esattamente quello che è stato ricevuto sin dall'inizio, però se l'io, lo vedete lì l'io, che ha quel cerchiolino intorno che vuol dire che è libero di muoversi dove vuole.

Per caso non vuole stare ad ascoltare Dio ed esce dallo spirito, può rifugiarsi dovunque a voglia, è vero o no, si sposta, allora potrebbe rifugiarsi nelle emozioni, lo vedete li, allora se va nelle emozioni, che cosa capirà della misericordia, capirà solo di essere ferito e non capirà che lui ha ferito qualcun altro, dunque la misericordia per se stesso, non per gli altri, mi spiego!

Perché l'io ha preso il posto di Dio, tutto finisce nel centro dell'io, allora il risultato quale sarà, una relazione o l'interruzione delle relazioni? (risp.) l'interruzione delle relazioni, avete capito come è?

Se l'io non sta dove deve stare, cioè in comunione con Dio, la vita della persona diventa un disastro.