Spirito, anima e corpo

22-10-2005

Don Mauro Agreste

Indice

1) Spirito, anima, corpo
2) La psiche si forma col passare del tempo
3) La psiche si forma attraverso le esperienze sensoriali
4) Come comincia a costruire le relazioni?
5) Quando si forma la psiche? Quando non ha più bisogno di formarsi
6) Dio ha una psiche, un intelletto, una razionalità. una volontà?
7) La parabola, un racconto verosimile
8) La psiche si forma continuamente su questa terra, mediante le esperienze
9) La persona che si fa dominare dai sensi
10) Il tatto
11) L'udito e la vista
12) I suoni gutturali sono un tentativo di costruire la prima struttura del linguaggio
13) La psiche deve essere sufficientemente formata per poter comunicare un discorso su Dio
14) La parte centrale, chiamata spirito, e "luogo" in cui Dio risiede

1) Spirito, anima, corpo

Spirito, anima, corpo, come mai non ho scritto anima e ho scritto psiche?

Perché in greco anima si dice psiche.

Però per noi è più facile capire questo, allora attenzione il catechismo c.c. giustamente ci ricorda che non c'è una dualità di anima, cioè dire non ci sono due principi spirituali, Ce n'è uno solo.

Nel principio spirituale c'è la nostra mente, ma c'è anche lo spirito creato direttamente da Dio, va bene?

Non approfondiamo di più perché il discorso diventa estremamente complesso dopo, tutto sommato per il vostro cammino non è così fondamentale.

Dunque la persona umana è costituita di materia e di non materia, diciamo così, così evitiamo qualsiasi equivoco.

Il pensiero non è materiale, d'altronde l'anima non è materiale e spirituale, quindi noi diremo, materia e non materia.

La nostra anima creata direttamente da Dio, però per esprimersi come essere umano, ha bisogno di alcune strutture di pensiero, alcune strutture di logica, mi sto spiegando, e allora queste strutture di pensiero vengono elaborate nella psiche, che piano, piano si forma.

2) La psiche si forma col passare del tempo

Dio ci crea con una psiche, ma questa psiche si deve formare col passare del tempo, mediante le esperienze.

Quindi un bambino appena nato ce l'ha una psiche?

Sì in potenza, non ancora in atto, un bambino di tre settimane ce l'ha la psiche?

Sì, che ce l'ha la psiche, un bambino di qualche mese ce l'ha la psiche, ancora non è venuto al mondo, ma ce l'ha la psiche?

Sì , voi tutti sapete meglio di me che il carattere del bambino si forma nei primi quattro mesi di gestazione, lo sapevate no?

Quindi è importante in quel periodo che le mamme abbiano una vita il più possibile serena, perché un clima agitato contribuirà a creare nel bambino una mentalità agitata, irascibile che poi si può manifestare in molti modi, con pigrizia, con indolenza, oppure con irrequietezza e altre cose, poi la grazia del Signore può fare qualunque cosa eh!

Comunque tenete presente che noi siamo anche fatti così, la psiche del bambino si forma passando attraverso l'esperienza della mamma.

In tempo di guerra le mamme che scappavano sotto i bombardamenti e che attendevano i bambini vivevano dentro di sé delle paure e questo ha influito sulla psiche del bambino, certo che ha influito, chiusa la parentesi solo per dare un esempio.

Molto bene, la psiche poi continua a formarsi per tutto il tempo in cui noi esistiamo giusto?

Mentre lo spirito non ha bisogno particolarmente di formarsi, perché lo spirito è un'altra situazione.

3) La psiche si forma attraverso le esperienze sensoriali

La psiche si forma attraverso le esperienze, quindi il bambino piccolo, quali esperienze fa?

Sono esperienze intellettuali quelle del bambino neonato?

No, sono esperienze sensoriali, vedete le sensazioni, infatti il bambino reagisce a seconda delle sensazioni.

Si sente bagnato, si sente sporco, cosa fa?

Piange, quindi, qual è la sensazione che ha avuto?

Sgradevole, sensazione negativa.

Il bambino sente un vuoto allo stomaco che lo fa svegliare ecc. cosa fa?

Piange, cosa vuol dire questo pianto?

Vuol dire che sente un disagio, sta cominciando ad usare la sua psiche, però non possiede ancora gli elementi per essere comunicativo, l'unico modo che ha per essere comunicativo è la voce e il corpo per cui un bambino felice lo vedete che sorride facilmente, un bambino in disagio ha un volto triste, corrugato, piange ecc. dunque i due modi di esprimersi sono quello corporeo e quello superficialmente psichico.

Ci siamo perché la psiche non si è ancora strutturata, è come un materassino che si deve gonfiare di esperienza, finché è piatto, metti pure dell'aria dentro, piano, piano si gonfierà, ma all'inizio è completamente piatto.

Non c'è questa psiche, certo che c'è, però ancora non contiene quasi nulla, ci vogliono mesi e mesi perché la psiche diventi capace di costruire ciò per cui esiste e cioè le relazioni.

4) Come comincia a costruire le relazioni?

Come comincia a costruire le relazioni?

Prima con il corpo, quindi il bambino ride, il bambino piange, il bambino sorride, il bambino piange oppure ha un volto spaventato ecc.

I tratti somatici, i gesti, i suoni gutturali i pianti sono un tentativo iniziale di strutturare mediante le proprie capacità, le sensazioni che giungono dall'esterno.

In quel periodo la psiche, sta facendo un enorme lavoro di immagazzinamento dati e quindi il bambino dopo alcune settimane riesce a individuare, gli occhi e la bocca della mamma, come qualcosa di piacevole e riconosce solo quello, non riconosce l'ovale del volto, solo gli occhi e la bocca perché la mamma gli parla, perché la mamma lo guarda.

Piano, piano la psiche comanda al cervello di attivarsi, perché voi sapete che non si vede con gli occhi ma si vede con il cervello, dunque interpretare la luce che viene recepita, provate ad immaginare un cieco che nasce cieco e che vede per la 1° volta vede qualcosa, ti sa dire quello che sta vedendo?

Se viene un cieco e di colpo vede una sedia cosa dice che è? È una cosa?!

Però se la tocca la riconosce e dice ah!

Questa cosa è quella cosa che io ho l'esperienza sotto un altro aspetto e allora associa l'esperienza tattile con l'esperienza visiva.

Il cieco nato che viene guarito da Gesù dice "ma forse sono gli uomini", qui c'è una cosa un po' buffa, perché vedo come degli alberi che camminano!

Allora vuol dire che aveva l'esperienza degli alberi, comunque tanto per far capire l'itinerario necessario.

5) Quando si forma la psiche? Quando non ha più bisogno di formarsi

Dunque la psiche si forma nel corso degli anni, quando la psiche si ferma?

Quando non ha più bisogno di formarsi?

Quando si muore, siete tutti d'accordo?

Io non sono d'accordo, secondo me noi cresciamo di gloria in gloria, la conoscenza di Dio è esperienza di Dio, quando saremo nel paradiso non avremo più bisogno di crescere come siamo abituati a crescere noi adesso, ma la nostra psiche ci sarà ancora?

Certo che ci sarà ancora.

Le cose belle che abbiamo vissute qui sulla terra saranno dimenticate quando saremo in paradiso?

No, però diremo "mi ricordo quando ero sulla terra che ho vissuto questo e questo e questo altro, però certo che qui è molto più bello!!

Allora la memoria c'è l'hai ancora?

Sì, ricordatevi che Dio dice "Io sono il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, quindi Dio dice che ha una memoria.

Lo dice per analogia perché Dio è la presenza eterna e quindi è chiaro, ma questo ci fa capire.

Dio dice: Io voglio, cioè dice sia la luce, quindi Dio ha una volontà, una volontà precisa, Dio prese la polvere della terra, la plasmò, le diede una forma.

6) Dio ha una psiche, un intelletto, una razionalità. una volontà?

Quindi Dio ha un progetto, ha una psiche, un intelletto, una razionalità, ha una volontà? Sì o no?

Certo, ha le emozioni? Certo, sono adirato con te popolo mio, che male ti ho fatto ecc., dunque ha delle emozioni.

Ha fantasia Dio? Certo, ha creato tutto il mondo, pensate le parabole, non sono fantasia che ci serve per capire delle cose spirituali?

Come faremmo noi a capire certe cose spirituali se Dio non avesse avuto la fantasia di tradurre in un linguaggio semplice concetti difficili "Un uomo aveva due figli, il più giovane dei due disse: "Padre dammi la mia parte di eredità e se ne andò via".

Allora, può succedere una cosa di questo genere?

Sì, ma Gesù non ci ha detto: "Pomponia Agrippa che viveva là aveva due figli ecc.

7) La parabola, un racconto verosimile

Non ci ha raccontato un fatto di cronaca, ci ha raccontato una parabola, che non è una fiaba, è un racconto verosimile, con lo scopo di farci capire delle realtà che il nostro cervello da solo potrebbe sperare, ma non capire, Dio è il Padre che sta sulla terrazza ad aspettare sempre, se non ci fosse un racconto che ci spinge a riflettere sui fatti e gli antefatti e le conseguenze tenendo presente tutto quello che possiamo avere nella nostra memoria di fatti simili, ecco noi non capiremmo la profondità del messaggio.

Perché Gesù poteva dire: ricorda Dio è tuo Padre, giusto, Dio ti vuole bene, Dio ti aspetta questa è la sintesi delle parabola no?

Fa una piega questo discorso? Neanche una!

Tuttavia, noi non riusciamo a capire tutti i risvolti spirituali che questa parabola ha in sé, se non entrando nella vicenda che Gesù, nella sua fantasia ci ha prodotto un fatto verosimile, non vuol dire che sia falso; è un fatto che ha qualche cosa da narrarci.

Le parabole sono queste, "un uomo andava da Gerusalemme a Gerico, mentre era per la strada, i briganti lo assalirono e lo lasciarono mezzo morto".

Non ci dice Giuda Taddeo andava da Gerusalemme a Gerico, intanto la gente sapeva che quella strada era molto pericolosa, quindi avevano sentito molti fatti del genere e tutto quello che viene descritto è un'esperienza di cui le persone avevano qualche consapevolezza.

Ma Gesù non sta raccontando di quel fatto specifico, siamo noi nella cultura del nulla, che siamo abituati al pettegolezzo per cui i giornali, i mezzi di comunicazione di massa non fanno nient'altro che fare adesso quella parola in inglese, perché sembra che noi in Italia non abbiamo più la lingua italiana dobbiamo prendere in prestito le parole in inglese, il gossip, ma non fatemi ridere, come invece di chiamarli spacciatori adesso li chiamano "pucher" qualcosa del genere, abbiamo una lingua che è stata alla base della filosofia e della teologia, per piacere!!,

In certe nazioni quando ancora giocavano con le clave e si dondolavano fra gli alberi, da noi in Senato a Roma, si discuteva delle leggi eh!!

Per piacere, quindi cerchiamo di non cercare sempre altrove quello che abbiamo già in casa. Chiusa la parentesi.

8) La psiche si forma continuamente su questa terra, mediante le esperienze

Attenzione, dunque la psiche si forma continuamente su questa terra, mediante le esperienze, allora finché il bambino è piccolo si dice, non ha uso di ragione, da che cosa è guidato?

Dalle sensazioni, dunque le sensazioni servono per mettere ordine sulle esperienze del bambino.

Un'esperienza dolorosa viene catalogata come qualche cosa di spiacevole, un'esperienza gratificante viene catalogata come qualcosa da ricercare ecc. col passare del tempo questo secondo aspetto assume la sua posizione che serve come "luogo" della realizzazione di sé perché c'è questo processo dall'esterno verso l'interno per poi giungere dall'interno verso l'esterno.

Allora la maturazione umana parte cronologicamente dall'esterno verso l'interno, cioè dalle sensazioni alla psiche, per giungere, dopo allo spirito.

Quando è giunta lì la continuazione della maturazione umana prende il movimento inverso, cioè dall'interno verso l'esterno.

Cioè prima c'è la natura che ti guida, ma quando tu sei giunto alla consapevolezza di chi sei tu, allora lo spirito guida la natura, mi sono spiegato, vi siete copiati questo schema?

Lo avete, però scrivetevelo, perché una cosa è trovarvi una cosa già fatta, l'altra cosa è farla voi, perché un domani doveste fare una lezione di questo genere, in qualunque posto senza lo schema davanti voi dovete essere capaci di farlo, prima Tessalonicesi 5, 23.

Ora andiamo avanti. Il corpo dunque funziona attraverso le sensazioni, ed è normale che sia così, non c'è mica da stupirsi.

Parentesi, come si chiama una persona che si fa dominare dalle sensazioni?

Emotivo, no l'emotivo si fa dominare dalle emozioni, dove si trovano le emozioni?

Nella psiche, quindi non è a livello del corpo le emozioni, una persona che si fa dominare dalle sensazioni, devo essere più esplicito?

Razionale, no dove si trova la razionalità? Nella sfera della psiche!

Ecco, invece di sensazioni ditemi da dove vengono le sensazioni? Dal corpo, quindi come si chiamano quelli?

I sensi, le sensazioni ci vengono dai sensi, una persona che si fa dominare dai sensi, come si chiama?

No, non sensitiva un'altra cosa, passionale?

Sei abbastanza vicina, però ricordati che passionale vuol più dire, le passioni cioè l'emotività!

Sentimento, no, se alla base delle sensazioni ci sono i sensi, sensibile, allora sensibile cosa vuol dire?

Emotiva, quindi non è sensibile…sensuale, scrivetevelo.

9) La persona che si fa dominare dai sensi

Una persona che si fa dominare dalle sensazioni cioè dai sensi si chiama sensuale, fatemi un esempio, quali sono i sensi?

Tatto, udito, vista, olfatto, gusto, sono delle cose meravigliose questi sensi?

Si, ce li ha dati il Signore, certo sono cose meravigliose, però se questi sensi si siedono sul trono di Dio, sono al posto giusto, no, quando si siedono sul trono di Dio cosa succede alla persona?

Che si lascia dominare da qualcuno di questi sensi, forse da tutti, per esempio, una persona che si fa dominare dal senso della vista, cosa fa?

Non è capace di dominare lo sguardo, diventa una persona estremamente curiosa, così pure una persona che non è capace di dominare l'udito, non solo pettegola, ma anche desiderosa di sapere tutte le scemenze degli altri.

Allora, attenzione bene, la televisione impostata in un certo modo, non favorisce la sensualità?

Certo, perché catalizza il tuo sguardo, pone la tua attenzione sulle scemenze, questo ha detto questo, ha fatto quell'altro, qui e là su e giù ecc. tutti i famosi reality show sono l'enfatizzazione della curiosità.

Lo spettatore non visto spia la vita degli altri, così ha l'impressione di vivere lui, e non sta vivendo lui, è dominato dai sensi e non se ne rende neanche conto.

Altri sensi, olfatto, una persona dominata dall'olfatto, dagli odori, è più difficile da catalogare però io penso che se San Francesco si fosse fatto dominare dall'olfatto non avrebbe mai abbracciato i lebbrosi, giusto, e così pure la Madre Teresa di Calcutta, non credo che a loro piacessero gli olezzi che venivano da queste persone moribonde.

Tuttavia non hanno fatto determinare la loro vita da questa esperienza.

Gusto, una persona dominata dal gusto, mangia in una maniera smisurata?

Non necessariamente, anche smisurata, dunque tutta la vita di quella persona è indirizzata ad uno scopo, di fare esperienze sempre nuove, per solleticare il gusto, fino al punto di mangiare gli scarafaggi fritti, scusatemi, a Milano c'è un ristorante dove offrono scarafaggi fritti, formiche fritte, cavallette e cose di questo genere!!

Perché è un'esperienza esaltante, ma per i cinesi fa parte della loro cultura.

Per esempio i polacchi si stupiscono che noi mangiamo i gamberi, perché per loro vedere un gambero o vedere uno scarafaggio è la stessa cosa, però noi sappiamo quanto sono buoni, ma una cosa è essere inseriti in una cultura e in una tradizione, una cosa è essere dominata dai sensi fino al punto di sottoporsi a qualsiasi stravaganza pur di continuare a solleticare quel senso.

Non è più una cosa naturale, stiamo facendo solo degli esempi molto superficiali, perché dovessimo affrontare la teologia morale sui sensi, ce ne sarebbe da dire.

10) Il tatto

Il tatto, una persona che si lascia dominare dal senso del tatto, da cosa si lascia dominare? Dalla sessualità, perché la sessualità con la piacevolezza a cui essa è legata è un dono di Dio, ma vissuta nel modo in cui Dio l'ha progettata, giusto?

Il fatto che ognuno abbia delle sensazioni piacevoli a livello corporeo, non dà assolutamente il diritto a pensare che essere siano un diritto, perché si creerebbe un disordine a livello sociale, ma perché si pone in primo piano ciò che è in terzo piano, in primo piano c'è l'io, in comunione con Dio, in terzo piano c'è la relazione che avviene attraverso il corpo, e la relazione attraverso il corpo non è solo sessuale, è sicuramente sempre sessuata, ma non è sempre sessuale, è sessuale solo, dice il Signore, nello stato coniugale.

Al di fuori dello stato coniugale non è una relazione voluta da Dio, è un'usurpazione fatta dagli uomini.

Mi sono spiegato? Allora rivediamo un po' questa cosa.

Dall'esterno verso l'interno, dall'esterno piano, piano la psiche si viene a formare, mediante le esperienze, quando la psiche si è costituita sufficientemente l'esperienze non sono più solo sensoriali, ossia, non sono più solo corporee, nel senso del senso del gusto, dell'olfatto e del tatto,

11) L'udito e la vista

Ma piano, piano diventano anche dell'udito e della vista.

Perché con l'udito, io riesco ad interpretare le onde sonore che mi raggiungono e riesco a costruire, un codice.

Cioè quando la mamma dice aaah!!! Il bambino se lo sente ripetere tante volte e associa quelle onde sonore, che corrisponde per noi nel codice alfabetico alla lettera A, piano, piano si struttura attraverso l'udito che è una sensazione, a formare la psiche.

Quindi l'udito passa nella memoria e questa memoria viene intellettualizzata, razionalizzata; e sono questi tre elementi.

Prima il bambino recepisce solamente, ma non è in grado di ripetere le stesse cose, anche se vorrebbe, ma non ce la fa ancora; però è già in memoria quella esperienza, di quella onda sonora che modulata in quel modo, noi, a distanza di tempo riconosciamo come essere la lettera "A", intanto è nella sua banca dati.

Nel contempo attraverso tutte le altre esperienze, la giostrina, il giochino, le lucine, le carezze, tutto quello che volete, viene stimolata continuamente l'emotività e la fantasia.

Sono necessari perché senza la fantasia, il bambino, non può andare nella sua banca dati, e dire: ecco voglio dire la lettera A, come farò?

12) I suoni gutturali sono un tentativo di costruire la prima struttura del linguaggio

Dovrò inventarmi un modo per dire la lettera A, e voi tutti sapete che il bambino appena nato, dopo qualche mese comincia a produrre i famosi suoni gutturali, che sono un tentativo molto in principio di costituire la prima struttura del linguaggio.

Voi sentirete che i bambini di pochi mesi, continuamente fanno questi suoni gutturali e si ascoltano, in questo modo riescono a collegare ciò che odono, perché sentono la loro voce come prima sentivano la voce della loro mamma e del papà, e intanto riescono a dire A, ma anch'io riesco a produrre dei suoni, vediamo, non dice vediamo, ma noi dobbiamo dircelo per capirci, vediamo se a un certo momento riesco a produrre un suono che ho già sentito da altre parti, e allora succede che talvolta il bambino che scopre una lettera, una A magari continua a dire A continuamente, ve ne rendete conto che funziona così sì o no?

Ecco, perché, perché con la fantasia nella memoria l'intelletto e la razionalità hanno agito, l'emozione che il bambino aveva di quando la mamma diceva A, A, era una mozione piacevole, gratificante e dunque con la volontà il bambino dice, io voglio ripetere quella esperienza.

Perché me la ricordo: memoria, con la fantasia devo fare in qualche modo, perché questo si possa ripetere, allora ragiono con la razionalità e cerco di entrare dentro questo problema.

L'intelletto, ci provo e riprovo con la fantasia, con la creatività, finché non ci riesco, in questo modo la psiche continua a formarsi, ci siamo fino qui?

È difficile questo discorso.

13) La psiche deve essere sufficientemente formata per poter comunicare un discorso su Dio

Ora naturalmente voi sapete che ci vogliono degli anni prima che la psiche sia sufficientemente formata per poter comunicare un discorso su Dio, e badate bene che non ho detto che non si può parlare di Dio ai bambini, ma ho detto comunicare un discorso su Dio, perché la mamma e il papà parlano di Gesù e la Madonna al bambino anche di pochi mesi e il bambino riceve tutto, ma non è in grado di comunicare su questo livello, perché il livello spirituale in quel momento dipende ancora molto dalla capacità nostra di intuire, questo vuol dire che Dio dentro l'anima del bambino non agisce?

Hai voglia se agisce, ma agisce in un modo che sfugge al controllo della ragione, ci siamo?

Giunta alla famosa età della ragione è l'epoca in cui può incominciare a relazionarti, a comunicare l'esperienza della fede con l'insegnamento.

Gli parli perché c'è una possibilità di comunicazione, naturalmente adatto all'età di chi sta ascoltando.

14) La parte centrale, chiamata spirito, e "luogo" in cui Dio risiede

Però sei già nella possibilità di comunicare esperienze di fede, va bene fino qui?

Dunque si giunge alla parte centrale, la parte centrale chiamata spirito è "luogo" in cui Dio risiede, Dio sta lì in modo eminente e anche il luogo dove dovrebbe risiedere il nostro io personale, cioè la nostra individualità ciò che noi siamo realmente, la nostra essenza, più chiaro di così non saprei come dirvelo, sono stato chiaro?

Però vedete lo schema, l'ho tracciato con un cerchiolino tratteggiato intorno, cosa significa quel cerchiolino tratteggiato?

Che noi siamo liberi, ossia questo "io" può decidersi di andare dovunque.

Se rimane nella parte centrale, dovrebbe essere sempre così, allora l'essere umano diventa essere spirituale, cosa vuol dire?

Perfetto, perché l'essere umano è fatto per essere così, però se questo "io" decidesse nella sua libertà di non stare a contatto con Dio e di andarsene in giro per tutto il resto, può andarci sì o no?

Sì, vi ho fatto prima l'esempio: una persona che si fa dominare dai sensi dov'è l'io?

Nella sfera del corpo; se una persona si fa dominare dalla razionalità dove è il suo "io"? Nella sfera della psiche.

Ora, essere nella sfera dello spirito non significa che tu sei una persona vanerella, che non sai stare nel mondo, significa che tu da quella sfera ricevi la luce, il discernimento, la guida del Signore Dio, ci siamo, però decidi sempre tu.

Dio comunica al tuo io e il tuo io comunica con la psiche e la psiche con il corpo.

Non sono tre realtà distinte, è un'unica realtà, noi l'abbiamo schematizzata così per cercare di intuire questo grande mistero che è la persona umana.

Come quando parliamo, vi ho detto la settimana scorsa, di un solido, è un'unica cosa, però individuiamo l'altezza, la lunghezza e la profondità; sono tre realtà diverse, ma che costituiscono l'essenza del solido.

Così la persona umana è un'unica realtà che però è individuata da queste tre, chiamiamole, dimensioni.

Forse parlare di dimensioni è meno equivocabile di parlare di realtà o essenze, quindi, quando parliamo della persona umana, parliamo di un'unica realtà in tre dimensioni: spirito, anima e corpo.

Va bene, allora tenete presente questo e la prossima volta, qualcuno mi ridisegna questo alla lavagna, in modo tale che possiamo andare avanti su questo insegnamento.

Se ci sono delle domande, dei chiarimenti, delle sottolineature, me le fate, perché questo è un discorso che sta alla base di tutti i corsi che fate qui, se non avete questo chiaro nella mente il resto non lo capite.