Le creature spirituali e l'anima umana possono accogliere o respingere la verità

21-12-2002

Don Mauro Agreste

Indice

1) Ciò che interessa al demonio
2) La legge del divenire e la legge trascendente
3) Il corpo ultimo definitivo dei risorti
4) I risorti saranno tutti come angeli
5) I risorti e la sessualità
6) Il progetto di Dio sull'uomo è un progetto di splendore eterno
7) La perfezione dei risorti nel regno di Dio
8) Necessità del discernimento sulle varie culture
9) Dove trovare tutta intera la verità
10) Le verità di fede non si dimostrano ma si vivono
11) La fede non si dimostra ma si testimonia
12) Necessità di conoscere i contenuti della nostra fede
13) Gli aderenti ad altre religioni si salveranno?

1) Ciò che interessa al demonio

Circa il compito che avete ricevuto, mi pare che abbiate abbastanza riflettuto , forse vale la pena di sottolineare il fatto della realtà, per quanto ci possa essere ostica e dura da digerire, che esistono degli esseri che si chiamano demoni e che sono dei tentatori.

Secondo l'ottica del diavolo non interessa proprio niente a lui con quale peccato noi ci allontaniamo da Dio; se con la gola, se con la lussuria, se con l'ira, se con l'invidia… al diavolo non gliene frega niente, per parlare in modo molto chiaro, a lui interessa solo una cosa: che tu ti distacchi da Dio.

Allora dato che lui ha una conoscenza della psicologia umana, che ha migliaia di anni, perché da quando esiste l'uomo sulla terra ha capito come funziona, nel vedere le nostre reazioni; egli intuisce facilmente quali sono i nostri punti forti, ma anche quali sono i nostri punti deboli.

Ed ecco può accadere che una persona abbia sempre paura e sia molto attenta a cercare dei punti di sicurezza che possono essere l'oroscopo o altre cose simili.

Tutto questo significa dare fiducia a qualcuno che non è Dio e quindi cercare la sicurezza nelle cose oppure nelle forze.

Voi capite che questo è veramente un abominio per il Signore che potrebbe dire: "Come! Pazienza se tu mi avessi preferito a un'altra persona, in fondo abito anche in quella persona, ma tu mi stai preferendo dei demoni, cioè tu preferisci dei demoni a me, tu preferisci la menzogna e la falsità, preferisci delle forze della natura e mi metti in secondo piano".

In questo caso significa considerare Dio meno di una cosa.

Voi capite che evidentemente sarebbe più elegante dire che Dio non esiste piuttosto che scambiarlo per meno di una cosa.

Pensate ai pagani che considerano Dio il tuono, il fulmine, il sole, il fuoco, tutto quello che è.

Dando la priorità a degli eventi, a delle stelle significa veramente essere fuori strada e Dio dice: "Tu mi hai messo meno del rango di creatura, meno di creatura, cioè praticamente mi hai messo nello scarto.

Questa può essere una ragione per cui Dio dice che è in abominio, è un qualche cosa che proprio fa rigettare Dio.

Ma poi quello che fa in abominio al Signore è la sua conoscenza dei danni che si creano e che vengono causati nelle persone, che invece di seguire il suggerimento di Dio seguono il loro giudizio e quindi si accostano in generale a tutto quello che è il mondo dell'occultismo.

In pratica aprono la porta a delle presenze negative che poi li condizioneranno, cioè rifiutano la loro stessa libertà, fanno in modo di privarsi della caratteristica fondamentale dell'essere umano, che è la libertà per rendersi schiavi di altre creature.

Dunque voi l'avete capito, al diavolo non interessa niente se tu ti stacchi da Dio perché credi alla magia, perché credi a questo o a quest'altro, se fai le sedute spiritiche ecc., ecc. a lui interessa solo portarti in uno stato di confusione tale per cui tu non ti fida più di Dio.

Questo interessa al diavolo!

A qualcuno lo farà con la sete di denaro, con la sete di potere con la sete di piacere, ad altri lo farà attraverso la paura.

Quindi agendo sulla paura produce tutte quelle vie parallele, ma divergenti, quelle deviazioni che portano quella persona pian piano a non fidarsi più di Dio e affidarsi invece solo di queste forze occulte, facendo pensare a queste persone che alcuni valori siano assoluti, mentre non lo sono.

Si tratterà di valori importanti, ma non sono assoluti; pensate la salute è un valore importante?

Importantissimo, è assoluto? No.

E invece pare che nel tempo in cui si vive noi, si viva semplicemente per essere in salute, ve ne siete accorti?

Quindi il nostro dio si chiama salute, non si chiama Gesù Cristo.

Questo rappresenta un po' in generale la cultura del nostro tempo; spero che nessuno di noi abbia questa divinità, eh.

Voi sapete che la salute è un dono di Dio, ma non è detto che la salute sia un assoluto, assoluto è la salvezza.

Quando Gesù parla di questo tema dice: "A che serve che tu abbia tutte e due le mani se averle tutte e due ti conduce alla Geenna, perché una di esse ti dà scandalo".

È molto meglio entrare nel regno eterno senza una mano piuttosto che entrare nella Geenna, cioè all'inferno per tutta l'eternità con tutte le tue membra.

Il Signore attraverso questi insegnamenti ci fa capire di stare attenti a non considerare assoluto ciò che assoluto non è.

2) La legge del divenire e la legge trascendente

La legge del divenire cioè del trascorrere del tempo produce degli effetti che sono di logoramento, di consunzione… in pratica tutto ciò che ha inizio ha anche fine.

La legge del divenire manifesta che una cosa non è sempre efficiente, come nel momento in cui fu creata infatti si logora, si consuma e dunque ha un itinerario: una nascita uno sviluppo, una decrescita e una fine.

Anche l'essere umano nella sua materialità segue questa legge della natura, che è la legge del divenire.

Quindi il bambino nasce, cresce, arriva alla pienezza di tutte le sue energie, di tutta la sua salute quando tutto segue le leggi nel modo normale; ma da quel momento in poi non c'è un ulteriore sviluppo, per quanto riguarda la corporeità del genere umano, c'è semplicemente un procedere, un divenire, una consunzione e quindi una conclusione… praticamente il corpo si logora e si ferma, ma non l'anima.

L'anima non segue la legge del divenire segue la legge del trascendentale, cioè un continuo sviluppo: nasce perché Dio la crea e poi dopo continua ad esistere per tutta l'eternità sempre ampliandosi, sempre crescendo in una comunione splendida con il Signore.

3) Il corpo ultimo definitivo dei risorti

L'anima è una realtà spirituale nella quale comprendiamo psiche e spirito, in essa c'è questa crescita continua : il corpo invece segue la legge del divenire fino alla fine dei tempi quando Dio ci darà il corpo nuovo, cioè il corpo ultimo, definitivo, e non un altro corpo, poi un altro e poi un altro.

I corpi dei risorti saranno come il corpo di Gesù che passava attraverso i muri, che si spostava, si muoveva nello spazio con la velocità del pensiero.

Il corpo di Gesù camminava sulle acque, cosa significa tutto questo che noi cammineremo sulle acque?

Guardate che non ci interesserà proprio camminare sulle acque, questi sono semplicemente dei segni.

Ci fanno capire che il corpo che il Signore ci darà sarà sicuramente un corpo materiale, ma di una materialità spiritualizzata, cioè il nostro corpo non seguirà più le leggi della natura, ma le leggi dello spirito.

Adesso il nostro corpo è dominato dalle leggi della natura: il magnetismo, la gravità e tutto quello che comporta, ma quando il Signore ci darà il corpo nuovo cioè quello definitivo, alla fine dei tempi il nostro corpo non seguirà più le leggi della natura terrestre dell'universo, seguirà invece le leggi della natura celeste, cioè le leggi del paradiso.

Quindi il corpo che noi avremo sarà un corpo che non dipende dalla natura, ma che domina la natura.

Il corpo di Gesù non dipendeva dalla natura, la dominava, ma Lui aveva scelto di vivere secondo la natura umana concreta.

Poi è risorto e si è fatto vedere risorto, perché tutti vedessero chiaramente che il suo corpo era davvero il suo corpo: "Avete qualcosa da mangiare?.. e gli diedero una porzione di pesce arrostito, vi ricordate?

Quindi Gesù mangia dopo la risurrezione, non perché abbia bisogno di mangiare, ma per dimostrare che il corpo è un vero corpo, non è un finto corpo.

Gesù dice a Tommaso: "Tocca, metti il tuo dito".

Gesù si trova ad Emmaus e poco dopo si trova a Gerusalemme; i discepoli di Emmaus, pur correndo, hanno impiegato molto tempo per arrivare a Gerusalemme, al Cenacolo.

Gesù si trova nel giardino della risurrezione e le donne, Maria di Magdala, l'hanno scambiato per un giardiniere.

Dunque Gesù è sempre Lui, ma il suo corpo è diventato libero dalle leggi di morte di questa terra.

Nello schema a suo tempo visto, nel nucleo centrale che avevano individuato come spirito, c'è la nostra individualità profonda che abbiamo indicato con la parola io.

Ciò che ci fa essere noi stessi non sono le nostre caratteristiche somatiche : alto così, largo così, ecc. ecc.

Ciò che ci fa essere noi stessi è questo io unico e irripetibile.

Questo significa che Gesù parlando dell'aldilà afferma la risurrezione dei corpi.

Ne ha parlato in occasione di una disputa con i sadducei che, poiché non credevano alla risurrezione dei corpi, gli imbastirono una polemica per prenderlo in castagna: "Una donna aveva un marito e morì, tutti i sette fratelli la ebbero poi in moglie, di chi sarà moglie nella risurrezione?".

E Gesù risponde non è questione di chi sarà moglie perché nell'aldilà saranno tutti come angeli di Dio.

4) I risorti saranno tutti come angeli

In questa frase del Signore ci sono molti insegnamenti, molte intuizioni.

Certamente noi non possiamo essere andati in paradiso per dire che cosa è, ma essere angeli di Dio significa molte cose, prima di tutto che gli angeli sono degli esseri spirituali, non hanno il corpo.

Forse qualcuno confonde S. Michele arcangelo con S Gabriele arcangelo, con S. Raffaele arcangelo o con gli altri angeli o arcangeli.

Sono tutti uguali tra di loro?

No, sono tutti diversi tra di loro, dunque non è la caratteristica somatica che ci fa riconoscere, ma la nostra caratteristica individuale, il nostro io.

Nell'aldilà ci riconosceremo?

Sicuramente ci riconosceremo, ma ciò che ci farà riconoscere non è il nostro aspetto esteriore, bensì il nostro essere interiore.

Cioè a dire, se tu in una stanza senti una persona che parla sai dire se è tua mamma o se non lo è, anche se non la vedi.

Quanto poi alla risurrezione sicuramente il Signore ci darà questo corpo definitivo, nuovo, vuol dire che è un corpo, perché Dio ci ha creati esseri umani: spirito, mente e corpo, quindi il suo progetto è che noi abbiamo un corpo, noi siamo corporei, non siamo angeli, quindi avremo il nostro corpo, che non sarà più limitato dalle fatiche del vivere su questa terra.

Ora il corpo si logora e la vista cala, ma nell'altra vita non porteremo gli occhiali, non avremo freddo, non avremo caldo, probabilmente mangeremo perché questo costituisce comunione.

Queste sono tutte ipotesi perché voi comprendete che il corpo è corpo, non ci saranno le caratteristiche sessuali evidentemente, Gesù ce lo dice chiaramente quando afferma che nell'aldilà non si può parlare di matrimonio perché saremo come angeli di Dio.

5) I risorti e la sessualità

Nella vita eterna non ci saranno più le caratteristiche sessuali, perché?

Perché il genere maschile e femminile deve servire su questa terra per vivere una comunione totale di donazione reciproca, senza tenere nulla per sé.

Il sacramento del matrimonio è immagine, pensate bene, della Trinità perché il marito non si possiede più, la moglie non si possiede più.

È una donazione totale della loro persona nelle mani dell'altro.

Tutto questo non può essere vissuto se non nella potenza e nell'amore di Dio.

Quindi è chiaro che il matrimonio, nella sua espressione perfetta, cioè come dovrebbe essere, è immagine della Trinità sulla terra.

Nell'aldilà, dato che Dio dice che Dio sarà tutto in tutti, questa donazione totale non ha più bisogno di essere rappresentata, perché là essa è già rappresentata definitivamente cioè in pienezza: Dio sarà totalmente in me, totalmente in te, totalmente in tutti, non ci sarà bisogno di una esperienza di comunione totale che esprima quello che è l'amore di Dio per ciascuno di noi.

Vi rendete conto quindi che l'ambito diventa molto più ampio ; la corporeità è dunque corporeità che rappresenta il Figlio dell'uomo, Gesù.

6) Il progetto di Dio sull'uomo è un progetto di splendore eterno

Ci sarà e si starà nell'aldilà nella pienezza della freschezza, della forza, della giovinezza quando, secondo la natura, il corpo è nel suo massimo splendore.

Noi saremo tutti di circa quell'età, ma non soggetti alla legge del divenire e neanche alle leggi della natura, saremo sopra le leggi della natura, partecipanti alle leggi della comunione nello spirito.

I bambini che muoiono appena nati anch'essi avranno nell'aldilà l'età di una persona adulta nel fiore delle sue forze e delle sue energie.

Le persone che sono nate senza le braccia o senza gambe, avranno la pienezza della loro espressività perché lì è il regno della perfezione, quindi tutto giunge al massimo grado della perfezione.

7) La perfezione dei risorti nel regno di Dio

Che ne sarà dell'anima nel regno di Dio?

Mentre il nostro corpo conserverà per tutta l'eternità il massimo grado della perfezione il nostro spirito, la nostra anima continueranno nella crescita della comunione e della conoscenza di Dio.

Perché gli apostoli non hanno subito riconosciuto il Risorto?

Perché anche questo era un insegnamento: Gesù risorto era sempre Lui, ma il suo corpo non era più soggetto alle leggi del divenire, pur essendo sempre il suo corpo.

I discepoli pensavano ad un Gesù Risorto con le caratteristiche che aveva prima, non riuscivano a capire questo insegnamento, che capiranno solo dopo la Pentecoste quando la Spirito Santo aprirà loro la mente per intuire il significato di quello che avevano visto.

Gli apostoli e i discepoli prima della Pentecoste stavano rinchiusi e avevano paura, anche se Gesù tutti i giorni li andava a trovare e gli spiegava tantissime cose, solo dopo la Pentecoste lo Spirito Santo scendendo dentro di loro aprirà le loro menti e gli farà ricordare tutto quello che Gesù gli aveva insegnato e il senso delle cose che avevano visto.

8) Necessità del discernimento sulle varie culture

È importante che noi abbiamo chiaro questo schema dell'antropologia cristiana perché questa è la nostra cultura cristiana ed è importante ché noi abbiamo questa chiarezza per poter fare il discernimento sulle tante altre culture che ci vengono proposte.

Dobbiamo avere chiarezza su quelli che sono i fondamenti della nostra fede, per non essere preda facile di qualsiasi altra visione dell'uomo che non corrisponda agli insegnamenti che abbiamo avuto da Gesù.

9) Dove trovare tutta intera la verità

Il Concilio Vaticano Secondo ci dice che la verità sussiste nella sua pienezza nella Chiesa Cattolica, Apostolica Romana.

Dei bagliori di verità esistono anche nelle altre confessioni cristiane, ma la pienezza esiste solo nella Chiesa cattolica.

Le altre confessioni hanno molto ma non tutto, le altre religioni hanno solo qualche cosa.

Non si tratta di cercare altre verità, ma di riconoscere che ci sono frammenti di verità anche altrove.

Non che le altre verità o le altre religioni vengano ad arricchire la nostra, assolutamente no, non abbiamo niente che ci manchi, non abbiamo bisogno di cercare delle verità al di fuori della fede cattolica, perché abbiamo già tutto.

Se una persona cerca delle verità al di fuori della fede cattolica, vuol dire che non sa neanche quello che possiede lui.

I modi di esprimersi non sono delle verità, sono solo delle sensibilità.

Se in una religione si esprime una certa realtà se questa realtà corrisponde agli insegnamenti di Gesù che abbiamo nella Chiesa cattolica va molto bene, se non corrisponde non fa parte delle verità, fa parte di una dottrina che fa riferimento a delle divinità che non esistono, una dottrina pagana.

L'animismo del buddismo a noi interessa?

Può essere una curiosità ma non una verità.

Noi non crediamo nel modo più assoluto che Dio sia qualunque cosa che c'è intorno a noi.

Si rimane confusi quando noi non abbiamo chiarezza della nostra dottrina; cioè quando si pensa che non ci sia la verità, ma che ci siano tante verità.

Questo è sbagliato: non ci sono tante verità, c'è la verità.

10) Le verità di fede non si dimostrano ma si vivono

Il fare un dialogo con chi ha altre concezioni religiose mi consente di sentire un altro punto di vista senza impedirmi di continuare a pensare in un modo diverso…non è che io debbo mettere in crisi le mie convinzioni perché l'altro è convinto delle sue cose.

Probabilmente c'è questo piccolo equivoco, siamo troppo influenzati dall'illuminismo dopo la rivoluzione francese, e pensiamo che l'unica verità che sia degna di fede sia quella scientifica.

Cosa vuol dire verità scientifica?..

Vuol dire una verità che si può dimostrare con i fatti con gli esperimenti.

Sebbene questo sia giusto per tutto quello che riguarda la vita terrestre: quindi le leggi della natura, la medicina, la fisica ecc. ecc. non vale lo stesso criterio di verità per quello che riguarda le verità spirituali.

Le verità spirituali non possono essere dimostrate con dei calcoli, con degli esperimenti.

Le verità spirituali sono verità di fede.

Noi non siamo chiamati a dare una dimostrazione matematica, indiscutibile di quello che noi stiamo dicendo, perché la verità di fede non si dimostra ma si vive.

La dimostrazione della verità di fede non è un discorso ma è una vita e quindi quando qualcuno viene a dirci un'altra idea noi non dobbiamo sentirci in dovere di dimostrare razionalmente che noi abbiamo ragione e loro hanno torto.

Non si tratta di una dimostrazione ma di una testimonianza: cioè la tua fede è questa la mia fede invece è: che esiste un solo Dio, che questo Dio è eterno e infinito, che tutto l'universo è creazione e non emanazione di Dio, che tutto l'universo segue delle leggi che Dio ha impresso nella materia, che noi esistiamo per una esplicita volontà di Dio; Lui ci ha creati non in una distrazione, ma secondo la sua volontà, Lui ci parla, ci ha parlato, ha lasciato i suoi insegnamenti, ha lasciato i suoi detti, ha deciso che si sarebbe fatto uomo, si è fatto uomo: è nato, è morto, ed è risorto; e del fatto che sia risorto migliaia di persone ne sono state testimoni perché lo hanno visto, gli hanno parlato, si sono fatti divorare dai leoni piuttosto che dire che non era vero, da quell'epoca in poi da una generazione all'altra.

11) La fede non si dimostra ma si testimonia

La testimonianza di fede non è una dimostrazione, ma è la comunicazione di una esperienza di vita.

Quindi la tua visione è una visione filosofica, la mia visione è una visione di fede.

Tu pensi che Dio sia l'universo, io invece dico che Dio è eterno e infinito e che l'universo è semplicemente ciò che Dio ha voluto far esistere.

Dio non è il sole, anche se lo Spirito di Dio riempie tutto l'universo.

Ma una cosa è dire che Dio è quella cosa, un'altra cosa è dire che lo Spirito di Dio riempie tutto l'universo.

Questo vuol dire che Dio è più grande dell'universo.

Se si vuol parlare di verità di fede, occorre discutere nell'ambito della fede, non nell'ambito della dimostrazione razionale.

Ecco perché occorre avere una corretta conoscenza di quella che è la nostra dottrina

Non deve accadere che vengano i Testimoni di Geova a dirci : ecco in 144.000 si salveranno, tutti gli altri vivranno per mille anni sulla terra e regneranno con il Cristo.

Queste idee senza alcun fondamento finiranno per confondere molti cattolici ignoranti come zappe, che ci crederanno.

Io ero cattolica una volta, no signora lei non è mai stata cattolica, perché se fosse stata veramente cattolica non avrebbe accettato di ricevere molto di meno di quello che la Chiesa cattolica le sta offrendo.

Ma che cosa sappiamo di quello ci offre la nostra fede cattolica?

12) Necessità di conoscere i contenuti della nostra fede

Provate a pensare ad ogni frase del credo niceno-costantinopolitano che noi recitiamo tutte le domeniche : "Credo in un solo Dio" e qui avete già da fare una bella spiegazione.

"Creatore del cielo e della terra" Che cosa significa il cielo?..

Il cielo è la realtà della gloria, quindi il paradiso.

Dio l'ha creato anche se in se stesso non ne aveva bisogno; l'ha creato per gli angeli, e poi per tutti quelli che stanno con Lui, con Dio nell'eternità.

La terra significa l'universo, e le realtà materiali, e di "tutte le realtà visibili e invisibili", vuol dire le realtà dell'universo e le realtà che fanno parte del mondo spirituale.

Vedete questa è la nostra fede , poi pensate a tutti gli articoli del credo, che è un assoluto concentrato e condensato di quella che è la dottrina cristiana, la professione di fede è condensato del condensato.

Quanti cristiani sanno che cosa significa il credo?

Lo professano il più delle volte cantilenando, senza pensare minimamente a ciò che dicono; se uno pensa a ciò che dice non fa la cantilena, ma dà il senso alle parole.

Se, come qualcuno afferma, esistono tante verità ci sarebbe da chiedersi qual è quella vera o se esiste la verità , ma la verità invece esiste ed è Gesù Cristo che al riguardo ha detto una parola molto chiara: "Io sono la via la verità e la vita".

Se tu credi in Gesù Cristo, allora questo è un tuo punto di forza; se tu non hai fede e dubiterai, allora tu non crederai a questa parola del Signore ma dirai: ma davvero Gesù Cristo ha detto questo?

Ma che presunzione! Lui pensa di essere la verità, allora il Budda non è la verità?

Allora il taoismo non è la verità? E chissà quali altre cose.

13) Gli aderenti ad altre religioni si salveranno?

L'Islam è vero o non è vero? Siamo toccati da questa realtà!

È una dottrina vera o è una dottrina falsa?

Si salveranno anche loro oppure no?

Si salveranno se agiscono nel bene; purtroppo essi pensano di ottenere il loro paradiso se riescono a fare una strage di persone: gli uomini che muoiono, non le donne ritenute senz'anima.

Gli uomini che muoiono, ammazzando le persone, avranno cinque mila concubine che li aspetteranno nell'aldilà, per cui per essi il paradiso è semplicemente l'esercizio dei piaceri sessuali.

Chi e cresciuto in un ambiente musulmano e pratica il Corano così come è stato educato, è colpevole ?

No, la colpa interviene quando tu hai la possibilità di intuire che c'è un messaggio diverso e non ti lasci nemmeno interrogare da questo messaggio.

Se tu non lo puoi conoscere, non sei responsabile.

La lettera di Pietro dice che Gesù si è manifestato anche a tutti coloro che erano morti prima di lui; infatti nel credo degli apostoli si dice discese agli inferi.

Cosa fece Gesù agli inferi dopo la sua morte?

Proclamò che lui è il Signore, che lui è l'atteso delle genti: chi mi accoglie come Signore, venga nel regno di Dio.

Chi non può conoscere Gesù Cristo in nessun modo, anche a motivo della sua cultura, come potrà salvarsi?

Noi non possiamo saperlo, ma può darsi che abbia un momento di grazia come è scritto nella lettera di Pietro per cui Dio si manifesta a questa persona prima del destino eterno.

Però questo è tutto nel campo delle ipotesi, che non abbiamo esaminato ne sappiamo effettivamente che cosa accada.

Nel salutarvi vi auguro buone feste di Natale, il Natale è Gesù che viene ad abitare nei nostri cuori, quindi vivete Gesù come la sua mamma.

Siate la mamma di Gesù e producetelo nel mondo con la vostra presenza.

Le realtà dello spirito ci danno la possibilità di superare anche il nostro genere, quindi davvero l'augurio più bello è che tutti quelli che vedono possano dire: "Ho visto gli occhi di Dio".