Mistero Eucaristico

2-4-2005

Don Mauro Agreste

Indice

1) Alla luce di quello che sta accadendo è possibile fare una riflessione sul mistero Eucaristico
2) È importante che nell'accostarci alla divina Eucaristia noi abbiamo un atteggiamento di comunione gli uni con gli altri
3) L'importanza di un'altra espressione di San Paolo: completo nella mia carne quello che manca alla passione di Cristo
4) Il senso della passione di Gesù Cristo è la passione di Dio per l'uomo
5) L'amore non si può capire, si può solo sperimentare
6) La croce non è che un piccolo segno di quell'immenso amore
7) Il mistero Eucaristico ci trasforma in creature nuove
8) Santo è colui che lascia che lo Spirito Santo circoli liberamente nella propria vita
9) Il mistero Eucaristico come amore appassionato verso Dio

1) Alla luce di quello che sta accadendo è possibile fare una riflessione sul mistero Eucaristico

Nella nostra riflessione sull'Eucaristia, oggi non prenderò un punto specifico per il particolare momento storico che stiamo vivendo, che è quello della conclusione di un pontificato, nell'attesa dell'opera del Signore che conduca la sua Chiesa secondo i progetti che Lui ha.

Ma alla luce di tutto quello che sta accadendo mi sembra che sia possibile fare una riflessione proprio sul mistero eucaristico, partendo da quello che abbiamo potuto vedere, se pur brevemente, quando riflettendo l'importanza del mistero eucaristico c'eravamo resi conto che l'Eucaristia, essendo il Corpo di Cristo, è la realizzazione di tutta quella comunione dei battezzati che ci fa essere Chiesa.

Nell'Eucaristia, cioè nel Corpo di Cristo, si realizza in modo perfetto quella che è la Chiesa secondo l'ottica di Dio.

Avevamo potuto avere la provocazione pensando a tutte le volte che accostandoci a ricevere l'ostia consacrata, il sacerdote offrendola dice: il Corpo di Cristo.

E forse abbiamo potuto approfondire cose che non sempre approfondiamo, cioè che quando ci viene presentato il Corpo di Cristo, ci viene presentato sicuramente corpo, sangue, anima divinità, la presenza reale e sostanziale di Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

Ma dicendo Corpo di Cristo, secondo quella che è la teologia di San Paolo, ci viene presentato l'intero Corpo di Cristo, quello che è composto da Gesù Cristo che è il capo e da tutti noi, i battezzati, che costituiamo il resto del corpo.

2) È importante che nell'accostarci alla divina Eucaristia noi abbiamo un atteggiamento di comunione gli uni con gli altri

E avevamo potuto riflettere in quel momento come fosse importante che nell'accostarci alla divina Eucaristia noi avessimo un atteggiamento di comunione gli uni con gli altri, e per avere un atteggiamento di comunione siamo invitati a percorrere la strada del perdono, della riconciliazione, dell'amore caritatevole, come lo ha insegnato Gesù, ossia amerai anche il tuo nemico.

Tutte considerazione che abbiamo visto nelle volte scorse e che sicuramente se le abbiamo meditate, hanno prodotto in noi dei cambiamenti, perché non possiamo assumere l'Eucaristia che è vincolo di comunione senza cercare di costruire questa comunione.

3) L'importanza di un'altra espressione di San Paolo: completo nella mia carne quello che manca alla passione di Cristo

Ma mi piace sottolineare in un giorno come questo, l'importanza che assume un'altra espressione di san Paolo, quando dice: "completo nella mia carne quello che manca alla passione di Cristo".

I santi padri, specialmente Agostino, Tommaso che si mette poi sulla scia di Sant'Agostino, ci riferiscono sul retto intendimento di quest'espressione di San Paolo, che ascoltando la prima volta, una persona può essere indotta a pensare che completare nella mia carne quello che manca al patimento di Cristo, possa significare che nella passione di Cristo sia mancato qualche cosa.

Allora attenzione, la sofferenza, la passione di Gesù Cristo è assoluta, non semplicemente per ciò che Gesù Cristo patì, che fu qualcosa di atroce e terrificante.

4) Il senso della passione di Gesù Cristo è la passione di Dio per l'uomo

Ma il senso della passione di Gesù Cristo è la passione di Dio per l'uomo, un amore appassionato, potremmo quasi dire spropositato.

È tutto l'amore di Dio che si riversa sull'umanità e a noi pare spropositato perché lo reputiamo esagerato, troppo, non siamo meritevoli di questo amore, ma attenzione, noi stiamo vedendo le cose dal nostro punto di vista, noi diciamo che i miracoli sono qualcosa di straordinario, certo per noi, ma per Dio no, Dio è al di sopra della natura, per Lui è normale agire in un modo che supera le leggi della natura

Quindi è normale per Dio amare con la stessa sua grandezza di amore, che è un amore assolutamente infinito, che a noi pare spropositato e allora cerchiamo di circoscriverlo per individuarlo, cerchiamo di avere un punto di riferimento per capire il senso dell'amore, come se l'amore si potesse capire.

5) L'amore non si può capire, si può solo sperimentare

L'amore non si può capire, si può solo sperimentare.

Tu non puoi capire l'oceano, lo puoi sperimentare e come fai a sperimentarlo?

Ti ci tuffi dentro, ma una volta che ti sei tuffato nell'oceano, non lo contieni dentro di te, tu sei contenuto dall'oceano.

Allora l'amore di Dio è qualcosa di simile che noi possiamo intuire, possiamo sperimentare, possiamo muoverci in questo amore di Dio, non lo possiamo circoscrivere.

Certo l'amore di Dio appare ai nostri occhi con momenti e atteggiamenti assolutamente sconvolgenti, superano la nostra capacità di capire.

Ecco la Croce, possiamo accostarci alla croce con atteggiamento passionale e quindi sottolineare soltanto l'aspetto emotivo, di sofferenza fisica, di travaglio oppure possiamo accostarci al mistero della croce in modo passionale emotivo ecc. ma anche spirituale, intravedendo in questo un amore sconfinato, incomprensibile perché incontenibile, di cui questo è solo un piccolo pallido esempio, spero che nessuno si scandalizzi di quello che sto dicendo.

6) La croce non è che un piccolo segno di quell'immenso amore

Certo, la Croce è l'evento più sconvolgente della storia di tutti gli uomini, ma non è che un piccolo segno di quell'immenso amore di cui questa è una normale conseguenza.

Allora, portare a compimento nella propria carne quelli che sono i patimenti di Cristo, significa entrare in questa comunione profonda con Dio, che fa si che tutto l'amore di Dio circoli anche in te e ti porti e ti renda capace, ti renda atto a vivere una donazione di te così totale così piena da essere sconvolgente per gli altri.

Questo cammino è un cammino che è proposto a tutti e dunque portare su di noi i patimenti di Cristo significa partecipare alla sua passione, però alla luce di quello che vi ho suggerito vi pregherei di non limitare la passione alla sofferenza, che è un grande aspetto che coinvolge in maniera totale chiunque venga toccato dalla sofferenza, tuttavia vi ricordo che la sofferenza non è il fine che il cristiano deve percorrere nella propria vita; il fine che ogni cristiano deve cercare di raggiungere è l'amore, ossia la comunione in Dio per il prossimo.

Allora certo che per giungere a questo stile di comunione, uno deve essere in qualche modo così libero da se stesso e così appassionatamente amante di Dio, da mettere se stesso in secondo piano.

Quando questo avviene si realizza quello che Paolo dice, ossia completo nella mia carne quelli che sono i patimenti di Cristo.

Allora dovunque tu sia e qualunque cosa tu faccia, diventa sempre meno importante, è una normale conseguenza.

Quando al primo posto è stato messo Gesù Cristo, è stato messo l'amore di Dio e soprattutto la potenza dello Spirito Santo circola liberamente nella tua vita, allora tu, in modo soprannaturalmente naturale, diventi una cosa sola con Cristo, per Cristo, in Cristo a gloria di Dio Padre per potenza dello Spirito.

7) Il mistero Eucaristico ci trasforma in creature nuove

Forse il mistero eucaristico deve essere ancora più meditato, ancora più compreso; il mistero eucaristico non è qualche cosa che noi dobbiamo fare, è qualche cosa in cui ci dobbiamo tuffare.

Il mistero eucaristico non è qualche cosa che noi viviamo e che teniamo sotto controllo, il mistero eucaristico è qualche cosa che fa noi, che ci trasforma, che ci cambia, che ci fa essere creature nuove e quando dico creature nuove voglio dire, secondo il linguaggio biblico, creature definitive, ossia che tendono alla perfezione; sappiamo che la perfezione sarà solo in Paradiso, ma i santi pur non essendo persone perfette qui sulla terra, sono persone che tendono alla perfezione e non è necessario avere fatto opere grandi, avere fondati grandi istituti o avere moltiplicato chissà quale cosa per essere considerati santi.

8) Santo è colui che lascia che lo Spirito Santo circoli liberamente nella propria vita

Santo è colui che lascia che lo Spirito Santo circoli liberamente nella propria vita e quando questo accade ci sono sempre i frutti, meglio, il frutto.

Come dice Paolo nella lettera ai Galati 5,22 e seguenti, il frutto dello Spirito è di un solo frutto, ma che ha una miriade di profumi: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, mitezza, dominio di sé.

Allora quando tutto questo si realizza, possiamo dire che si sta costruendo il mistero eucaristico.

C'è un adagio che dice: l'Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa fa l'Eucaristia.

Bene, non pensiamo alla parola Chiesa semplicemente da un punto di vista istituzionale, se è necessario la Chiesa sei tu, l'Eucaristia fa te, se tu fai l'Eucaristia, cioè se tu coltivi dentro di te quello stile di comunione assoluto, la passione per Dio; è un altro risvolto del mistero dell'incarnazione.

Dio si è fatto uomo per elevare all'altezza di Dio tutta l'umanità e l'uomo facendo l'Eucaristia si immerge in Dio per essere da Lui portato al rango divino.

Bene, voi capite che per ragioni di tempo non è possibile per noi approfondire tutto questo, sono degli spunti di riflessione, degli spunti soprattutto di meditazione.

Credo che la vita di ciascuno di noi abbia significato non appena è vissuta in questo stile di comunione, questo stile eucaristico, di donazione di sé.

In queste ore tutta la Chiesa è in trepidazione per l'agonia del Sommo Pontefice e in questo tempo noi tutti siamo sicuramente molto coinvolti in questo evento che tocca la storia dell'umanità intera, ma è importante in questo intravedere il valore del mistero eucaristico.

9) Il mistero Eucaristico come amore appassionato verso Dio

Anche in questo il Santo Padre costituisce per noi una pista di riflessione importante: il mistero eucaristico come amore appassionato verso Dio che ci spinge a vivere in Dio e chi vive in questo modo viene a trovarsi a metà tra il cielo e la terra e tutti se ne accorgono.

Non è un tragitto irraggiungibile, non è necessario essere Papi per fare questo cammino, è un esempio che ci è proposto, è un cammino che ci è indicato, è ciò che produce il retto intendimento del mistero eucaristico.

Viviamo dunque nella preghiera profonda, nell'intercessione perché le ultime ore che il Sommo Pontefice sta vivendo su questa terra possano essere serene, anche se toccate dalla sofferenza, dal disagio fisico come immaginiamo possa essere, perché è così per tutti, ma con una grande fiducia, una grande serenità di animo.

Si tratta di vita mutata e la Chiesa non resta orfana, perché la Chiesa di Gesù Cristo guidata dalla potenza dello Spirito che provvederà per ciascuno di noi il pastore adatto ai tempi che stiamo affrontando.