Il sacramento del perdono

Scheda N° 27

Cristo ha istituito il sacramento della Penitenza per tutti i membri peccatori della sua Chiesa, in primo luogo per coloro che, dopo il Battesimo, sono caduti in peccato grave e hanno così perduto la grazia battesimale e inflitto una ferita alla comunione ecclesiale.

A costoro il sacramento della Penitenza offre una nuova possibilità di convertirsi e di ricuperare la grazia della giustificazione.

I Padri della Chiesa presentano questo sacramento come " la seconda tavola (di salvezza) dopo il naufragio della grazia perduta". ( CCC 1446 )

Ci ricorda S. Paolo: "Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! " ( 1 Cor 6,11 )

Bisogna rendersi conto della grandezza del dono di Dio, che ci è fatto nei sacramenti dell'iniziazione cristiana, per capire fino a che punto il peccato è cosa non ammessa per colui che si è "rivestito di Cristo " ( Gal 3,27 ).

L'Apostolo san Giovanni però afferma anche:

" Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi " ( 1 Gv 1,8 ).

E il Signore stesso ci ha insegnato a pregare:

" Perdonaci i nostri peccati " ( Lc 11,4 ), legando il mutuo perdono delle nostre offese al perdono che Dio accorderà alle nostre colpe. ( CCC 1425 )

Rendendo gli Apostoli partecipi del suo proprio potere di perdonare i peccati, il Signore dà loro anche l'autorità di riconciliare i peccatori con la Chiesa:

Tale dimensione ecclesiale del loro ministero trova la sua più chiara espressione nella solenne parola di Cristo a Simon Pietro:

"A te darò le chiavi del Regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" ( Mt 16,19 ).

Questo "incarico di legare e di sciogliere, che è stato dato a Pietro, risulta essere stato concesso anche al collegio degli Apostoli, unito col suo capo". ( CCC 1444 )

Le parole legare e sciogliere significano:

colui che voi escluderete dalla vostra comunione, sarà escluso dalla comunione con Dio;

colui che voi accoglierete di nuovo nella vostra comunione, Dio lo accoglierà anche nella sua.

La riconciliazione con la Chiesa è inseparabile dalla riconciliazione con Dio. ( CCC 1445 )

Definizione del sacramento del perdono

La Confessione o Penitenza è il sacramento istituito da N.S. Gesù Cristo, per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. ( Cat. S. Pio X N° 355 )

Si dice Confessione dall'accusa delle proprie colpe, che il penitente fa al Sacerdote;

e Penitenza dalla riparazione espiatrice che egli deve prestare anche personalmente

La Confessione rimette i peccati commessi dopo il Battesimo:

i peccati commessi prima, quando il Battesimo si riceve in età adulta, si rimettono col Battesimo stesso.

Il sacramento del perdono "seconda tavola di salvezza"

La conversione e la salvezza dei peccatori fu la ragione della vita e della morte del Redentore.

Ma Gesù non poteva rimanere sempre visibilmente sulla terra, in mezzo agli uomini, e gli uomini hanno bisogno di qualcuno che autorevolmente li assicuri del perdono di Dio.

Per questo prima di salire al Cielo, Egli trasmise il suo potere agli Apostoli e loro successori nel Sacerdozio, e istituì il sacramento del perdono, la " seconda tavola di salvezza", che Dio concede all'uomo nel naufragio del male e del peccato.

L'istituzione del sacramento della Penitenza

Il sacramento della Confessione fu istituito da Gesù Cristo il giorno stesso della sua risurrezione.

La risurrezione del Signore doveva infatti essere il simbolo e la grazia del nostra risurrezione spirituale.

Era notte, e gli Apostoli stavano radunati nel Cenacolo, a porte chiuse, per timore dei Giudei.

Improvvisamente apparve loro Gesù che li salutò amorevolmente dicendo:

" La pace sia con voi! "

Poi, affidando loro la missione a cui li aveva preparati nei tre anni della vita pubblica, disse:

"Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi!"

Ciò detto, alitò su di essi e soggiunse:

"Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li riterrete saranno ritenuti ". ( Gv 20,19-23 )

Con queste parole il Signore conferiva agli Apostoli e ai loro successori il divino potere di giudicare le coscienze, e istituiva formalmente il sacramento della Confessione.

Era la prima e più delicata applicazione dell'autorità promessa a Pietro in Cesarea di Filippo e, successivamente, agli Apostoli negli ultimi giorni di ministero in Galilea:

"Tutto ciò che legherete sulla terra, sarà legato anche in cielo;

e tutto ciò che scioglierete sulla terra, sarà sciolto anche in cielo! ( Mt 18,18 )".