La Confessione nel corso dei secoli: sua necessità, suoi effetti

Scheda N° 28

Nel corso dei secoli la forma concreta, secondo la quale la Chiesa ha esercitato questo potere ricevuto dal Signore, ha subito molte variazioni.

Durante i primi secoli, la riconciliazione dei cristiani che avevano commesso peccati particolarmente gravi dopo il loro Battesimo ( per esempio l'idolatria, l'omicidio o l'adulterio ), era legata ad una disciplina molto rigorosa, secondo la quale i penitenti dovevano fare pubblica penitenza per i loro peccati, spesso per lunghi anni, prima di ricevere la riconciliazione.

A questo "ordine dei penitenti " ( che riguardava soltanto certi peccati gravi ) non si era ammessi che raramente e in talune regioni una sola volta durante la vita.

Nel settimo secolo, ispirati dalla tradizione monastica d'Oriente, i missionari irlandesi portarono nell'Europa continentale la pratica "privata" della penitenza che non esige il compimento pubblico e prolungato di opere di penitenza prima di ricevere la riconciliazione con la Chiesa.

Il sacramento si attua ormai in una maniera più segreta tra il penitente e il sacerdote.

Questa nuova pratica apriva così la via ad una frequenza regolare di questo sacramento.

Essa permetteva di integrare in una sola celebrazione sacramentale il perdono dei peccati gravi e dei peccati veniali.

È questa a grandi linee, la forma di penitenza che la Chiesa pratica fino ai nostri giorni. ( CCC 1447 )

Attraverso i cambiamenti che la disciplina e la celebrazione di questo sacramento hanno conosciuto nel corso dei secoli, si discerne la medesima struttura fondamentale.

Essa comporta due elementi ugualmente essenziali:

da una parte, gli atti dell'uomo che si converte sotto l'azione dello Spirito Santo:

cioè la contrizione, la confessione e la soddisfazione, dall'altra parte, l'azione di Dio attraverso l'intervento della Chiesa.

La Chiesa che, mediante il vescovo e i suoi presbiteri, concede nel nome di Gesù Cristo il perdono dei peccati e stabilisce la modalità della soddisfazione prega anche per il peccatore e fa penitenza con lui.

Così il peccatore viene guarito e ristabilito nella comunione ecclesiale. ( CCC 1448 )

La formula di assoluzione in uso nella Chiesa latina esprime gli elementi essenziali di questo sacramento;

il Padre delle misericordie è la sorgente di ogni perdono, Egli realizza la riconciliazione dei peccatori mediante la Pasqua del suo Figlio, e il dono del suo Spirito, attraverso la preghiera e il ministero della Chiesa:

Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e Risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace.

E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. ( CCC 1449 )

Necessità della Confessione

Il sacramento della Confessione è assolutamente necessario per salvarsi a quanti dopo il Battesimo, hanno avuto la disgrazia di commettere anche un solo peccato mortale.

Per la sovrana misericordia del Signore, tuttavia, anche l'atto di contrizione perfetto restituisce direttamente la grazia di Dio;

rimane però l'obbligo di confessarsi.

A norma del terzo precetto generale della Chiesa, il cristiano è obbligato, come minimo indispensabile, alla confessione annuale;

l'obbligo giuridico riguarda solo i peccati mortali.

Per le nostre esigenze spirituali, tuttavia, è consigliabile la confessione frequente, settimanale o quindicinale, e se si ha la sventura di cadere in peccato mortale, è opportuno confessarsi subito.

Rimanere volutamente privi della grazia di Dio è un'imprudenza gravissima:

è come essere gravemente malati e non ricorrere al medico.

Effetti

I principali effetti di una buona Confessione sono i seguenti:

1. Cancella tutti i peccati, per quanto gravi e numerosi, purché ci sia il pentimento.

2. Rimette la pena eterna dovuta per i peccati mortali, e rimette anche la pena temporale, in tutto o in parte in proporzione alle disposizioni del penitente e secondo la sovrana munificenza del Signore.

3. Restituisce la grazia santificante, facendo anche rivivere i meriti perduti a causa del peccato grave.

4. Aumenta la grazia stessa in chi già la possiede.

5. Dà la grazia sacramentale per superare le tentazioni del demonio, vincere le cattive inclinazioni ed evitare le ricadute.