Gli atteggiamenti del credente che prega

Scheda N° 8

¨ Che cos'è la meditazione?

La meditazione è una ricerca orante che mobilita il pensiero, l'immaginazione, l'emozione, il desiderio.

Essa ha come fine l'appropriazione nella fede di un argomento che viene considerato, approfondito e confrontato con la realtà della propria vita.

¨ Che cos'è l'orazione mentale?

L'orazione mentale è la più semplice espressione del mistero della preghiera.

E' uno sguardo di fede fissato su Gesù, un ascolto della Parola di Dio, un silenzioso amore.

Realizza l'unione con la preghiera di Cristo nella misura in cui ci fa partecipare al suo Mistero.

L'iniziativa è di Dio Padre: egli ci parla.

La preghiera comincia sempre dall'ascolto

Pregare significa innanzi tutto " entrare in preghiera " coscienti, nella fede, di essere circondati da queste tre Presenze.

Allora si trovano subito gli atteggiamenti veri.

Il cristiano sa molto bene che non può esserci dialogo se i due interlocutori parlano tutt'e due insieme.

Dio Padre che mi invita alla preghiera e mi circonda della sua presenza, mi circonda anche con la sua parola.

¨ É impegnativa la preghiera?

La preghiera suppone spesso uno sforzo e una lotta contro se stessi e contro le insidie dei Tentatore.

li combattimento della preghiera è inseparabile dal combattimento spirituale, necessario per agire abitualmente secondo lo Spirito di Cristo:

si prega come si vive, perché si vive come si prega.

¨ Quali sono le principali difficoltà della preghiera?

Sono la distrazione e l'aridità. Il rimedio si trova nella fede, nella conversione e nella custodia del cuore.

Senza silenzio non c'è preghiera

Se sono ben educato e cosciente della mia identità di figlio chiamato per grazia, il dialogo avviene sempre, da parte mia, nel silenzio.

Ascolto con umile rispetto, con attenzione stupefatta, con gioia.

La mia preghiera, se vuole essere cristiana, non potrà essere se non una risposta a quanto ho sentito e capito, un adattamento del mio linguaggio con il linguaggio dei mio interlocutore divino.

La liturgia conosce bene questa legge fondamentale, e infatti inizia sempre le sue celebrazioni con una lettura della Parola di Dio.

Purtroppo, impegnati ad aprire la bocca anziché le orecchie, non cominciamo forse speso la nostra preghiera coprendo Dio con una valanga delle nostre parole indiscrete?

¨ Quali sono le principali tentazioni che minacciano la preghiera?

Sono la mancanza di fede e l'accidia, che è una forma di depressione, dovuta al rilassamento dell'ascesi, e che porta allo scoraggiamento.

Non bisogna invece mai scoraggiarsi, ma rispondere con l'umiltà, la confidenza, la perseveranza.

¨ La nostra preghiera influisce sugli avvenimenti?

Si, la preghiera cristiana è cooperazione alla Provvidenza di Dio, al suo disegno di amore per gli uomini.

Una preghiera tuffata nella storia e nella vita

D'altronde, Dio non dice parole " campate in aria ", non fa mai " discorsi ", non dà lezioni teoriche.

Egli parla per realizzare e per salvare il mondo concreto.

Parla a me, parla a noi così come siamo, inseriti nella storia e in quel punto preciso del suo disegno di salvezza.

È una parola per oggi, che ci chiama a essere figli nel contesto delle nostre angosce, delle nostre lotte e delle nostre speranze di oggi.

La mia preghiera, se vuole essere cristianamente vera, non potrà essere che una risposta circostanziata a quanto Dio mi dice, mi fa vedere, mi chiede qui oggi: il mondo entra nel nostro dialogo, e i giovani entrano a folla con tutti i loro problemi.

Anche qui la liturgia conosce molto bene quest'altra legge fondamentale, e tra le letture e la preghiera di intercessione ha previsto l'omelia:

essa applica la parola ascoltata alla vita dell'assemblea, ne fa una parola viva che illumina e interpella quegli uomini concreti nei loro problemi di oggi.

¨ Perché spesso il Signore ritarda a esaudirci?

Perché vuole che nella preghiera si eserciti il nostro desiderio, in modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che egli è pronto a darci.

¨ E quando ci sembra di non essere esauditi?

Il Vangelo ci invita a interrogarci sulla conformità della nostra preghiera al desiderio dello Spirito.

Punti di incontro tra la Parola di Dio e la storia degli uomini Così la preghiera cristiana è sempre l'elemento di una trilogia:

si trova al punto di convergenza di queste due realtà:

la Parola di Dio con la sua perpetua esigenza, la storia degli uomini, la mia storia, con le sue debolezze e, i suoi appelli attuali.

Bisogna pregare, come abbiamo detto, con il Vangelo nella destra e il giornale di oggi nella sinistra.

Prima volontà di silenzio e di ascolto, poi volontà di discernimento e di efficacia:

queste sono le condizioni di ogni vera preghiera.

Con essa e in essa io prendo coscienza del mio preciso inserimento nel disegno di Dio, con essa e in essa maturo le mie scelte e vivo la mia esistenza nella luce di Dio.

Gesù ha pregato in questo modo.

¨ Quando bisogna pregare?

"Pregate incessantemente", dice S. Paolo ( 1 Ts 5,17 ).

E' sempre possibile pregare. Anzi, è una necessità vitale.

Preghiera e vita cristiana sono inseparabili.


da J. Aubry, "Figli in comunione espressa col Padre", LDC;

"Sintesi sul nuovo catechismo. Domande e risposte", ESD