2 Maccabei

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Capitolo 14

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

VII. Lotta contro Nicànore, generale di Demetrio I - Il giorno di Nicàmore

Intervento del sommo sacerdote Alcimo

1 Dopo un periodo di tre anni, venne all'orecchio degli uomini di Giuda che Demetrio, figlio di Selèuco, era sbarcato nel porto di Tripoli con un grande esercito e la flotta
1 Mac 7,1-21
2 e si era impadronito del paese, eliminando Antioco e il suo tutore Lisia.
3 Un certo Alcimo, che era stato prima sommo sacerdote, ma che si era volontariamente contaminato nei giorni della secessione, accorgendosi che per nessun verso si apriva a lui una via di salvezza né ulteriore accesso al sacro altare,
4 andò dal re Demetrio verso l'anno centocinquantuno offrendogli una corona d'oro e una palma oltre ai tradizionali ramoscelli di ulivo del tempio e per quel giorno stette quieto.
1 Mac 10,29+
5 Ma colse l'occasione favorevole alla sua follia, quando fu chiamato da Demetrio al consiglio e fu interrogato in quale disposizione e mentalità si tenessero i Giudei.
A questa richiesta rispose:
6 « I Giudei che si dicono Asidèi, a capo dei quali sta Giuda il Maccabeo, alimentano guerre e ribellioni e non lasciano che il regno trovi la tranquillità.
7 Per questo anch'io, privato della dignità ereditaria, intendo dire del sommo sacerdozio, sono venuto qui,
8 spinto anzitutto da schietta premura per gli interessi del re e dalla preoccupazione della sconsideratezza delle suddette persone, in secondo luogo mirando ai miei concittadini, perché a causa del disordine della situazione descritta, tutto il nostro popolo viene non poco impoverito.
9 Ora che sai queste cose in particolare, tu, re, provvedi al paese e alla nostra stirpe che va decadendo, con quella cortese benevolenza che hai con tutti.
10 Fin quando Giuda è là, la situazione non può mettersi tranquilla ».
11 Dopo queste sue parole, gli amici, irritati per i successi di Giuda, si affrettarono a infiammare Demetrio.
1 Mac 2,18+
12 Questi, designato subito Nicànore, già a capo degli elefanti, e nominatolo stratega della Giudea, lo inviò
1 Mac 7,26
13 con l'ordine di eliminare prima Giuda, di disperdere i suoi uomini e di costituire Alcimo sommo sacerdote del tempio massimo.
14 Allora i pagani della Giudea, che erano fuggiti davanti a Giuda, si univano in massa a Nicànore sapendo che le sfortune e le calamità dei Giudei sarebbero state apportatrici di fortuna per loro.

Nicànore fa amicizia con Giuda

15 Quando seppero della venuta di Nicànore e dell'aggressione dei pagani, i Giudei cosparsi di polvere, elevarono suppliche a colui che ha stabilito il suo popolo per i secoli e che con segni palesi sempre protegge la sua porzione.
1 Mac 7,27-28
16 Poi il comandante, dati gli ordini, mosse rapidamente di là e si scontrò con loro presso il villaggio di Dessau.
1 Mac 7,31
17 Simone, fratello di Giuda, aveva già attaccato Nicànore, ma era rimasto battuto per l'improvvisa comparsa dei nemici.
18 Tuttavia Nicànore, sentendo parlare del valore che avevano gli uomini di Giuda e del loro entusiasmo nelle lotte per la patria, non si arrischiava a decidere la sorte con spargimento di sangue.
19 Per questo mandò Posidonio e Teòdoto e Mattatia a dare e ricevere la destra per la pace.
20 Fu fatto un lungo esame intorno a questa cose e, quando il comandante ne diede comunicazione alle truppe, il parere risultò concorde e accettarono gli accordi.
21 Fissarono il giorno nel quale sarebbero venuti a un incontro privato.
Dall'una e dall'altra parte avanzò una lettiga e collocarono dei seggi.
22 Giuda tuttavia dispose degli uomini armati nei luoghi opportuni per paura che si verificasse d'improvviso qualche tradimento da parte dei nemici: così in buon accordo tennero il convegno.
23 Nicànore si trattenne in Gerusalemme e non fece alcun gesto fuori luogo; anzi licenziò le turbe raccogliticce che si erano unite.
24 Voleva Giuda sempre alla sua presenza, sentiva un'intima inclinazione per quel prode.
25 L'esortò e sposarsi e ad avere figli; e quegli si sposò, poté mettersi a posto e godere giorni sereni.

Alcimo riaccende le ostilità e Nicànore minaccia il tempio

26 Ma Alcimo, vedendo la loro reciproca simpatia e procuratori copia degli accordi intercorsi, andò da Demetrio e gli disse che Nicànore seguiva una linea contraria agli interessi dello stato: aveva infatti nominato suo successore Giuda, il sobillatore del regno.
27 Il re, acceso di sdegno e irritato per le calunnie di quel genio malefico, scrisse a Nicànore, dichiarandogli di essere scontento delle alleanze concluse e ordinandogli che gli mandasse subito ad Antiochia il Maccabeo in catene.
28 Nicànore, sorpreso da questi ordini, rimase sconcertato e aveva ripugnanza a rompere le alleanze senza che l'uomo avesse commesso alcuna colpa.
29 Ma, poiché non gli era possibile agire contro la volontà del re, cercava l'occasione per effettuare la cosa con qualche stratagemma.
1 Mac 7,29-30
30 Il Maccabeo, notando che Nicànore si comportava con durezza, arguendo che questa freddezza non presagiva niente di buono, raccolti non pochi dei suoi non si fece più vedere da Nicànore.
31 Quest'altro, accortosi di essere stato giocato abilmente da quell'uomo, salito al massimo e santo tempio, mentre i sacerdoti stavano compiendo i sacrifici prescritti, ordinò che gli fosse consegnato l'uomo.
1 Mac 7,33-38
32 I sacerdoti dichiararono con giuramento che non sapevano dove mai fosse il ricercato
33 ma egli, stendendo la destra contro il tempio, giurò: « Se non mi consegnerete Giuda in catene, farò di questa dimora di Dio una piazza pulita, abbatterò dalle fondamenta l'altare e innalzerò qui uno splendido tempio a Dionisio ».
34 Dette queste grosse parole, se ne andò. I sacerdoti alzarono le mani al cielo, invocarono il protettore sempre vigile del nostro popolo:
35 « Tu, Signore, che di nulla hai bisogno, ti sei compiaciuto di porre il tempio della tua abitazione in mezzo a noi,
36 E ora tu, Santo e Signore di ogni santità, custodisci questa tua casa, appena purificata, per sempre libera da contaminazioni ».

Morte di Razis

37 Fu denunziato a Nicànore un certo Razis degli anziani di Gerusalemme, uomo pieno di amore per la città, che godeva grandissima fama e chiamato per la sua benevolenza padre dei Giudei.
38 Egli infatti nei giorni precedenti la rivolta si era attirata l'accusa di giudaismo e realmente per il giudaismo aveva impegnato corpo e anima con piena generosità.
39 Volendo Nicànore far nota a tutti l'ostilità che aveva verso i Giudei, mandò più di cinquecento soldati per arrestarlo;
40 pensava infatti che, prendendo costui, avrebbe arrecato loro un grave colpo.
41 Ma, quando quella truppa stava per occupare la torre e tentava di forzare la porta del cortile e ordinavano di portare il fuoco e di appiccarlo alle porte, egli, accerchiato da ogni lato, si piantò la spada in corpo,
42 preferendo morire nobilmente piuttosto di divenire schiavo degli empi e subire insulti indegni della sua nobiltà.
1 Sam 31,4
43 Non avendo però portato a segno il colpo per la fretta della lotta, mentre la folla premeva fuori delle porte, salì coraggiosamente sulle mura e si lasciò cadere a precipizio sulla folla con gesto da prode.
44 Essi lo scansarono immediatamente lasciando uno spazio libero ed egli cadde in mezzo allo spazio vuoto.
45 Poiché respirava ancora, con l'animo infiammato, si alzò, mentre il sangue gli usciva a fiotti e le ferite lo straziavano e, attraversata di corsa la folla, salì su di un tratto di roccia,
46 ormai completamente esangue; si strappò gli intestini e prendendoli con le mani li gettò contro la folla; morì in tal modo invocando il Signore della vita e dello spirito perché di nuovo glieli restituisse.
2 Mac 7,9+
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Abbreviazioni
14,1-15,36 Missione e fine di Nicànore
14,1 tre anni: a partire dal 149 seleucida.
Siamo nella primavera del 161.
14,2 Seleuco IV, re di Siria, aveva inviato il figlio Demetrio a Roma come ostaggio al posto del proprio fratello Antioco IV.
Alla morte di Seleuco, Antioco aveva però preso il potere, lasciandolo poi in eredità al figlio Antioco V Eupàtore.
Demetrio, fuggito da Roma, si riprende il potere, dopo aver assassinato Antioco V.
14,3 Àlcimo: il sommo sacerdote succeduto a Menelao.
La contaminazione di cui si parla qui consiste nella sua adesione all'ellenismo
( vedi anche 1 Mac 7,9.13-17.25 )
14,4 anno centocinquantuno: è l'anno 161/160.
Corona d'oro, palma, ramoscelli d'ulivo: simboli di sottomissione.
14,6 Asidei: nome di origine ebraica che vuol dire "pii".
Indica un gruppo di Giudei tenacemente attaccato alle tradizioni.
Vedi anche nota a 1 Mac 2,42.
14,7 privato della dignità ereditaria: Àlcimo era discendente di Aronne, consacrato sacerdote da Mosè ( Es 28,1-39; 1 Mac 7,14 ).
14,12 stratega: cioè governatore: per togliere al sommo sacerdote Alcimo ogni potere politico.
14,14 le nazioni della Giudea: quanti avevano accolto costumi e tradizioni dell'ellenismo.
14,16 Dessau: nome non conosciuto altrove.
Questo combattimento di Dessau ( Adasa, cf. 1 Mac 7,40 ),
forse è lo stesso di Cafarsalama, che è vicinissima ( 1 Mac 7,31 ).
14,17 Testo mal trasmesso.
Si può interpretare sia: « ma verso la fine era stato battuto per un movimento inatteso dei nemici », che: « ma sul momento era rimasto atterrito per l'improvvisa comparsa dei nemici ».
14,25 Questo ritratto sfumato dei caratteri di Giuda e di Nicanore non ha l'equivalente nell'autore di 1 Mac, che preferisce contrapporre decisamente l'eroe giudeo all'empio pagano ( 1 Mac 7,42 ).
14,26 successore: non è chiaro se la nomina di Giuda significhi successore di Nicànore o dello stesso Àlcimo.
14,29 cercava l'occasione: alla lettera « ( opporsi al re ) non era facile, una occasione favorevole ( egli spiava ) », ouk ên eucheros, kairon, conget.;
il gr. legge: « non era, una buona occasione » ( ? ) ouk ên, eukairon, ma quest'ultimo termine non è attestato.
14,31-36 L'episodio delle minacce contro il tempio viene riportato, con alcune differenze,
in 1 Mac 7,33-35.
14,37-46 Nel drammatico racconto del suicidio di Razìs, l'autore di 2 Mac non si pone il problema morale del suicidio, ma vuole evidenziare l'eroicità del gesto, visto come amore per la patria, attaccamento al giudaismo, difesa della propria dignità.
Lo stile di questo episodio, che manca in 1 Mac, richiama quello dei sette fratelli e di Eleàzaro e, come quello, deve essere stato preso, senza modifiche di rilievo, da Giasone di Cirene.
14,46 Il suicidio è raro nella bibbia e si incontra soltanto in situazioni moralmente estreme ( cf. 2 Sam 17,23+ ).
Non è però oggetto di una condanna formale.