Opere di Apostolato

B28-A4

Così moralmente preparati, i giovani sentono il dovere di compiere opere buone, affine di rendere gloria a Dio o d'estendere il regno di Gesù Crocifisso nelle anime.

Anche in questa seconda parte mi farò lecito di dare un rapido sguardo all'azione compiuta.

Il campo delle nostre maggiori attività è quello dell'istruzione Catechistica.

Si tengono nell'Unione regolari corsi per l'abilitazione a questo insegnamento.

Tutti i soci effettivi hanno perciò seguito tali corsi e ottenuto presso l'autorità ecclesiastica il relativo diploma di Catechista.

Preparati in tal modo, sono stati indirizzati alle diverse opere che fanno capo all'Unione, e avviati presso varie parrocchie della città, dove si recano ogni domenica, per impartire l'istruzione religiosa ai ragazzi.

Le parrocchie della SS. Annunziata, di S. Massimo, di S. Filippo, di San Donato, di S. Tommaso, del Carmine, del Sacro Cuore di Gesù, di Santa Maria di Piazza, della Cattedrale, della Madonna della Pace, di S. Croce e diverse altre hanno accolto o accolgono i Catechisti dell'Unione.

In parecchie di queste chiese sono poi sorti conseguentemente e sempre per opera dei soci, degli oratori festivi mollo ben avviati.

Accennerò, per esempio, a quello di N. S. del Carmine che, fondato nel 1921, ha continuato a progredire meravigliosamente tanto che oggi raccoglie circa 100 allievi.

A fianco e a compimento di quest'opera i soci preposti hanno dato mano a diverse iniziative tendenti a attirare e a trattenere i ragazzi affidati.

Hanno per questo organizzato una scuola di canto e di recitazione, un corso di liturgia per la partecipazione alle sacre funzioni, vari corsi per la preparazione al diploma catechistico.

Hanno inoltre concorso alla diffusione della buona stampa, ed è stata curata particolarmente l'azione missionaria, tanto necessaria e raccomandata, con risultati soddisfacenti.

Il campo della nostra azione va di mano in mano allargandosi anche fuori della nostra città.

Ogni domenica due nostri catechisti si recano a Poirino e vi trascorrono l'intera giornata per attender a un Oratorio festivo, quest'Oratorio, quantunque iniziato da poco tempo, dà affidamento di potere fra non molto svilupparsi e mietere larga messe di bene.

Recentemente si è iniziato dai nostri soci un altro oratorio a Altessano con un concorso numerosissimo d'allievi.

Complessivamente si calcola che i ragazzi istruiti dai Catechisti dell'Unione presso le varie parrocchie e oratori della città e periferia, sommano alle seguenti cifre :

Anno N. Catechist N. Parrocchie N. Alunni
1914 9 2 92
1915 14 4 260
1916 21 11 630
1917 34 ( 1 ) 12 961
1918 10 8 317
1919 12 8 352
1920 21 8 360
1921 25 8 392
1922 28 10 400
1923 29 10 415

Nell'anno 1917 molti catechisti partirono per la guerra.

I risultati dovunque ottenuti sono più che soddisfacenti.

A provarli basti il fatto che continuamente, da parte di Rev.di Parroci e Sacerdoti, sono richiesti dei catechisti per nuove iniziative.

Purtroppo però questi sono insufficienti al bisogno e nonostante che alcuni di loro s'adoprino per impartire l'istruzione in diversi luoghi, l'Unione non arriva a soddisfare le domande che arrivano da ogni parte.

Gli operai del Signore sono sempre pochi, perché il lavoro è immane e perché non troppi sono quelli che vogliano interamente, dedicarvisi.

Preghiamo perché questa Associazione, per esplicare il compito affidategli, possa continuamente iscrivere nuovi e buoni elementi, pronti a dedicarsi alle fatiche apostoliche.

Per questa ragione sono state iniziate nella nostra città delle sezioni di aspiranti catechisti.

Sorgono presso gli Istituti dei benemeriti Fratelli delle S. C., fra i cui allievi si vanno scegliendo i soggetti.

Abbiamo così le sezioni di S. Pelagia, di Borgo Dora, della Consolata istituite nelle scuole della R. O. M. I., la sezione dell'Istituto Arti e Mestieri, quella del Collegio di S. Giuseppe e la sezione La Salle.

Tali filiali hanno un compito ben delineato: quello di preparare gradualmente i futuri soci effettivi alla nostra Unione.

Perciò si richiede a questi aspiranti una progressiva formazione morale e spirituale non che una continua, per quanto remota, preparazione religiosa tendente a portarli al diploma dei catechisti.

Queste sezioni devono perciò essere il vivaio che dovrà un giorno far affluire elementi nuovi e tanto necessari all'Associazione, perché possa espandere sempre maggiormente la propria attività a favore delle opere giovanili.

Sezioni dello stesso genere si sono andate via via costituendo in diverse altre parti d'Italia.

Accennerò di sfuggita alle fiorenti sezioni di Grugliasco, Biella, Vercelli, Parma, Tripoli, Bengasi.

Sempre per restare nel campo, catechistico, è bene ricordare l'organizzazione dei cosiddetti dopo-scuola che poterono funzionare negli anni 1917-1918.

Scopo di quest'iniziativa, era il raccogliere i ragazzi che, dopo le ore di scuola, necessitavano d'ulteriore assistenza materiale e morale.

Venivano perciò radunati ben 150 circa allievi di scuole elementari e secondarie, ai quali dopo l'aiuto per l'esecuzione dei compiti scolastici si teneva l'istruzione religiosa.

Per circostanze diverse e, prima di tutte, per l'esiguità di soci disponibili, non ci fu permesso di ripetere tali dopo-scuola come era nostro desiderio.

Si farà però di tutto perché quest'opera tanto profittevole per la gioventù studiosa, possa essere ripresa.

A altro lavoro consimile furono frattanto adibiti i catechisti effettivi; validamente coadiuvati da un numeroso gruppo di altri ottimi giovani cattolici, sotto la direzione dei FF. delle S. C.

Intendo parlare delle Scuole serali Commerciali e Professionali della R. O. M. I.

Sono quattro corsi di scuola tecnico-commerciale e cinque di scuola professionale in cui lavorano di gran lena i Soci dell'Unione.

In essi, oltre l'insegnamento regolare delle materie stabilite dai relativi programmi, viene insegnato metodicamente il catechismo, in una lezione di mezz'ora per ogni sera.

Il programma d'Insegnamento religioso è ripartito in modo che l'allievo riceva una compiuta istruzione nel giro del vari corsi frequentati gli allievi sono circa 250 per sera.

Questo campo che offre la possibilità di compiere un'azione multiforme, altamente civile e spiritualmente ammirabile, è oggetto di particolari cure da parte dell'Unione.

Gli allievi vengono invitati a esercizi spirituali della durata di varie sere, che si tengono e durante il corso e alla chiusura dell'anno scolastico e che terminano con la comunione generale.

Passando a altro campo, l'Unione del SS. Crocifisso ha preso viva parte alla campagna antiblasfema che è stata organizzata nella nostra città a somiglianza di quanto venne fatto in diverse altre parti d'Italia.

Non si è però essa limitata alle manifestazioni di carattere esterno, si è invece particolarmente curata della propaganda e dell'azione diuturna, contro il disonorante vizio della bestemmia e del turpiloquio.

Specie per l'interessamento particolare di alcuni soci, è riuscita in un anno a esitare il seguente materiale antiblasfemo:

Cartoline 8000 - Manifestini 14.000 - Bandierine 700 - Calendari 1300 - Immagini 800.

Anche l'azione della Buona Stampa venne curata coll'importanza dovuta a questo mezzo importantissimo per la difesa della nostra causa e che è tanto raccomandato dalle Autorità Ecclesiastiche.

Tutti gli anni, vengono fatti abbonamenti collettivi ai nostri quotidiani e periodici e inoltre vengono distribuiti migliaia di foglietti volanti di buona stampa.

A proposito, ricordo che l'Unione, nel concorso indetto dalla, Fed. Giov. Torinese nell'anno 1922, ha ottenuta la medaglia d'oro per l'attività svolta nella diffusione della buona stampa.

Mi sia permesso ricordare un'altra opera di carità, a cui parteciparono con slancio tutti i nostri Soci quest'anno e che speriamo possa ripetersi negli anni venturi: la visita di Carnevale ai poveri del Cottolengo.

Un Comitato composto di soci volenterosi pensò per tempo a raccogliere dolci, frutta e libri da distribuirsi ai poveri ricoverati.

La raccolta fu così abbondante che il giorno stabilito si dovette prendere un carrettino a mano per trasportarvi le copiose provvigioni.

Un socio pensò pure ai balocchi per i bambini ricoverati e un aspirante di buona volontà vi aggiunse i suoi soldatini di piombo e di carta.

Il martedì di Carnevale, dopo l'ora di adorazione indetta dalla Gioventù Cattolica, i soci si recarono al Cottolengo.

Prese dal carrettino le provviste, i soci passarono in tutte le corsie distribuendo balocchi, caramelle, arance, biscotti, libri ai poveri ricoverati, ricevendo da tutti ringraziamenti e benedizioni.

Non è possibile descrivere la gioia dei bambini e degl'infermi ricoverati, ma è ugualmente difficile dire le soavi impressioni sentite dai soci nella contemplazione delle umane miserie e nel divino esercizio della carità; per questo i soci dell'Unione si propongono di rinnovare tutti gli anni la bella visita al Cottolengo.

Diffusione della Divozione a Gesù Crocifisso.

Altro preciso compito assegnato alla nostra Unione è quello di far conoscere e di far praticare la Divozione alle cinque piaghe di N. S. Gesù Crocifisso.

È una divozione bellissima che compendia in sé tutto quanto si possa chiedere al nostro Divin Salvatore e che abbraccia indistintamente tutte le categorie di persone dal Sommo Pontefice, ai Vescovi, al Sacerdoti, alle Anime del Purgatorio, agli Ordini e Congregazioni Religiose, ai Peccatori, ai Moribondi fino alle persone particolarmente raccomandate.

È quindi una vera corona di preghiere, che s'innalza per ottenere grazie a tutti, per impetrare dalle Piaghe gloriose di Gesù Crocifisso gli aiuti necessari per l'intiera umanità.

Tale Divozione che ebbe una origine che non posso chiamare che mirabile e straordinaria, fu iniziata dal nostro carissimo Fra Leopoldo.

Difatti Egli ne aveva cominciata la propagazione fin dall'anno 1906 e successivi.

Sorta, di poi, la nostra Associazione, le venne assegnato quale scopo principale la pratica e la diffusione di questa preghiera.

È veramente necessario riconoscere che Gesù Crocifisso desidera che si reciti la Sua Divozione, che si ricordi la Sua Passione, che s'invochino le Sue S. Piaghe che furono a un tempo cause della Sua morte e della nostra risurrezione.

La Divozione cominciò a essere propagandata in mezzo a un ristretto numero di pie persone.

Successivamente e gradualmente tale diffusione venne estesa e piano piano ampliata.

Cominciarono a distribuirsi foglietti in lingua italiana: oggi la preghiera è stata tradotta, e stampata in quasi tutte le lingue.

Per passare a dati statistici, che in questo caso sono quanto mai eloquenti e consolanti, il numero di questi foglietti ormai diffusi quasi in ogni parte del mondo ammontano alla bella cifra, di 2.925.720.

Il merito di questa diffusione è da attribuirsi, oltre che all'opera dei soci, specialmente a quella degli zelatori e delle zelatrici.

È stata la loro una vera campagna condotta con intensa volontà e con cura costante.

Azione che non può essere descritta ne sunteggiata, ma che è stata tanto proficua quanto ammirevole, perché diuturna, persistente e tenace.

Dirò, a titolo d'onore, che soltanto uno dei bravi zelatori e riuscito a divulgare ben 23.000 foglietti.

E non ne cito che uno solo, senza palesarne il nome per non offenderne la modestia.

Questa non è la sede opportuna per fare dei rallegramenti.

Ma però lascino almeno, ottimi zelatori e zelatrici, che esprimiamo loro il plauso della nostra Unione, umile interprete del plauso stesso di Gesù Crocifisso, per amor del quale hanno voluto far conoscere e praticare la Divozione alle sue sacratissime Piaghe.

La loro azione se non è tanto appariscente è molto apprezzabile, se non rumorosa è maggiormente efficace.

Gli zelatori e le zelatrici sono i validi coadiutori e cooperatori nostri, ai quali i soci tutti esprimono i sensi della loro simpatia e fraterna solidarietà.

Prima di chiudere, questa succinta relazione che, come ho detto in principio, riassume l'opera svolta dall'Unione del SS. Crocifisso nei suoi primi dieci anni di vita e d'attività, è necessario che c'intratteniamo ancora su un ultimo argomento: la parte che potremo chiamare finanziaria, di questa esposizione.

È ovvio che per potere esplicare l'azione che ho sunteggiata, l'Associazione nostra abbia dovuto essere appoggiata dai mezzi materiali.

Gli aiuti di questo genere la Provvidenza non ce li ha lasciati mancare: anche questo dimostra che siamo sulla retta via, nella quale non dobbiamo che perseverare.

Le spese incontrate, nel decennio ammontano ad un totale di L. 65.953,25.

Dove ha potuto l'Unione attingere questi fondi?

La Divina Provvidenza, ripeto, c'è venuta incontro e ha voluto ispirare tante pie persone a prestarci il loro appoggio finanziario.

E noi soci tutti, mentre manifestiamo i nostri sentimenti vivissimi di gratitudine ai benefattori, eleviamo le nostre preghiere perché il Crocifisso compensi generosità con generosità.

Eccellenza Rev.ma, la mia breve, e modesta esposizione è al termine.

Ho rievocato il primo decennio di questa società che oggi ha l'onore di accogliervi nella sua sede principale.

Quanto è stato fatto è ciò che soci, zelatori e ascritti a questa pia Unione si sono imposti, per essere degni d'appartenervi.

Oggi, qui davanti alla vostra augusta presenza, dopo aver segnato una tappa, intendiamo riaffermare i nostri propositi intesi a riprendere con maggior lena il nostro cammino.

Esaudisca il Signore i nostri desideri, concedendoci ancora tante grazie necessarie per l'ulteriore percorso che ci vediamo chiaramente tracciato innanzi.

E perché queste nostre volontà siano sempre pronte all'appello, vogliate, Padre amatissimo, confortarle e rinfrancarle con la vostra desiderata benedizione.

S'alzi, Eccellenza, la vostra amorevole mano per implorare e fare scendere sui soci, sulle zelatrici e zelatori, sulle ascritte e sugli ascritti, sulle benefattrici e sui benefattori, la benedizione celeste.

La quale sarà, per tutti, il migliore coronamento di questo primo decennio, la più ambita rimunerazione,il miglior incitamento a perseverare sempre.