Crociata della sofferenza  

B263-A9

Anno XXIX, lettera n. 114 dicembre 1993

Riflessioni dal Catechismo della Chiesa Cattolica

Fratelli e Sorelle,

in questo nostro incontro di fraternità vogliamo prendere spunto per la riflessione dal Catechismo della Chiesa Cattolica.

1. Di questa recentissima pubblicazione penso che tutti noi abbiamo sentito parlare e il Papa ha particolarmente insistito nel presentarla e nel raccomandarne la lettura.

Ma avendo qui davanti a me il grosso volume di 788 pagine con 2865 articoli, mi rendo ben conto che non possiamo farne una completa lettura o almeno una lettura approfondita.

É quindi opportuno assimilarlo poco alla volta, a tappe, con piccoli brani e con riferimenti più propriamente adatti alla nostra vita di ogni giorno.

Il Santo Padre nel presentarla, dice infatti che è come « un punto di riferimento per i Catechismi e compendi che vengono preparati nei diversi paesi ».

Egli invita ad « accogliere questo Catechismo in spirito di comunione », ed è « offerto ad ogni uomo che ci domandi ragione della speranza che è in noi ».

Per manifestare questa speranza nella fede, accostiamoci anche noi, in spirito di adesione all'invito del Papa, a quest'opera, facendo oggetto della nostra riflessione alcuni articoli, al fine di trasfonderli nella nostra vita.

La nostra Crociata, inserita nella vocazione battesimale, arricchita dalla sofferenza, protesa alla finalità di Chiesa per le vocazioni di consacrazione, in particolare quelle sacerdotali e religiose, vuole aiutarci a vivere intensamente questi momenti, sul fondamento della fede.

2. Il 1° articolo del Capitolo 1 ° del Catechismo recita: « Il desiderio di Dio è inserito nel cuore dell'uomo, perché l'uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l'uomo e soltanto in Dio l'uomo troverà la verità e la felicità senza posa.

La ragione più alta della dignità dell'uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio.

Fin dal suo nascere l'uomo è invitato al dialogo con Dio: non esiste, infatti, se non perché creato per amore da Dio, da lui sempre per amore conservato, né vive pienamente secondo verità se non lo riconosce liberamente e se non si affida al suo Creatore ».

3. Se abbiamo letto con un poco di attenzione l'articolo riportato, avremo rilevato che le parole più ricorrenti sono tre: « Dio, uomo, amore ».

Esse ci invitano a riflettere sul rapporto che esiste tra di esse per trovare « la verità e la felicità senza posa ».

Così è in ogni condizione di vita: nella salute come nella malattia, nella gioia come nel dolore, nell'amicizia come nella solitudine, ci può essere di grande sollievo il pensare che « il desiderio di Dio è inscritto nel nostro cuore perché siamo stati creati da Dio e per Dio, e Dio continua ad attirarci a Sé ».

C'è all'inizio e nella continuazione della nostra vita, fino alla fine, l'azione di Dio per ognuno di noi.

É questa la fede da cui ha inizio ogni altra manifestazione e comportamento.

« La fede deve essere fiaccola e guida di tutti i cristiani per condurli e dirigerli nella via della salvezza.

Questo fa dire a S. Paolo: il giusto, cioè il vero cristiano, vive di fede, perché egli opera con mire e motivi di fede ».

E la fede ha il suo fondamento nella convinzione che io, uomo creato da Dio per amore, sono accompagnato per tutta la vita dal suo amore e finirò la mia vita in Dio con amore.

4. Le pagine evangeliche della sofferenza, quelle in cui a Gesù vengono presentate condizioni di vita sofferente sia fisica che spirituale, hanno sempre come principio, come tema e come soluzione la fede.

È Gesù stesso che la chiede e sono i sofferenti che la esprimono e la testimoniano.

L'esempio primo è quello della Vergine Santa: tutti gli episodi che la presentano nel Vangelo sono all'insegna della sofferenza: dalla Annunciazione e dalla nascita di Gesù fino alla sua morte in croce.

Su tutto si innalza la risposta di fede di Maria: « Si faccia di me secondo la sua parola ».

« L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome ».

Tutta la vita della Chiesa ripercorre quel le orme nella testimonianza dei Santi e delle anime profondamente inserite in Cristo Crocifisso e Risorto.

5. Così anche nella semplice vita di ogni cristiano, nella monotonia grigia di una sofferenza fisica, nello smarrimento di una sofferenza spirituale, nella tristezza di una solitudine senza luce, la fede invocata, vissuta, ripetutamente affermata può aiutare ad essere più sereni: « Signore, credo, ma aumenta la mia fede ».

Allarghiamo la nostra invocazione alle dimensioni del mondo: « Signore, crediamo, aumenta la nostra fede, in noi, in tante anime, in tutte le anime, perché diventiamo testimoni di fede nel mondo che ci circonda, segno di speranza per i fratelli, operosi nella carità.

Suscita, così, Signore, tra noi tante anime generose che accolgano il tuo invito a seguire più da vicino Te, Crocifisso e Risorto, nella via del sacerdozio, della vita consacrata, del laicato impegnato nel tuo Regno.

Lo chiede con noi la tua Mamma Santissima, sempre presente nella nostra miseria: « Non hanno più vino », e concedi a noi di ascoltare la sua voce che ci invita: « Fate quello che vi dirà! ».

Fr. L. G .F.

Intenzione generale di preghiera

Il Signore Gesù Crocifisso, per intercessione di Maria Immacolata, avvalori le nostre sofferenze per lo sviluppo dello spirito missionario della Chiesa, e per il rinnovamento della evangelizzazione, in proporzione alle necessità del nostro tempo.

Intenzioni particolari

Eleviamo le nostre preghiere ed offriamo le nostre sofferenze per le seguenti intenzioni:

- per una formazione sempre più adeguata dei catechisti, degli zelatori e degli iscritti dell'Unione Catechisti;

- per la difesa, la promozione e la santificazione delle famiglie, contro ogni deviazione, nell'Anno Internazionale della Famiglia;

- perché i vari focolai di guerra nel mondo possano essere spenti e si instauri un'era di pace universale;

- per i benefattori dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità Arti e Mestieri;

- per le intenzioni degli iscritti alla Crociata della sofferenza, e in particolare di: S. M. ( Milano ); R. R. ( Torino ); Famiglia G. E. ( Biella ); Famiglia E. L. ( Torino ); M. C. ( Torino ) per la salute; G. W. ( Vercelli ) per una grazia importante; N. R. ( Ad Bonaccorsi ); G. G. ( Guardia Sanframondi ) per il 50° anniversario del suo matrimonio; A. S. ( Bronte ) per i suoi nipotini; P. E. ( Rivoli ); D. S. S. ( Andria ) per la sua solitudine; B. L. ( Mantova ); V. M. ( Torino ) per persone care.

Preghiere di suffragio

La nostra preghiera si elevi per i defunti dell'Unione Catechisti, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, della Casa di Carità, per i confratelli, per gli insegnanti, gli allievi e gli ex allievi, i parenti ed i benefattori.

Preghiamo in modo speciale secondo le intenzioni di: M. C. ( Torino ) in suffragio di Carla, Alba, Vittoria e Gregorio; G. R. ( Andora ) in suffragio del marito Giambattista; V. L. F. ( Ad Bonaccorsi ) in suffragio di Leone Tommaso; L. G. ( Torino ) in suffragio di Franco e Bruno; V. M. ( Torino ) in suffragio del papa Vincenzo, di parenti ed amici; S. V. ( Torino ) in suffragio dei defunti Giovanni e Cristina; B. A. ( Mantova ) in suffragio di Augusto, Anna, Francesco e Anna Mencini; L. D: V. C. ( Ad reale ) in suffragio di U. Lice lardello.