Catechismo degli Adulti

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Incontro a colui che dona l'acqua viva

Cat. Chiesa Cat. 27-28; 30; 36; 38; 50

36Dialogo possibile e desiderato

La ricerca di Dio per la via delle religioni e della ragione procede con molte incertezze e deviazioni.

44-45
76-85

Dio, benché sia vicinissimo, sembra lontano, senza volto e senza nome: il "Dio ignoto" ( At 17,27 ).

Ma l'apertura razionale al mistero infinito è il presupposto per poter ricevere il dono incomparabilmente più grande della rivelazione storica: "Dio non avrebbe potuto rivelarsi all'uomo, se questi non fosse già stato naturalmente capace di conoscere qualcosa di vero a suo riguardo".26

Ecco, invece, che le creature sono in se stesse adatte a manifestare Dio in qualche modo, perché le loro molteplici perfezioni riflettono la sua perfezione infinita.

E, a sua volta, l'intelligenza dell'uomo è in grado di ricevere questa iniziale manifestazione indiretta.

Non si può, quindi, escludere in partenza che nella storia emergano segni particolarmente trasparenti della personale e libera iniziativa di salvezza da parte di Dio.

37 Per il fatto di essere aperto a Dio attraverso le creature, l'uomo spontaneamente sente il desiderio esplicito di conoscerlo direttamente in se stesso: cosa impossibile alle sue forze; ma chissà che a Dio non sia possibile? chissà che dopo i doni di questo mondo, non voglia farci il dono di se stesso? chissà che non voglia parlarci da persona a persona?

Avremmo allora un orientamento sicuro, una solida nave per attraversare il mare della vita e non più la fragile zattera della filosofia.27

38La pretesa cristiana

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L'annuncio della Chiesa è precisamente questo: il Mistero infinito ci ha rivolto la parola e addirittura ci è venuto incontro personalmente, con il nome e il volto di un uomo, Gesù di Nàzaret, e ci ha chiamati a vivere insieme con lui per l'eternità.

Dio fatto uomo, l'uomo innalzato fino a Dio: nessun'altra religione ha una notizia simile, nessuna offre una speranza più audace.

Mentre i grandi uomini religiosi, i profeti e i santi avvertono il proprio nulla davanti alla grandezza di Dio e si sentono peccatori, Gesù di Nàzaret con tranquilla sicurezza si è presentato come Figlio di Dio, uguale al Padre: una follia e una bestemmia sulla bocca di qualsiasi altro.

La pretesa è inaudita, ma duemila anni di storia la rendono degna almeno di essere presa in considerazione.

Vale la pena esaminarla, senza pregiudizi: un pensiero è veramente libero quando non scarta in partenza nessuna ipotesi.

Gesù ha detto: "Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce" ( Gv 18,37 ).

In lui trovano risposta le domande più profonde dell'uomo e la ricerca religiosa dei popoli; in lui il viandante assetato trova l'"acqua che zampilla per la vita eterna" ( Gv 4,14 ), come la trovò un giorno la donna di Samarìa.

39 La conoscenza razionale di Dio dispone ad accogliere una eventuale rivelazione di lui nella storia.

L'audacia inaudita della fede cristiana consiste nell'affermare che Dio si è fatto uomo, per innalzare l'uomo fino a Dio, nella comunione immediata con lui.

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26 Giovanni Paolo II, Catechesi del 20 marzo 1985
27 Platone, Fedone, 35