La restaurazione del Diaconato permanente in Italia

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III - Funzioni del Diacono

22. Il diacono esercita i suoi specifici ministeri - in conformità alla tradizione ecclesiale - nella triplice direzione della carità, dell'evangelizzazione e della liturgia, secondo le facoltà conferitegli dall'Ordinario del luogo ( cfr. Sacrum Diaconatus Ordinem, 22 ), « sempre in perfetta comunione col vescovo e il suo presbiterio, cioè sotto l'autorità del vescovo e del sacerdote che, nel territorio, presiedono alla cura delle anime » ( Sacrum Diaconatus Ordinem, 23 ).

23. L'esercizio delle opere di misericordia, in nome della Gerarchia e della Chiesa ( cfr. Sacrum Diaconatus Ordinem, 22,9 ), è certamente conforme alla grazia sacramentale del ministero del diacono, che in tal modo è costituito rappresentante della comunità ecclesiale per questa importante funzione.

24. Il diacono, in virtù della sua partecipazione all'Ordine episcopale e presbiteriale, annuncia autorevolmente la Parola di Dio e fa opera di catechesi ( cfr. Sacrum Diaconatus Ordinem, 22,6.8 ).

In particolare egli è qualificato ministro per la preparazione catechetica e pastorale dei candidati ai sacramenti ( per il Battesimo e la Cresima, anche dei genitori e padrini ) e per la visita amichevole ed esortatrice alle famiglie, in un contatto più diretto e più ampio di quello realizzato nella celebrazione liturgica.

25. Il diacono trova nella liturgia la fonte di ogni grazia e il punto culminante cui tutto il suo ministero converge ( cfr. Sacrosanctum Concilium, 10 ).

Egli assiste, durante le azioni liturgiche, il vescovo e il presbitero;

amministra solennemente il battesimo;

conserva e distribuisce l'Eucaristia;

benedice le nozze cristiane, quando ne sia espressamente delegato;

presiede ai riti funebri;

amministra i sacramentali ( cfr. Sacrum Diaconatus Ordinem, 22,1-5 ).

Il diacono presiede altresì alla preghiera dei fedeli, soprattutto nelle comunità disperse di cui è legittima guida, in preparazione all'Eucaristia celebrata dal vescovo e dal presbitero, e in costante comunione con essa ( cfr. Sacrum Diaconatus Ordinem, 22,7.8.10 ).

26. Nell'esercizio del suo ministero il diacono aiuta gli altri a riconoscere e a valorizzare i propri carismi e le proprie funzioni nella comunità.

In tal modo egli « promuove e sostiene le attività apostoliche dei laici » ( Sacrum Diaconatur Ordinem, 22,11 ).

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