Laborem exercens

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Diritti degli uomini del lavoro

16 Nel vasto contesto dei diritti dell'uomo

Se il lavoro - nel molteplice senso di questa parola - è un obbligo, cioè un dovere, al tempo stesso esso è anche una sorgente di diritti da parte del lavoratore.

Questi diritti devono essere esaminati nel vasto contesto dell'insieme dei diritti dell'uomo, che gli sono connaturali, molti dei quali sono proclamati da varie istanze internazionali e sempre maggiormente garantiti dai singoli Stati per i propri cittadini.

Il rispetto di questo vasto insieme di diritti dell'uomo costituisce la condizione fondamentale per la pace nel mondo contemporaneo: per la pace sia all'interno dei singoli Paesi e società, sia nell'ambito dei rapporti internazionali, come è già stato notato molte volte dal Magistero della Chiesa, specialmente dal tempo dell'Enciclica Pacem in terris.

I diritti umani che scaturiscono dal lavoro rientrano precisamente nel più vasto contesto di quei fondamentali diritti della persona.

Tuttavia, nell'ambito di questo contesto, essi hanno un carattere specifico, rispondente alla specifica natura del lavoro umano delineata precedentemente, e proprio secondo questo carattere occorre guardarli.

Il lavoro è - come è stato detto - un obbligo, cioè un dovere dell'uomo, e ciò nel molteplice senso di questa parola.

L'uomo deve lavorare sia per il fatto che il Creatore gliel'ha ordinato, sia per il fatto della sua stessa umanità, il cui mantenimento e sviluppo esigono il lavoro.

L'uomo deve lavorare per riguardo al prossimo, specialmente per riguardo alla propria famiglia, ma anche alla società, alla quale appartiene, alla nazione, della quale è figlio o figlia, all'intera famiglia umana, di cui è membro, essendo erede del lavoro di generazioni e insieme co-artefice del futuro di coloro che verranno dopo di lui nel succedersi della storia.

Tutto ciò costituisce l'obbligo morale del lavoro, inteso nella sua ampia accezione.

Quando occorrerà considerare i diritti morali di ogni uomo per riguardo al lavoro, corrispondenti a questo obbligo, si dovrà avere sempre davanti agli occhi l'intero vasto raggio di riferimenti, nei quali si manifesta il lavoro di ogni soggetto lavorante.

Infatti, parlando dell'obbligo del lavoro e dei diritti del lavoratore corrispondenti a questo obbligo, noi abbiamo in mente, prima di tutto, il rapporto tra il datore di lavoro - diretto o indiretto - e il lavoratore stesso.

La distinzione tra datore di lavoro diretto ed indiretto pare molto importante in considerazione sia della reale organizzazione del lavoro, sia della possibilità del formarsi di giusti od ingiusti rapporti nel settore del lavoro.

Se il datore di lavoro diretto è quella persona o istituzione, con la quale il lavoratore stipula direttamente il contratto di lavoro secondo determinate condizioni, allora come datore di lavoro indiretto si devono intendere molti fattori differenziati, oltre il datore di lavoro diretto, che esercitano un determinato influsso sul modo in cui si formano sia il contratto di lavoro, sia, in conseguenza, i rapporti più o meno giusti nel settore del lavoro umano.

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