Catechesi tradendae

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La catechesi nell'età apostolica

11 Gli apostoli non tardarono a condividere con altri il ministero dell'apostolato. ( At 1,25 )

Essi trasmettono ai loro successori il compito di insegnare; compito che affidano, altresì, ai diaconi fin dalla loro istituzione: Stefano, « pieno di grazia e di potenza », non cessa di insegnare, mosso com'è dalla sapienza dello Spirito. ( At 6,8; At 8,26ss )

Gli apostoli si associano, nel loro compito di insegnare, « molti altri discepoli »; ( At 15,35 ) ed anche dei semplici cristiani, dispersi dalla persecuzione, « andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio ». ( At 8,4 )

San Paolo è per eccellenza l'araldo di questo annuncio, da Antiochia fino a Roma, dove l'ultima immagine che abbiamo di lui negli Atti è quella di un uomo che insegnava « le cose riguardanti il signore Gesù Cristo, con tutta franchezza ». ( At 28,31 )

Le numerose sue lettere prolungano ed approfondiscono il suo insegnamento.

Anche le lettere di Pietro, di Giovanni, di Giacomo e di Giuda sono altrettante testimonianze circa la catechesi dell'età apostolica.

I vangeli, i quali, prima di essere scritti, sono stati l'espressione di un insegnamento orale trasmesso alle comunità cristiane, recano più o meno evidente una struttura catechetica.

Il racconto di san Matteo non è stato forse chiamato il vangelo del catechista, e quello di san Marco il vangelo del catecumeno?

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