Catechesi tradendae

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Nei concili e nell'attività missionaria

13 Il ministero della catechesi attinge energie sempre nuove dai concili.

Il concilio di Trento costituisce a tale proposito un esempio che va sottolineato:

esso ha dato alla catechesi una priorità nelle sue costituzioni e nei suoi decreti;

esso è all'origine del « Catechismo romano », che porta anche il nome di « tridentino » e costituisce un'opera di primo piano, come riassunto della dottrina cristiana e della teologia tradizionale ad uso dei sacerdoti;

esso ha suscitato nella chiesa una notevole organizzazione della catechesi;

esso ha stimolato i chierici ai loro doveri di insegnamento catechetico;

esso ha prodotto, grazie all'opera di santi teologi, quali san Carlo Borromeo, san Roberto Bellarmino o san Pietro Canisio, la pubblicazione di catechismi che in rapporto al loro tempo sono dei veri modelli.

Possa il concilio Vaticano II suscitare uno slancio ed un lavoro simile ai nostri giorni!

Anche le missioni costituiscono un terreno privilegiato per l'attuazione della catechesi.

Così, dopo circa duemila anni, il popolo di Dio non ha smesso di educarsi nella fede, secondo forme adatte alle diverse condizioni dei credenti ed alle molteplici congiunture ecclesiali.

La catechesi è intimamente legata a tutta la vita della chiesa.

Non soltanto l'estensione geografica e l'aumento numerico, ma anche, e più ancora, la crescita interiore della chiesa, la sua corrispondenza col disegno di Dio, dipendono essenzialmente da essa.

Di quelle esperienze, che abbiamo or ora ricordato dalla storia della chiesa, numerose lezioni - tra molte altre - meritano di esser messe in evidenza.

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