Catechesi tradendae

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Nella famiglia

68 L'azione catechetica della famiglia ha un carattere particolare e, in un certo senso, insostituibile, giustamente sottolineato dalla chiesa e, segnatamente, dal concilio Vaticano II.118

Questa educazione alla fede da parte dei genitori - educazione che deve iniziare dalla più giovane età dei figli119 - si esplica già quando i membri di una famiglia si aiutano vicendevolmente a crescere nella fede grazie alla loro testimonianza cristiana, spesso silenziosa, ma perseverante nel ritmo di una vita quotidiana vissuta secondo il vangelo.

Essa è più incisiva quando, in coincidenza con gli avvenimenti familiari - quali la recezione dei sacramenti, la celebrazione di grandi feste liturgiche, la nascita di un bambino, una circostanza luttuosa - ci si preoccupa di esplicitare in seno alla famiglia il contenuto cristiano o religioso di tali avvenimenti.

Occorre, però, andare più lontano: i genitori cristiani si sforzeranno di seguire e di riprendere nel contesto familiare la formazione più metodica ricevuta altrove.

Il fatto che la verità sulle principali questioni della fede e della vita cristiana siano così riprese in un ambiente familiare, impregnato di amore e di rispetto, permetterà sovente di dare ai figli un'impronta decisiva e tale da durare per la vita.

I genitori stessi traggono vantaggio dallo sforzo che ciò comporta, perché in tale dialogo catechetico ognuno riceve e dona.

La catechesi familiare, pertanto, precede, accompagna ed arricchisce ogni altra forma di catechesi.

Inoltre, laddove una legislazione antireligiosa pretende persino di impedire l'educazione alla fede, laddove una diffusa miscredenza o un invadente secolarismo rendono praticamente impossibile una vera crescita religiosa, « questa che si potrebbe chiamare chiesa domestica »120 resta l'unico ambiente, in cui fanciulli e giovani possono ricevere un'autentica catechesi.

Così i genitori cristiani non si sforzeranno mai abbastanza per prepararsi ad un tale ministero di catechisti dei loro figli e per esercitarlo con uno zelo instancabile.

Ed occorre, parimenti, incoraggiare le persone o le istituzioni che, mediante contatti individuali, mediante incontri o riunioni ed ogni genere di strumenti pedagogici, aiutano questi genitori a svolgere il loro compito: essi rendono un inestimabile servizio alla catechesi.

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118 Fin dall'alto Medioevo, i Concili provinciali insistevano sulla responsabilità dei genitori in materia di educazione alla fede:
VI Concilio d'Arles (813), can. 19;
Concilio di Magonza (813), cann. 45, 47;
Vi Concilio di Parigi (829), libro I, cap. 7: MANSI, Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio, XIV, 62, 74, 542.
Fra i documenti più recenti del Magistero, occorre citare l'Enc. Divini illius Magistri di Pio XI, del 31 dicembre 1929: AAS 22 ( 1930 ), pp. 49-86;
i molteplici discorsi e messaggi di Pio XII; e sopratutto i testi del Concilio Vaticano II:
Lumen Gentium 11;
Lumen Gentium 35;
Apostolicam Actuositatem 11;
Apostolicam Actuositatem 30;
Gaudium et Spes 52;
Gravissimum Educationis 3
119 Gravissimum Educationis 3
120 Lumen Gentium 11;
Apostolicam Actuositatem 11