Vita consecrata

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Organismi di coordinamento

53 Un notevole contributo alla comunione può essere dato dalle Conferenze dei Superiori e delle Superiore maggiori e dalle Conferenze degli Istituti secolari.

Incoraggiati e regolamentati dal Concilio Vaticano II119 e da documenti successivi,120 questi organismi hanno per scopo principale la promozione della vita consacrata inserita nella compagine della missione ecclesiale.

Per loro tramite, gli Istituti esprimono la comunione tra loro e cercano i mezzi per rafforzarla, nel rispetto e nella valorizzazione delle specificità dei vari carismi, nei quali si rispecchiano il mistero della Chiesa e la multiforme sapienza di Dio.121

Incoraggio gli Istituti di vita consacrata a collaborare tra di loro, specie in quei Paesi dove, per particolari difficoltà, può essere forte la tentazione di ripiegarsi su di sé, a danno della stessa vita consacrata e della Chiesa.

Occorre invece che si aiutino a vicenda nel cercare di capire il disegno di Dio nell'attuale travaglio della storia, per meglio rispondervi con iniziative apostoliche adeguate.122

In questo orizzonte di comunione aperto alle sfide del nostro tempo, i Superiori e le Superiore, « operando in sintonia con l'episcopato », cerchino di « usufruire dell'opera dei migliori collaboratori di ciascun Istituto e offrire servizi che non solo aiutino a superare eventuali limiti, ma creino uno stile valido di formazione alla vita consacrata ».123

Esorto le Conferenze dei Superiori e delle Superiore maggiori e le Conferenze degli Istituti Secolari a curare anche frequenti e regolari contatti con la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, come manifestazione della loro comunione con la Santa Sede.

Un rapporto attivo e fiducioso dovrà pure essere intrattenuto con le Conferenze episcopali dei singoli Paesi.

Nello spirito del documento Mutuae relationes, sarà conveniente che tale rapporto assuma una forma stabile, così da rendere possibile il costante e tempestivo coordinamento delle iniziative via via emergenti.

Se tutto questo sarà attuato con perseveranza e spirito di fedele adesione alle direttive del Magistero, gli organismi di collegamento e di comunione si riveleranno particolarmente utili per trovare soluzioni che evitino incomprensioni e tensioni sul piano sia teorico che pratico;124 in questo modo saranno di sostegno non solo alla crescita della comunione tra gli Istituti di vita consacrata e i Vescovi, ma anche allo svolgimento della stessa missione delle Chiese particolari.

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119 Perfectae caritatis 23
120 Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazione per i Vescovi, Note direttive sulle relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa Mutuae relationes ( 14 maggio 1978 ), 21, 61: AAS 70 ( 1978 ), 486; 503-504;
Cod. Dirit. Can. can. 708-709
121 Perfectae caritatis 1;
Lumen gentium 46
122 Conc. Ecum. Vat. II Gaudium et spes 4
123 Giovanni Paolo II, Messaggio alla XIV Assemblea della Conferenza dei Religiosi del Brasile ( 11 luglio 1986 ): Insegnamenti IX/2 ( 1986 ), 237;
Propositio 31
124 Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazione per i Vescovi, Note direttive sulle relazioni tra i Vescovi e i Religiosi nella Chiesa Mutuae relationes ( 14 maggio 1978 ), 63, 65: AAS 70 ( 1978 ), 504-505