Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis

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XIII - Studi di specializzazione

82. L'apostolato moderno esige sempre più - oltre alla formazione generale a tutti comune ( di cui sopra s'è detto ) - che ci sia una preparazione specializzata con riferimento specifico alla diversità dei compiti che saranno svolti dai singoli.201

83. Assicurata a salde basi una formazione generale filosofico-teologica per tutti, la preparazione specializzata può essere di duplice tipo:

A) Un primo tipo di specializzazione è molto utile ai sacerdoti in vista dell'attività pastorale, e può essere acquisita già in seminario, soprattutto durante l'ultimo anno, senza che sia necessaria la frequenza di istituti specializzati, ad es., la preparazione all'apostolato in mezzo a particolari categorie di persone ( operai, contadini, ecc. ).

B) Un secondo tipo di specializzazione è necessario ai sacerdoti destinati a compiti e uffici che esigono una specifica preparazione in istituti specializzati, ad es., la preparazione all'insegnamento delle scienze sacre o profane.

84. Si dovrà fare in modo che quanto riguarda il punto A) sia svolto durante il sessennio filosofico e teologico.

E questo si può ottenere, ad es.:

a) mediante l'insegnamento di particolari discipline, sia durante l'anno scolastico ( soprattutto durante gli ultimi anni ), sia durante le vacanze, seguendo un preciso programma, conservando la doverosa proporzione rispetto alle discipline principali, e curando un idoneo e armonico legame con la formazione generale;

b) strutturando il primo quinquennio in modo tale che vi siano comprese tutte o quasi tutte le discipline comuni, e riservando il sesto anno a corsi e discipline speciali.

Con questi ed altri criteri possibili gli alunni avranno una diversa specializzazione secondo le rispettive attitudini e soprattutto secondo le necessità della diocesi, di cui il vescovo sarà giudice.

Nella « Ratio institutionis sacerdotalis » sia indicato quanto in proposito avranno stabilito le Conferenze Episcopali per le rispettive regioni e secondo le possibilità dei seminari.

85. Per quanto riguarda il punto, B) è necessario che i candidati, compiuta la loro formazione generale e anche dopo aver acquisito una certa esperienza pastorale, siano inviati in quegli istituti superiori o facoltà dove è possibile ottenere tale formazione specializzata, con i corrispondenti diplomi o gradi accademici.

A tal fine si dovranno scegliere alunni davvero capaci per indole, virtù e ingegno; si deve curare altresì con diligenza che venga portata a pieno compimento la loro formazione spirituale e pastorale, soprattutto se ancora non hanno ricevuto il sacerdozio.202

Nelle rispettive regioni le Conferenze Episcopali stabiliscano a tale proposito norme opportune203 e, dove esistono seminari maggiori nei quali gli studi teologici sono strutturati con metodo scientifico, esaminino la possibilità di affiliarli a qualche facoltà teologica, affinché numerosi alunni del seminario possano conseguire il primo grado accademico in teologia ( baccellierato ), sotto la direzione della medesima facoltà.

Data la significativa importanza dei collegi romani204 in quanto offrono una grande possibilità e varietà di indirizzi di studio, siano conservati gli stretti vincoli tra le Conferenze Episcopali e i rispettivi collegi, affinché il loro specifico compito venga incrementato dal comune sforzo e risponda nel modo migliore alle necessità delle nazioni e della Chiesa universale.

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201 Conc. Vat. II, Decr. Optatam totius, n. 18, n. 19, n. 20;
cfr. Decr. Ad gentes divinitus, n. 16;
Decr. Apostolicam actuositatem, n. 25;
Pio XII, Cost. Apost. Sedes sapientiae, 31 maggio 1956: A.A.S. 48 (1956), p. 364;
Paolo VI, Alloc. Voi avete, a coloro che intervennero alla XIII Settimana Nazionale di Orientamento Pastorale, 6 settembre 1963;
Giovanni Paolo II, Alloc. Questo incontro, ai superiori, professori e alunni delle Pontificie Università e Facoltà Ecclesiastiche Romane, 21 ottobre 1980
202 Decr. Optatam totius, n. 18;
cfr. Decr. Ad gentes divinitus, n. 16;
Decr. Presbyterorum Ordinis, n. 19;
S. Congregazione dei Vescovi, Directorium, sul ministero pastorale dei Vescovi, 22 febbraio 1973, n. 195
203 É molto desiderabile che anche i religiosi aderiscano alle norme speciali che le Conferenze Episcopali fisseranno in questo punto
204 Cfr. Pio XII, Alloc. Le centenaire, ai superiori e agli alunni del Pontificio Seminario Francese in Roma, 16 aprile 1953: A.A.S. 45 (1953), pp. 287 s.;
Paolo VI, Alloc. Due fatti, pronunziata nella Basilica Vaticana durante la s. Messa concelebrata con i superiori dei collegi romani, 6 giugno 1965;
Giovanni Paolo II, Alloc. Consentitemi, ( 1979 ), ai superiori, professori e alunni dei Pontifici Atenei di Roma, 4 aprile 1979;
Alloc. Dopo le recenti, alle autorità accademiche, ai professori e agli alunni della Pontificia Università Lateranense, 16 febbraio 1980