Alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione

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IV - Unità e diversità nella comunione ecclesiale

15. « L'universalità della Chiesa, da una parte, comporta la più solida unità e, dall'altra, una pluralità e una diversificazione, che non ostacolano l'unità, ma le conferiscono invece il carattere di comunione.64

Questa pluralità si riferisce sia alla diversità di ministeri, carismi, forme di vita e di apostolato all'interno di ogni Chiesa particolare, sia alla diversità di tradizioni liturgiche e culturali, tra le diverse Chiese particolari.65

La promozione dell'unità che non ostacola la diversità, così come il riconoscimento e la promozione di una diversificazione che non ostacola l'unità ma la arricchisce, è compito primordiale del Romano Pontefice per tutta la Chiesa66 e, salvo il diritto generale della stessa Chiesa, di ogni Vescovo nella Chiesa particolare affidata al suo ministero pastorale.67

Ma l'edificazione e salvaguardia di questa unità, alla quale la diversificazione conferisce il carattere di comunione, è anche compito di tutti nella Chiesa, perché tutti sono chiamati a costruirla e rispettarla ogni giorno, soprattutto mediante quella carità che è « il vincolo della perfezione ». ( Col 3,14 )68

16. Per una visione più completa di questo aspetto della comunione ecclesiale - unità nella diversità -, è necessario considerare che esistono istituzioni e comunità stabilite dall'Autorità Apostolica per peculiari compiti pastorali.

Esse in quanto tali appartengono alla Chiesa universale, pur essendo i loro membri anche membri delle Chiese particolari dove vivono ed operano.

Tale appartenenza alle Chiese particolari, con la flessibilità che le è propria,69 trova diverse espressioni giuridiche.

Ciò non solo non intacca l'unità della Chiesa particolare fondata nel Vescovo, bensì contribuisce a dare a quest'unità l'interiore diversificazione propria della comunione.70

Nel contesto della Chiesa intesa come comunione, vanno considerati pure i molteplici istituti e società, espressione dei carismi di vita consacrata e di vita apostolica, con i quali lo Spirito Santo arricchisce il Corpo Mistico di Cristo: pur non appartenendo alla struttura gerarchica della Chiesa, appartengono alla sua vita e alla sua santità.71

Per il loro carattere sovradiocesano, radicato nel ministero Petrino, tutte queste realtà ecclesiali sono anche elementi al servizio della comunione tra le diverse Chiese particolari.

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64 Giovanni Paolo II, Discorso nell'Udienza generale, n. 2, 27-IX-1989
65 Cf. Costit. dogm. Lumen gentium, n. 23 § 4
66 Cf. ibidem, n. 13 § 3
67 Cf. Decr. Christus Dominus, n. 8 § 1
68 S. Tommaso D'Aquino, Exposit. in Symbol. Apost., a. 9: « La Chiesa è una ( … ) dall'unità della carità, perché tutti sono connessi nell'amore di Dio, e tra di loro nell'amore mutuo »
69 Cf. supra, n. 10
70 Cf. supra, n. 15
71 Cf. Costit. dogm. Lumen gentium, n. 44 § 4