Accogliere Cristo nei rifugiati

  Acronimi e abbreviazioni utilizzati
1 Introduzione
  La sollecitudine della Chiesa verso i rifugiati e le altre persone forzatamente sradicate
8 Un segno d'amore
9 L'umanità, un'unica famiglia
11 Il Corpo Mistico di Cristo
12 Un solo Pane, un solo Corpo
13 Gesù Cristo presente nei rifugiati e nelle altre persone forzatamente sradicate
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Parte I - La missione della Chiesa a favore delle persone forzatamente sradicate

19 Una pastorale nata dall'annuncio del Vangelo
  Alcuni principi fondamentali in questa pastorale
25 Dignità umana e cristiana
27 Il bisogno di una famiglia
28 Carità, solidarietà e assistenza
30 Appello alla cooperazione internazionale
35 Un servizio spirituale
 

Parte II - Rifugiati e altre persone forzatamente sradicate

38 Concetti e situazione attuale dei rifugiati
40 Misure restrittive dell'asilo e soluzioni durature
44 Campi per rifugiati
46 Rifugiati "urbani"
  Altre persone in necessità di protezione
49 Apolidi
50 Sfollati
52 Vittime del traffico di esseri umani
55 Persone oggetto di contrabbando
 

Parte III - Diritti e doveri: guardando al futuro

  Stati, rifugiati e richiedenti asilo
57 Diritto degli Stati
60 Diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo e prospettive future
  Stati, sfollati, apolidi e vittime del traffico di esseri umani
69 Sfollati
70 Apolidi
71 Vittime del traffico di esseri umani
73 Vittime dello sfruttamento sessuale
74 Persone sottoposte a lavoro forzato
75 Bambini soldato
76 Una causa di sradicamento forzato: i conflitti
77 Prevenzione
79 Soluzioni durature ai conflitti
 

Parte IV - La pastorale specifica dei rifugiati e di altre persone forzatamente sradicate

  Aspetti particolari di questa pastorale
82 Accoglienza ecclesiale e integrazione nella Chiesa locale
89 Erigere le strutture pastorali necessarie
97 Operatori pastorali e loro formazione
102 Organizzazioni internazionali caritative cattoliche e Chiese locali
107 Coinvolgimento dei laici
110 Cooperazione ecumenica e interreligiosa
113 Pastorale dei richiedenti asilo e degli apolidi nei centri di detenzione
118 Conclusione