12 luglio 1983

Segr. Gen. Consiglio Ecumenico delle Chiese

Al dottor Philip Potter,

"La grazia del Signore Gesù sia con voi!" ( 1 Cor 16,23 ).

Mentre i delegati e gli altri partecipanti alla VI assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese si riuniscono a Vancouver, desidero darvi assicurazione del mio profondo interesse pastorale e della mia vicinanza nella preghiera.

Sono lieto poiché, per questo incontro importante al servizio del movimento ecumenico, avete deciso che il tema centrale fosse: "Gesù Cristo, vita del mondo".

Nel far ciò vi siete rivolti ai cristiani di tutto il mondo, a tutti coloro che confessano la loro fede in Gesù Cristo, nella convinzione che "in nessun altro c'è salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati" ( At 4,12 ).

Voi avete dichiarato la nostra comune fede che Gesù è il Salvatore crocifisso, il Redentore di tutti, il Signore della vita che fu "costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti" ( Rm 1,4 ), il Cristo risorto la cui uguaglianza a noi in tutto, tranne che nel peccato, ha fermamente confermato la dignità e il valore di ogni essere umano.

Gli sforzi ecumenici come questo rendono testimonianza al desiderio sempre crescente dei cristiani d'oggi che si compia la preghiera di Cristo: "Che siano una cosa sola" ( Gv 17,22 ).

Questo compito urgente che ancora incontra molte difficoltà, rappresenta davvero una sfida dalle mille sfaccettature.

Richiede obbedienza alla volontà di Dio e cooperazione con la sua grazia.

Richiede perseveranza nella fede e incrollabile speranza.

Soprattutto, ci esorta alla preghiera costante e a una continua conversione.

Nelle mie visite pastorali alle Chiese cattoliche in varie parti del mondo ho incontrato con particolare piacere i rappresentanti di alcune Chiese che fanno parte del Consiglio ecumenico delle Chiese.

Molti sono anche venuti a Roma per promuovere i nostri comuni sforzi che hanno come scopo il dialogo e la comprensione reciproca.

Tali contatti hanno fatto progredire la causa dell'unità dei cristiani, e io confido che il raduno di questi giorni a Vancouver porti ad un ulteriore progresso verso questo traguardo che noi tutti desideriamo.

Su tutti i partecipanti alla sesta assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese, invoco la saggezza, la luce e la pace dello Spirito Santo.

Con le parole di san Paolo dico: "Il mio amore sia con tutti voi in Cristo Gesù" ( 1 Cor 16,24 ).

Giovanni Paolo II